Sei mani sulla Porta Santa di Marco Tosatti

Sei mani sulla Porta Santa A San Paolo ftiori le mura il rito assieme al primate anglicano e al metropolita Makarios Sei mani sulla Porta Santa Il Papa grida ai fedeli: unità Marco Tosatti CIHA DEL VATICANO Era raggiante, Papa Wojtyla, e ne aveva ben donde. L'anziano Pontefice ha avuto la gioia di aprire la quarta IX)rt.a santa romana, quella di San Paolo fuori le mura, afiiancato dal primate anglicano Carey e da un me�tropolita ortodosso. Non solo: Giovan�ni Paolo II si è inginocchiato, sulla soglia della Porta Santa, e in im fuori�programma toccante anche Carey e Atanasio sono caduti in ginocchio ac�canto a lui. L'immagine fortissima delle tre figure inginocchiate resterà a lungo come simbolo della ricerca ecu�menica. Proprio dal problema delle indulgenze, collegato al Giubileo, nac�que, cinque secoli fa, la Riforma. l�anche so molte chiese protestanti han�no declinato l'invito del Papa, Giovan�ni Paolo II ha avuto la soddisfazione di vedere nella basilica luterani e metodi�sti, anglicani e pentecostali, oltre ai rappresentanti del Ccnsiglio Ecumeni�co delle Chiese. Per non parlare degli ortodossi, che sono venuti iH forze, a cominciare dalla chiesa apostolica di Armenia. Era contento, Giovanni Paolo II, anche so la fatica, nel parlare e nel camminare appare sempre più evidente. Tanto contento che alla fine della lunga omelia si è pennesso un «fuori testo» significativo, mentre dagli occhi )ieni di riso sprizzava l'allegria che i ineamenti induriti dalla malattia non riescono più a esprimere. «Unitade, unitade ha detto Questo grido che ho sentito in Bucarest durante la mia visita mi ritoma con forte eco. "Unitade, unitade" chiama il popolo raccolto durante la celebrazione euca�ristica. Tutti i cristiani, cattolici e orto�dossi, protestanti e evangelici, tutti chiamano insieme "unitade unitade". Grazie per questa voce, questa voce consolante dei nostri fratelli e sorelle». A questo punto il Pontefice ha dovuto interrompersi, a causa degli applausi delle migliaia di persone stipale nella basilica, ha ripreso: «Forse anche noi possiamo uscire da questa basilica gridando come loro, "unità, unità"». E poi ha continuato, in aftnnirigìie: «unite, unity. Thank you». Il Papa si riferiva al viaggio in Romania compiu�to nel maggio 1999, il primo in un paese a maggioranza ortodossa, su invito del patriarca Teoctist. Mancava�no all'apollo solo gli ortodossi georgia�ni e bulgari e l'Alleanza Mondiale Riformata, che raggruppa i valdesi, i battisti e gli avventisti (circa 70 milio�ni di fedeli.in tutto il mondo). Ma le foto ricordò della cerimonia mostra�no, insieme ai neri alti cappucci dei prelati ortodossi, la rappresentante del Consiglio Metodista Mondiale, l'americana Frances Alguire, il cui cappellino di velluto rosso un po' cardi�nalizio non stonava nella varietà di vesti liturgiche ostentata dai suoi colle�ghi maschi. In mondovisione Giovanni Paolo II ha pronunciato il primo «mea culpa» dell'Anno Santo, e ha chiesto «perdono a Cristo di tutto ciò che nella storia della Chiesa ha pregiudicato il suo disegno di unità. Rispetto a questo mistero di ilrtità, che è dono dall'alto, le divisioni presentano un carattere storico che testimonia le debolezze umane dei cristiani». Un altro gesto simbolico ha caratterizzato la giorna�ta. Lftlitui^giaèstata studiata infunzione ecumenica: il meU"opolita Yovan, del pauiarcato di Serbia, ha letto mi passo della lettera di San Paolo; il vescovo Saliby del patriarcato di Antio�chia ha letto un brano di Georgi] Florosvkj, sacerdote russo ortodosso morto noi 1979: oil vescovo lutoranoJohanson ha fatto risuonare lo parole di Dietrich Bonhoeffer, pastore e teologo luterano ucciso dai nazisti noi 1945. La professione di fedo è stata fatta in greco dal nietroix)lita Makarios, in latino dal vescovo ortodosso romeno Vincenliu e in tedesco dall'arcivesco�vo veterocatlolico di Utrecht, Glazemoker. Poi l'abbraccio di pace, mentre il coro cantava «ubi caritas et amor» e le campane di San Paolo suonavano a stormo. Il Pontefice ha voluto che la cerimonia si svolgesse di mattina per k ptfterinvitare h pranzo tutti i delegati delle altre'chiese nell'abbazia della basilica. Il menu: insalato di aragoste e lisotto con carciofi e frutti di mare. Per secondo, fagiano con contorni se�guilo da semifreddo, frulla o cafle. Ortodossi e protestanti, anglicani e metodisti si sono ritrovati insieme nella basilica, all'insegna dell'ecumenismo Il primo «meaculpa» dell'Anno Santo: «Chiedo perdono a Cristo per tutte le volte che la Chiesa ha portato le divisioni» �i#. t^ Un momento della cerimonia di apertura

Persone citate: Dietrich Bonhoeffer, Floro, Giovanni Paolo Ii, Glaze, Papa Wojtyla

Luoghi citati: Armenia, Bucarest, Romania, San Paolo, Serbia, Utrecht