Montepaschi tratta a tutto campo di Marco Zatterin

Montepaschi tratta a tutto campo Montepaschi tratta a tutto campo Consiglio spaccato sull'ipotesi Bnl e Fondiaria Marco Zatterin La situazione continua ad essere complessa, ma la notizia è che si procede. Dopo un consiglio di quattro ore, la Deputazione gene�rale della Fondazione Monti; Pa�schi lui attribuito ai vertici della Banca Mps un mandato esplorati�vo perché analizzino ogni possibi�lità di aggregazione, a patto però che il peso dell'ente nell'istituto di credito non culi sotto il 51 per cento. Rimangono pertanto aper�te sia la possibilità di creare un polo integralmente bancario da consolidare attraverso un'intesa con la Uni o altre aziende, che quella di un gruppo allargato nel suo spettro di azione con l'accpiisto (Ielle assicurazioni Fondia�ria. Perii sindaco Pierluigi Picci�ni, contrario all'ipotesi bancaria romana, è una prima vittoria. Ma la partita ha tutta l'aria di essere ancora lunga. Quella di ieri è stata una frenetica giornata di colloqui per i signori del Credito, tutti occupa�ti ad elaborare le mosse in un risiko bancario sempre più com�plicato. In campo sono il Montepaschi, la Bnl, Unicredit, gli spa�gnoli del Banco di Bilbao, e un passo appena indietro la Banca di Roma. L'arbitro ò la Banca d'Italia, decisa a chiudere il gran�de valzer del riassetto del siste�ma, e attenta a salvaguardare gli equilibri. Influisce sulla ouestione il «sì» condizionato della Conimissione Uè alle nozze GeneraliIna e l'invito a cedere la pesante quota della Fondiaria detenuta da Trieste (circa il e^). Hanno comincialo Lucio Ron�delli e Alessandro Profumo, ri�spettivamente presidente o am�ministratore delegato del gruppo Unicredit, che di buon ora hanno varcato il portone della Banca d'Italia. Bocche cucite al termine dell'incontro col governatore Fa�zio, ma certo l'atmosfera deve essere stata resa tesa dalle dichia�razioni che arrivano dagli am�bienti vicini al promesso sposo Banco di Bilbao, dove i vertici sono orinai convinti del fatto che a Palazzo Koch si proferirebbe evitare l'intesa italo-spagnola. Al centro della contesa il futuro della Bnl (gli spagnoli ne sono azionisti di riferimento), la cui partecipazione allo nozze era considerata scontata dai diretti interessati. Via Nazionale insiste per la pariteticità dell'alleanza, e sembrerebbe intenzionata a sfila�re la Bnl dall'affare, ma senza la banca presieduta da Luigi Abete è difficile che si arrivi in porto: mancherebbe la pariteticità. Il gatto si morde la coda. A Siena, in mattinala, si sono incontrati gli uomini della depu�tazione con quelli del consiglio di amministrazione della banca. Olii è venula fuori con forza la posizione del sindaco Piccini, contrario ad una Fondazione sot�to il 51 per cento, e fautore dell'operazione Fondiaria. Il ver�tice della deputazione si è riuni�to nel pomeriggio, e subito è scattato un muro contro muro durato sino alle venti, quando si è giunti ad una decisione che somiglia ad un punto di partenza piuttosto che ad uno di arrivo: cinque consiglieri (quelli del Comunale) hanno votalo contro la soluzione Bnl; altrettanti (quelli della squadra del Tesoro e della Provincia di Siena) si sono espres�si a favore. Il documento finale che esprime l'apertura «alle di�verse opportunità offerto dal mercato nel settore creditizio e assicurativo, nazionale e interna�zionale», cioè a tutto è passato grazie al voto del presidente Giovannni Grottanelli de' Santi, che vale doppio per statuto. Mo�rale: si procedo con trattative a 360 gradi (dunque con Bnl, Fon�diaria e perché no? con Unicredit) e si tiene presente che la Fondazione dovrà mantenere almeno il 51 per cento. Il che, sia chiaro, ò un punto squisitamente politico, perché la legge stabili�sce che presto dovrà andare sot�to il 50 per cento. La Deputazione attribuisce la carica di esploratori al presiden�te Pierluigi Fabrizi e al direttore generale Divo Gronchi. Toccherà a loro sottoporre all'azionista di controllo i piani di fattibilità che si riuscirà a mettere insieme. Ma quali? Il dossier Bnl riporta alla questione Unicredit-Bilbao, di cui la banca romana è considera�ta un asse portante: se finisse al Montepaschi, renderebbe certa�mente più difficile la finalizzazio�ne del sodalizio fra italiani e spagnoli. Le mire di Bancaroma, se confermate, renderebbero an�cora più incerto il quadro. Com�plessa anche la questione Fondia�ria. Le Generali hanno detto che vogliono vendere sul mercato, ma secondo l'ultima indiscrezio�ne starebbero facendo un pensie�rino all'ipotesi di cedere un 2 per cento alla Sai. L'intreccio si infit�tisce. Molto dipenderà da quello che Fazio ha detto ieri a Rondelli e Profumo, e da quanto potrebbe dire agli uomini Bnl nelle prossi�me ore. Sembra certa che, a proposito del Bilbao, una delle idee fatte circolare dal governato�re sia quella di avviare uno scambio di partecipazioni fra le fondazioni, dunque l'avvio di un intreccio fra Torino, Verona, Tre�viso e spagnoli. Non sarebbe una mossa risolutiva, ma fisserebbe un punto di riferimento di cui a sentire i protagonisti della vicen�da continua ad esserci un maledetto bisogno. Bankitalia alle prese con le nozze italo-spagnole «Si potrebbero mandare avanti le fondazioni» Divo Gronchi direttore Mps

Persone citate: Alessandro Profumo, Divo Gronchi, Koch, Lucio Ron, Luigi Abete, Pierluigi Fabrizi, Pierluigi Picci, Profumo, Rondelli

Luoghi citati: Bilbao, Bnl, Siena, Torino, Trieste, Verona