Largo a Ruffolo, il progettomane di Filippo Ceccarelli
Largo a Ruffolo, il progettomane CHI E' L'AUTORE DEL DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER IL PARTITO NUOVO DELLA SINISTRA Largo a Ruffolo, il progettomane Da Palazzo Barberini fino al Lingotto personaggio Filippo Ceccarelli TORINOAIUTO, la giornata del pro�gramma. «Eh sospirava ieri sera Giorgio Ruffolo entrando al Lingotto prima o poi mi daranno il brevetto...». Nessuno infatti in Italia ha scritto più programmi di lui, e anche quest'ultima elaborazio�ne verrà illustrata da RulTolo, il «progetiomane», anche a quest'ulti�ma platea diessina. S'intitola «Progetto 2000», e non è poi cosi diverso da quel «progetto |)er la sinistra del 2000» scrino sempre da Ruffolo e da Veltroni anticipalo nell'ottobre scorso a Jo�spin. Eppure, dalle nebbie della memo�ria, fino Anni 60. dal nulriio scaffale mffoliano emoi^go anche un «Proget�to 80», documento di programmazio�ne economica pure allora intriso di suggestioni riformistiche. Ora: olfn che garbala, Ruffolo è certo una persona colla, intelligente e perfino ironica. Scrive in modo brillante e parla magnificanionte in pubblico. Ha anche una vita intoressante alle spalle: trotzkista, ha parte�cipato da sinistra alla scissione saragaltiana di Palazzo Barberini; ha lavoralo all'Eni con Malloi e al Bilancio con Antonio Giolitti. Noi psi è slato contro Craxi, poi con Craxi, poi di nuovo conti e, fino allo dimis�sioni. Ma davvero ha comincialo mollo presto a faro piani, e progetti, e programmi, e dichiarazioni d'in�tenti, manifesti fondanti, carte dei valori, l^i penultima, o forse addirit�tura la terzultima essendosi in seguilo formata la «Cosa 2» anche sulla baso di una sua elaborazione programmatica e professionale quella di Alleanza democratica, In altro parole: quando D'Aloma e Veltroni orano ancora allo elementarì, RuffoIo (che ora ha 73 *-}/ tinnii aveva già fatto «il piani�no» cosi, affotiuosamonlo, lo ricor�dano nel Palazzo di vulro dell'Eni per l'Eni. E dopo essersi insediato in un inedito «ul'ticio Piano» al fianco di Giolitti ora divenuti» Segretario Generale della Programmazione, Fu Amintore Fanfani, che aveva particolarmente in uggia le smanio tecnocratiche e riformistiche di que�sta leva di socialisti (oltre a Ruiiolo, Giuliano Amalo. Luciano Cafagna, Manin Carabbai a coniare, a proposi■\ r to della Pro�grammazione, la più micidiale e fulminante de�finizione: «il li�bro dei sogni». Non è forse questa la sodo por valutare le ragioni di quell'esito. Di sicuro, però, Ruffolo oblio il senseof humoure in fondo anche l'onestà di diro un giorno a Fanfani che avreb�be meritato un premio por quella formula cosi brusca e lìquidatoria che anche oggi, jx-rla verità, aleggia un po'sul I.ingollo. E tuttavia tale cavalleresco rico�noscimento non imped�a Ruffolo di seguitare alacremente a produrre elaborali per lo più vario e cangiami platoo del riformismo italiano. Sulla baso di un «Progetto di programma» loliroa Ruffolo, naturalmente, Ama�to, Covetta, Benadusi, Cassola, Gian�ni Ferrara, Coen, Forte, Giannetta, Martelli, Snudile e Tempestimi nel 197ii, eproprioqui a Torino come ha ricordato Veltroni, Craxi e la sinistra di Signorilo, a tenaglia, conquistaro�no il lisi sconfìggendo il corpaccione demartiniano. E', a riprenderlo oggi, un libretto dalla copertina azzurra e, per la verità, anche solo a rileggerne l'indi�ce ha un effetto stantio. Più i pro�grammi sono altisonanti, infatti, e più sorvono ad altro. A qualcosa di altrettanto ùnportante nella vita di un paiiiio orientamento, identifica�zione ma che con la realizzazione pratica ha sempre mono a che faro. La crisi della politica ha accentua�lo l'andazzo. Mai come oggi i partili producono tosti: mai come oggi quei testi trovano cosi poco riscontro nella lettura della gente normale. I vecchi comunisti, in fondo, ''ra�ne piu sbrigativi. Quando volevano emarginare qualcuno senza farlo capire né farglielo capire gli affidavano l'uffìdodel Programma. Era un incarico diffìcile da riilutare, perché por un panilo il programma e lutto, ma prima ancora è anche nulla, vivendo in realtà la politica di contingenze por lo più frettolose e necessità immediate, II povero Lama, ad esempio, fu sistemato in quel modo. Non fece ovviamente nessun programma. Poi vi nnc ih timo di Reichun che però, a diflerenza dell'ex leader Cgil, cono�sceva bene i suoi jxilli. Fece perciò buon viso a cattivo gioco. Finché un giorno, crazie a una dolio più delizio�so tavolo registrate alle Botteghe ( Iscure si vonno a sapere che un iop« i d'auto aveva scassinato il bagagliaio dell'utilitaria di Reichlin imposses�sandosi della valigia con dontro il prezioso elaborato. Ha lavorato all'Eni con Mattei, fu segretario della Programmazione Nel psi ebbe alterni rapporti di collaborazione-ostilità con Craxi J*: ■ *-}/ ■\ r Qui accanto Giorgio Ruffolo alla sua destra Antonio Giolitti
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