Quella basilica tra rose, orchidee e limoni di Fiorella Minervino

Quella basilica tra rose, orchidee e limoni LA LIGURIA DI SAN SALVATORE, A DUE PASSI DA LAVAGNA Quella basilica tra rose, orchidee e limoni L WEEKEND Fiorella Minervino A Liguria è terra ricca di tesori d'arte, conservali come in uno scrigno tanto che so�vente bisogna andarseli a sco�vare fra stradine impervie o segna�lazioni approssimate. Arrivando da Genova, sull'autostrada verso Livorno, mentre si corro in auto dall'alto si scorgono declivi fitti di ulivi e aranceti, mentre ovunque sbuca l'azzurro del mare del Tigullio. Tuttavia all'uscita di Lavagna ci si trova, girando a destra verso S. Salvatore, davanti a una lunga strada di case bnitline, costruzio�ni banali, supermercati dalle inse�gne ingiuriose per gli occhi. Ci si può consolare, per chi ama i fiori, perché qui si trovano alcune fra le serre più fomite di esemplari rari, a prezzi abbordabili. La prima è di fronte all'uscita dell'autostrada, si chiama «Gioiti» (tei. 0185 371276) e coltiva da tempo specie di orchi�dee rare, comprese le più «antiche» o esotiche. Più avanti, a S. Salvato�re, ecco «Sommariva» ( tei. 0185 380113, corso 25 Aprile 3)1 che oltre a essere disponibile perfino il giorno di Ferragosto, possiede i «Chimbidium», orchidee dai lun�ghi rami a pianta, dai colori, sfuma�ture, misure più incredibiii, tanto da inviarle in tutta Italia. Più avanti, a Carasco, si gira nei Vivai Cagherò (0185 350128) famosi per le piante, magnifiche rose, came�lie, gardenie, limoni rigogliosi, e pure attrezzi, oggetti, mobili da giardino. Prima bisogna fermarsi a S. Salvatore dei Fieschi, girare a de�stra dove si scorge una freccia con «Basilica», arrangiarsi fra le stradi�ne e ritrovarsi di fronte a un gioiello incomparabile. E' la Basili�ca di S. Salvatore dei Fieschi, edificio di straordinaria potenza e indubbia suggestione in parte ro�manico, in parte gotico che, con il complesso attorno, e le villette dai giardini lievemente trascurati, re�gala l'impressione di emergere d'in�canto dalla terra e dal verde prezio�so verso la collina. La Basilica, del XIII secolo, è oggi fresca di restau�ro, ricoperta a strisce bianche e nere (ora grigie), come accadeva alle chiese dedicale a San Lorenzo in ricordo della graticola dove il Santo venne brucialo, ma non di marmo si tratta per le strisce scu�re, bens�di lavagna. Esisteva una precedente circa dell'anno Mille, distrutta nel 1245 dai soldati di Federico II. Perché l'antica e nobile famiglia dei Fieschi vantava due Papi, Innocenzo IV e Adriano V, oltre che una Santa, Caterina da Genova, Fu Sinisbaldo Fieschi, con�te di Lavagna, cioè papa Innocenzo IV, a scomunicare l'imperatore Fe�derico e a dare l'avvio, anche se non tutti concordano, alla fondazio�ne della magnifica basilica, pare durante il primo viaggio a Genova nel 1244. La terminò Ottobono, cioè Adriano V. Di stile romanico di partenza, del periodo cosiddetto di transizio�ne, unisce elementi di differenti periodi. Mostra una planimetria inconsueta per il romanico: base senza quadrato perfetto, navale non regolari, abside quadrata. L'esterno è ricoperto, appunto, in pietra di Lavagna o ardesia che si alterna a strisce di marmo bianco. Archetti pensili sono fra le rare decorazioni. Un grandi? rosone sta al centro della facciala in marmo bianco, ai lati 4 bassorilievi : il vitello, il leone, l'uomo, l'aquila. Sotto il portale, con 6 colonnine. L'anonimo architetto, in mancan�za delle due porte laterali ha cosiniito 2 lesene e 2 loculi per annuncia�re le tre navale all'esterno. Al centro, invece della cupola si alza una torre quadrangolare sostenuta da 4 pilastri a loro volta portanti 4 archi gotici. L'interno è spoglio, come accadeva un tempo sono stati raschiali elementi di altre epoche. La tre navate al centro sono sormontate da capitelli che sorreggono gli archi, al centro dei quali compaiono tre bifore. L'alia�re papale risale al XIII secolo. Ai lati del presbiterio si aprono due cappelle. All'ingresso, dai due lati i sepolcreti con le tombe della fami�glia Fieschi. Insomma all'uscita, contro il blu dei cieli di Liguria, la basilica, pur nella solidissima base, pare d'una lievità sublime, con forme ammiccanti a mondi, a misti�cismi remoti. La Basilica di San Salvatore dei Fieschi

Persone citate: Adriano V., Basili, Federico Ii, Fieschi, Innocenzo Iv