«Grozny cadrà a giorni ma la guerra sarà lunga»

«Grozny cadrà a giorni ma la guerra sarà lunga» CON IL COMANDANTE DEL FRONTE ORIENTALE DEL CAUCASO «Grozny cadrà a giorni ma la guerra sarà lunga» Rafael Poch , NÓZHAJjljRf(Cecenl3) Ha dissipalo da poco le voci sulla sua destituzione per il rallentamento dell'avanzata su Grozny e la controffensiva della guerriglia su Shali e Argun, due città «liberale». Kd ora il genera�le Ghennadij Troshev, vicecomandante russo nel Caucaso, assicura che la guerriglia e. finila. I soldati russi arriveranno mollo presto al centro di Grozny, dice. Ma poco dopo l'intervista, realizzata sul fron�te di Nozhaj Jurt, nel Sucl-Esl della Cecenia, l'elicottero con cui Troshev visitava le linee è sialo [iroso di mira dal tiro dei guerriglieri. Quando finirà la guerra? «Non posso indicare una data. Si tratta di distruggere adegua�tamente i banditi e preservare le vite dei soldati e della popola�zione civile, di coloro cioè che non vogliono la guerra. Preferi�sco non parlare di tempi». Ma non paro che stiate avanzando, a Grozny... «Il cerchio si sta stringendo». Eppure sono settimane che dite che la prenderete. «Vede che bel tempo fa? Questo significa cho aviazione ed arti�glieria stanno tornando al lavo�ro. Poi, nei prossimi giorni, prenderemo la citta». Che lezioni trae dalla con�troffensiva dei guerriglieri contro Shali e Arguii, due città che erano già state «liberate»? «Hanno voluto dimostrare a I ulti di esistere ancora, di avere ancora forza, ma non ò vero. Lo l'arò un esempio: a Shali non è morto nemmeno un soldato del�l'esercito, né un militare del ministero dell'Interno, né un agente di polizia, mentre sono morti più di 100 banditi. E cosi sarà anche in futuro». Cos'è accaduto alla brigata 101, alle porte di Argùn? «Era un convoglio di Baimene che portava cibo. E' sialo attac�cato in tre punii e distrutto. Sono morii circa 20 soldati». Perché avete lasciato an�dar via i guerriglieri che avevano preso Argùn? «Non li abbiamo lasciali andar via. Su cinquanta ce no sono sempre dieci che riescono a scappare, purché questa gente e nata e cresciuta li, e conosce tutte le strade ed i sentieri, i nostri soldati non conoscono il terreno. Però le assicuro che a Shali, Argini ed a Mesker-Jurl i banditi hanno sofferto gravi perdile». Il generale Knzantsev, suo superiore, dice che bisogna tenere sotto controllo tutti i eoceni muschi tra i 10 ed i 60 anni per evitare infiltra�zioni... «E' giusto, e lo stiamo facendo, Se prima, nel "ripulire" un vil�laggio, potevamo perquisire al�cune case ed altre no, ora le perquisiremo tutte le volte che saia necessario». Ciò spingerà la popolazione ancor più contro di voi. «No, perené non siamo saccheg�giatori. Chiediamo alla gente che ci apra le case, e le rep.islriaino tutte, in tutti i villaggi, scrupolosamente. Arriverà un distaccamento, senza preavvi�so, occuperà un quartiere e lo registrerà. Perché i banditi si nascondono tra la popolazione, Alcuni hanno sotterralo le armi e aspellano il segnale per colpi�re. Dicono di passare alla guerri�glia: appaiono, sparano e scom�paiono. Poi nascondono le armi e escono in strada sorridendo». Ma il suo esercito regolare può vincere una guerra par�tigiana? «Non ò un "esercito regolare". Siamo qui con la polizia, le truppe del ministero dell'Inter�no ed unità speciali. Le funzioni della polizia, che qui fu elimina�la nel 1991, le deve assumere l'esercito». L'ex ministro dell'Interno, Kulikov, dice che nelle zo�ne «liberate» si sta ripeten�do la situazione del 1995-96. «Si, organizziamo la vita civile, ma spuntano agitatori che dico�no alla gente: vi stanno ingan�nando, vi abbandoneranno, per�ché la Cecenia gli serve solo per lo loro elezioni presidenziali. Però, mi creda, l'esercito non sapeva cho Eltsin si sarebbe dimesso il 31 dicembre. Non siamo venuti a lavorare per Putin, per Eltsin o per Sempro�nio. Siamo venuti a difendere la Russia , slanca dei banditi». Come sono andate a finire le notizie sulla destituzio�ne sua e del suo collega, generale Shamanov? «Sono stale un'invenzione dei nostri giornalisti. Non hanno licenziato nessuno. Non credo che ci abbiano dato la decorazio�ne di "Eroe della Russia" per la nosira bella faccia, ma perché abbiamo compiuto il nostro do�vere, risparmiando vite e senza provocare distruzioni, rispetto alla guerra precedente». Copytight La Vanguardia «Noi non siamo venuti qui a lavorare per Putin ma per la Russia stanca dei terroristi» «E'giusto controllare tutti i maschi sopra ilO anni: i banditi si nascondono tra i civili» il generale Ghennadi Troshev, comandante del fronte orientale del Caucaso, con la bandiera russa nel villaggio ceceno di Benoi, conquistato dalle truppe di Mosca

Persone citate: Eltsin, Ghennadi Troshev, Ghennadij Troshev, Kulikov, Putin, Rafael Poch, Shamanov, Troshev

Luoghi citati: Cecenia, Grozny, Mosca, Russia