Giustizia, i toni della disfatta

Giustizia, i toni della disfattaGiustizia, i toni della disfatta «Organici insufficienti, ma anche incapacità» Francesco Grìgnetti ROMA Le inaugurazioni dell'anno giudi�ziario, si sa, si trasformano in gran lamentela sullo stalo della giusti�zia. Mai come quest'anno, però, hanno avuto i Ioni della disfatta: criminalità che monta, rilardi nell'istruire le pratiche, tonnellate di arretralo, bizantinismi della proce�dura, organici insufficienti, proces�si che non si celebrano, delitti che restano massicciamente impuniti. Un disastro. «La nostra è ormai una giustizia virtuale», sostiene il Pg di Firenze, Salvatore Palazzo. I procuratori generali, massima cari�ca del pubblico ministero, disegna�no infalli un quadro sconfortante delle aule di giustizia. E ce n'è per lutti: legislazione contraddittoria, conflittualità eccessiva, furbizie degli avvocali, personale demoti�valo. BACCHETTATI Al SOTTOPOSTI. «Vi sono soggetti che stancamente e svogliatamente adempiono ai pro�pri compili. E altri ancora, fortuna�tamente pochi, che risultano veri e propri elementi di disturbo», sostie�ne Vincenzo Nicosia, Pg di Roma. L'alto magistrato ha bacchettato quei suoi colleghi che hanno l'abi�tudine di «iniziare spesso l'udien�za con grave ritardo per proprio comodo o addirittura (in un caso isolalo) predeterminarne la chiusu�ra per un'ora compatibile con l'an�nunciata prenotazione del campo di tennis». «Buona parte del perso�nale, fatte salve le classiche rare eccezioni, semplicemente e banal�mente non sa lavorare», dice scon�fortato Vito Olivieri, dirigente del tribunale di Genova. MA NOI GIUDICI SIAMO POCHI La sezione milanese di Magistratura democratica ha diffuso un preoccu�pato documento sui carichi di lavo�ro nei tribunali. «Nel silenzio di tutti, alcune forme di criminalità non vengono di fatto perseguite. I processi per bancarotta, falso in bilancio, corruzione e concussio�ne, abusi dei pubblici ufficiali non saranno celebrati se non per dichia�rarne la prescrizione». Il tema del�le prescrizioni viene trattato da molti Pg. A Catania propongono un raddoppio dei termini dopo la sen�tenza di primo grado. A Roma vorrebbero «interrompere i termi�ni di prescrizione dopo ogni pro�nuncia di condanna e prevedere un nuovo decorso di tali termini». IMMKRAZMIK OtlMINOGOIA. Co�me segnalava già l'altro giorno il Pg di Cassazione Antonio La Torre, certo aumento della delinquenza di strada «appare conseguenza di una incontrollala e forse incontrol�labile immigrazione clandestina di disperati» ( Pg di Torino, Antonino Palaja) e «sarebbe opportuno un intervento legislativo che consen�tisse rimmediata espulsione degli immigrati responsabili di gravi de�litti» (Pg di Bologna, Vincenzo Od�done). RIFORMA CONTESTATA. L'innova�zione del giudice unico, che sta cambiando volto ai tribunali italia�ni, lascia mollo perplessi* i magi�strali. Come minimo contestano la carenza di organici e di strutture. «Non si tratta di una riforma epoca�le, ma di una seria razionalizzazio�ne dell'esistente. Il risultato finale potrà ossero apprezzalo non subi�to, ma solo alla luce dell'esperien�za pratica», ha precisalo Giancarlo Caselli a Napoli, in rappresentanza del ministero di Grazia e Giustizia. «La giustizia era alla bancarotta. Occorrevano riformo incisivo nei limiti in cui il Parlamento, il gover�no, le forze culturali sono capaci nel nostro Paese. Cluello che sV fallo è il massimo possibile», gli Fa eco il sollosegreiario Franco Corleone, presento a Bologna. IL BOOM DEI BABY-GANCSTCR. Da Milano a Catanzaro, passando per Torino, Roma e Salerno, fanno impressione i dati sulla delinquen�za under 18. Giovami! Ingrasci, Procuratore minorile a Milano, ò preoccupato dalla «propensione al crimine di minori appartenenti a classi abbienti)). A Catanzaro, inve�ce, il Pg Luigi Monterò segnala il «deciso salto di qualità» dei delin�quenti minorenni. «E pur sensa pensare di tornare al libro "Cuore" di deamicisiana memoria, sarebbe�ro necessarie fonti di apprendimen�to e imitazione meno criminoge�ne». L'OMELIA DEL CARDINALE INDAGATO. Mai «confondere la giusta esigenza di reprimere e castigare comporta�menti gravemente illeciti con lo sfogo di sentimenti di rancore per�sonale», ha sostenuto il cardinali; Michele Giordano, di Napoli, nel corso della Messa celebrata a Castelcapuano per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Dair«incontrollabile immigrazione clandestina di disperati» al boom in tutta la Penisola dei baby-gangster Qui accanto il ministro Diliberto A destra il procuratore di Palermo Pietro Grasso