«Internet ha sconfitto la tv» di Ugo Bertone

«Internet ha sconfitto la tv» IL PATRON DI TISCALI VALUTA LA RIVOLUZIONE «Internet ha sconfitto la tv» Som: ora è il momento di rischiare intervista Ugo Bertone Sorpreso, dottor Soni? «Si, più ci penso, più l'alleanza AolTimo Warner mi sembra una cosa enorme. Anche, ma non solo, per una ragione». Quale? «Internet ha vinto. Siamo entrati in un mondo nuovo e bisogna capirlo in frolla, perché altrimenti vedo il rischio del monopolio culturale Usa». Parla cosi, senza trionfalismi o enfasi particolare il mister Internet italiano: Rena�to Soru, 42 anni, laurea in Bocco�ni. Uno, per usare le sue parole «di quei quattro poveracci di Sanluri, provincia eh Cagliari che un certo giorno hanno deciso di faro Tiscali». Uno a cui è inutile chiedere se domani comanderà la nuova o la vecchia econo�mia...«Nell'azienda comanderà l'uomo. Non il manager o l'azioni�sta, grande o piccolo che sia. Ma l'uomo che ci lavora dentro, per�ché la ricchezza dell'azienda sta�rà tutta nella sua intelligenza». Un'esagerazione? Steve Caso di Aol o Jeff Bezos di Amazon que�sto cose lo dicono da anni... Perché dice che ha vinto Internet e non la tv? «Perché Internet è ormai il pun�to di coagulo dell'informazione. Prima le informazioni venivano convogliate sulla stampa, poi è stata la volta della tv. Adesso Internet sta acquistando la tv. Ed è una rivoluzione, perché nasce una modalità del tutto nuova di diffusione dell'infor�mazione». Cioè? «Si passa da un contenuto goneralista ad un'informazione spe�cifica, fatta su misura per ogni singolo consumatore. Mi spie�go: un giornale pubblica la stes�sa pagina per tutti i suoi lettori. La tv produce lo stesso program�ma, lo stesso tg per tutti i suoi clienti. Internet, invoco, può permettersi di fornire ad ogni singolo cliente un contenuto diverso, fatto su misura per lui». Ma il segreto sta nei conte�nuti preparati dalle tv o dai giornali... «Certo, la Rete raccoglierà i contenuti da ogni mozzo di informazione esistente e li mon�terà ad uso e consumo di ogni singolo cliente. La novità rivolu�zionaria sta nel fatto che Aol conosce ogni suo singolo utente od è in grado perciò di dargli proprio quell'informazione che lui sta corcando». Scusi Soru, ma sento odore di monopolio o di Grande Fratello. Non è cosi? «Se guardiamo a quanto è suc�cesso finora possiamo dire che so c'è una cosa che ha tenuto lontani i monopoli, questa è Internet. Io credo di più ad una sorta di monopolio culturale americano». Il modello di Internet è madeinUsa... «L'America ci ha mandato i blue jeans, la tv, i modelli della prima Internet. Adesso sta con�quistando i nostri salotti e le nostre scrivanie. Più ancora sta conquistando il nostro tempo». L'Europa può recuperare terreno? «Non esiste una barriera tecno�logica o finanziaria. Il problema è solo culturale. Ma su questo terreno l'Europa è indietro anniluce». Che manca ai capitalisti di casa nostra? «Guardi i protagonisti della me�gafusione americana. Quello che impressiona e il loro corag�gio. Non hanno paura di perde�re potere o la poltrona. Ciò che conta di più è un grande proget�to da proiettare nel futuro, una grande avventura. E noi euro�pei resi iamo bloccali nel capita�lismo famigliare, noi giochetti di potere, nelle richieste indivi�duali li non e un problema solo dello aziende». Internet fa saltare i vecchi equilibri. E' così? «Certo, e una tecnologia stranis�sima, perché costa pochissimo. E' un meccanismo che ha rimes�so al centro dell'economia l'indi�viduo. Ai tempi di mio nonno contava assai di più la trobbiatrico dei contadini che ci lavora�vano. Adesso non è più cosi Coniano lo idee, quelle che han�no permesso a due ragazzi squattrinati ili dar vita a Yahoo! o a un emigralo indiano di inventare Hot Money e di rivenderla poi a Microsoft per 600 miliardi. Oppure a (piatirò poveracci di Sanluri di fondare Tiscali». Ma un'azienda cosi non ha più gerarchie... «Il problema numero uno è di trovare persone intelligenti e di far si che non se ne vadano. L'azienda Internet è una banda intelligente. Ed il capo è un manager che sa esprimere lo spirito vincente della banda. Ma i veri padroni sono loro. quelli che ci lavorano dentro». Ma lei ci crede che in Italia si possa lavorare cosi? «Guardi, al di là delle chiacchie�re che occupano le prime 6-7 pagine dei giornali che leggete solo voi addetti ai lavori, i politici ci hanno fatto un regalo vero: l'Europa, ovvero un corti�le di casa un po' più grande. Usiamolo O. almeno, che lo usino i giovani, [ntemet è per loro, la rivoluzione deve appar�tenere a loro». E che consiglio possiamo dare ai giovani pur entrare noi mondo Internet? «Vadano via di casa presto e abbiano il coraggio di rischiare. Le opportunità non mancano». Nella foto grande, i due uomini della fusione Time Wamer-Aoi, Steve Case e Gerald Levin In quella piccola al contro, il numero uno di Tiscali Renato Soru

Persone citate: Bocco, Gerald Levin, Jeff Bezos, Renato Soru, Soni, Soru, Steve Case, Steve Caso, Timo Warner

Luoghi citati: America, Cagliari, Europa, Italia, Sanluri, Usa, Usiamolo O.