Veltroni a Bassolino: solo equivoci

Veltroni a Bassolino: solo equivoci Veltroni a Bassolino: solo equivoci Lettera di chiarimenti, ma il sindaco non vuole tornare Mariella Cirillo NAPOLI Lo aspettavano nel salone dei Busti di Castel Capua�no, in prima fila ira toghe ed ermellini por l'inaugura�zione dell'anno giudiziario, Una presenza istituziona�le prevista dalla consuetudine e motivo secondo versioni ufficiali andato subilo in frantumi dol precipitoso rientro a Napoli venerd�sera. Ma a palazzo di giustizia, ieri mattina, Antonio Hassolino non è mai arrivalo. Al suo posto, ad ascoltare la relazione del procuratore generale, ha mandalo il vicesindaco Riccardo Marone. L'assenza ha confermalo lo strappo che si è consumato al Lingotto tra l'ex ministro dol Lavoro e i vertici del suo partilo. L'impegno napoletano, tran�quillamente disertato, non aveva nulla a che fare con la decisione di Hassolino di abbandonare il Congresso Ds, sbattendo la porta in faccia a chi, nella giornata dei big, aveva lasciato slittare il suo intervento. Chiuso nella casa di Posillipo, presidiala per ore da un manipolo di cronisti, il sindaco di Napoli ha trascorso una difficile giornata, irraggiungibile persino dal presidente del Consiglio D'Alema che ha cercalo inutilmente di mettersi in contatto con lui. Il telefono dell'appartamento del sindaco ha squillato a vuoto o anche il lenlativo di raggiungerlo atlravorso la scorta è fallilo: «Hassolino non è con noi». Lontano dal tribunale, ma anche dal municipio, si è fatto vivo a palazzo San Giacomo soltanto con qualche telefonala per definirò gli appuntamenti por la prossima settimana. Neppure tra i suoi più stretti collaboratori c'è chi osa negare la verità: Antonio Hassolino e infurialo. E in questo clima leso, complica�la apparo una rapida ricomposizione, quasi impossibi�le a mono di un exploit della diplomazia diossina già al lavoro un suo ritorno oggi al Lingotto por la chiusura dol congresso. A chiodorgli di laro marcia in dietro sono slati vonordi sera, prima chi! un aereo lo riportasse a Napoli, lo stesso D'Alema, il segretario Veltroni, ma anche Polena e Napolitano. A tutti ha dello che ci avrebbe pensalo, lasciando apono uno strettissimo spiraglio. In sorala Veltroni gli ha fatto pervenire una missiva nella quale si afferma elio tutto ciò che è successo è sialo frullo di «equivoci e incomprensioni». Hassolino ha dotto che forse rispon�derà con un'altra missiva, ma che un suo ritorno in extremis a Torino ò improbabile. Pesa lo parole il segretario dei Ds di Napoli, Nicola Oddali, uno degli uomini più vicini a Hassolino. Lui esclude ripensamenti dell'ultima ora. Oddali, che lo ha sentito al telefono nella notte dopo la precipitosa fuga, usa un eufemismo: «Era toso». E aggiungo: «Mi ha detto che voleva riposare». Il leader dei diessini napoletani non ha difficoltà a conformare che il rinvio subilo da Hassolino, che avrebbe dovuto parlare allo 17 e che si è visto scavalcare da Violante, è sialo «una cosa sbagliata sul piano dello stile: l'intervonlo del sindaco di Napoli si programma per bono, non si lascia al caso». Oddali appare fiducioso («Il chiarimonlo ci sarà»), ma non nascondo dio sullo strappo del Lingotto, più che questioni di fonna abbia pesato soprallulto il rifiuto di Hassolino di farsi imbalsamare alla presidenza della Regione Campania. «Per la Regione insiste bisognava impostare la questione diversamente con più anticipo, ponendosi il problema della continuità al Coniano di Napoli». Hassolino ha deciso di restare fedele al suo ruolo di sindaco? Oppure, è consapevole che la Presidenza Regionale brucerebbe forse por sempre le sue ambizioni naziona�li? Di sicuro, con la fuga da Torino e la scelta forse definitiva di non parlare stamane con altri candidati regionali conio la Turco, Cacciari e Maitinazzoli, ha mandalo un messaggio chiaro ai suoi, la poltrona dol palazzo di via Santa Lucia gli va stretta. E \yoco importa so demonio Mastella già affila le anni e fa sapore che se Hassolino rinuncia alla candidatura, allora il posto al vertice della Regione Campania è già prenotato. Dall'Udeur, naturalmente, con il presiden�te uscente Andrea Losco. II sindaco di Napoli Antonio Sassolino