Turchia, tre torce umane contro Ocalan di Maurizio Molinari

Turchia, tre torce umane contro Ocalan Violente manifestazioni, tre nazionalisti si danno fuoco al cimitero militare di Istanbul Turchia, tre torce umane contro Ocalan Esectdom sospesa: dureproteste Maurizio Molinari ROMA Tre «torce umane» e dure proteste in Turchia contro la sospensione dell'esecuzione di Abdullah Oca�lan mentre l'Unione Europea si augura che Ankara compia il pros�simo passo, procedendo verso la completa abolizione della pena capitale. Le violenze di piazza sono scoppiate ieri durante una manife�stazione al cimitero di Adimekapi di Istanbul, dove sono sepolti i militari uccisi dai guerriglieri cur�di del Pkk. Oltre cento persone si erano date appuntamento per de�nunciare la decisione del governo di sospendere la pena capitale contro Ocalan per aspettare il verdello della Corte europea dei diritti umani. Il dramma è inizia�lo quando la madre ed il fratello di uno dei caduti sepolti a Adirnekapi hanno cosparso i loro vesti�li di benzina, dandosi subilo fuo�co. Una terza persona si è trasfor�mata in «torcia umana» quasi contemporaneamente. Solo il tem�pestivo intervento di alcuni mani�festanti ha evitalo che la protesta si trasformasse in tragedia e le tre persone sono stale ricoverale in ospedale con gravi ustioni su molle parti del corpo. Le tre «torce umane» nazionaliste han�no suscitalo forte impatto in Tur�chia, dove in genere sono i curdi che fanno ricorso a questa forma di prolesta disperala. Il governo Ecevil non nasconde il timore che i tre bonzi del ci�mitero militare possano segnare l'inizio di una mas�siccia mobilitazio�ne del movimento nazionalista, che ha definito «illega�le» la decisione di sospendere l'ucci�sione di Ocalan. L'avvicinarsi del�le elezioni presi�denziali rende l'at�mosfera politica nel paese ancor più incandescente. Per sostenere il governo in difficoltà (la maggio�ranza di Ecevil si regge grazie ai voti dei nazionalisti del «Mhp»l è sceso in campo il presidente Suleyman Demirel che ha espresso «soddisfazione per la giusta deci�sione», ricevedo il sostegno delle associazioni per la difesa dei dirit�ti umani e del presidente della Corte Suprema d'Appello di Anka�ra. Anche Abdullah Ocalan si è fallo sentire. Il leader del Pkk, imprigionalo nel carcere di Imrali, ha affidalo al suo avvocato Irfan Dundar un messaggio in cui parla di «decisione storica» e si dice «felice pur senza esagerare», nella convinzione che il caso pos�sa «evolvere positivamente paral�lelamente al precesso di adesione della Turchia all'Unione Euro�pea». Unanimi e positivi i commenti giunti dal Consiglio d'Europa e da Bruxelles ma molle cancellerie dell'Ue si aspettano che adesso Ankara proceda alla totale aboli�zione della pena capitale prima del verdetto finale della Corte europea dei diritti umani. L'inte�ro procedimento del ricorso pre�sentato a Strasburgo dagli avvoca�ti di Ocalan contro la Turchia avrà tempi lunghi e potrebbe terminare fra più di un anno. Secondo quanto deciso da Ankara alla fine di questo periodo la parola tornerà al Parlamento tur�co dove, in assenza di modifiche costituzionali, l'esecuzione di Ocalan potrebbe essere comun�que approvata. L'unica maniera per evitare che il caso-Ocalan si trascini e torni ad avvelenare i rapporti fra Uè e Turchia è dun�que la cancellazione della pena di morte nel prossimo anno. «Anka�ra deve abolire una volta pertutte la pena capitale» ha chiesto con forza Nicole Fontaine, presidente del Parlamento Europeo, dando voce all'umore di molli. «La so�spensione dà coraggio a chi in Turchia si batte per abolire la pena di morte» ha aggiunto Lord Russel-Johnston, presidente del�l'assemblea del Consiglio d'Euro�pa, lasciando trapelare la speran�za che si rafforzi la posizione di Ecevil nella maggioranza. Un altro incoraggiamento ad Ecevil è arrivalo dal presidente dellacommisMoue europea Roma�no Prodi; «Oa Ankara è arrivalo un segnale importante, quello che ci aspettavamo». Anche la Grecia e la Russia i due paesi sospettati in passalo da Ankara di conniven�ze con il Pkk hanno plaudito al passo compiuto dal premier. Il leader del Pkk «Decisione storica sono felice sen2a esagerare» Il leader del Pkk Abdullah Ocalan e uno dei nazionalisti che si è dato fuoco a Istanbul