Tutti gli uomini della Quercia di Antonella Rampino

Tutti gli uomini della Quercia Il nuovo rapporto con il mondo economico. Non è più di moda la lottizzazione in stile democristiano Tutti gli uomini della Quercia Il partito passa in seconda fila: ora contano gli amici Antonella Rampino ROMA I caro? Macché : «I don't care». Lo slogan di rielaborazionr.' veltroniana per la Quercia del Duemila va rovescialo, se dalla sfera della politica si passa a quella della gover�nano!, che com'è ovvio comprende altre leve e altri esercizi del potere. E in questo, nel democristianinissimo esercizio dell'oc�cupazione delle poltrone che contano, ecco che il pool di Palazzo Chigi si rivela tutto il contrario nonostante le recenti e rilevanti accuse degli opinion maker della semplice lottizzazione di andreottiana memoria. Si prenda, ad esempio, Claudio Vulardi, l'uo�mo che vox popoli individua candidature e opera investiture: da anni, non è più nemmeno iscritto a Botteghe Oscure, E teorizza che nello sikìì! system all'italiana non sia importante piazzare i nostri, leggi gli iscritti, i quadri, i sodali di vecchia data, ma, semplicementogli amici. E dunque, per dirla con Velanli, in quanto a nomine «I don't care», non me ne frega niente. Del partilo, s'intende. Nonostante questo, o forse proprio per questo, la galassia diossina del potere ha traiti salienti. Tendenza forte, la tradiziona�le estraneità dalle banche, empireo dal quale il Pd fu escluso da quasi mezzo secolo di predominio De e poi anche Psi, con l'unica rilevante eccezione storica del Mon�te dei Paschi di Siena. E delle Fondazioni bancarie: inventate, e poi ripudiate, da Giulia�no Amato per sottrarre gli istituti di credilo al�l'influenza dei partili, so�no intanto diventate il refugium peccatorum. Con D'Alema a Palazzo Chigi, tuttavia, anche un banchiere non propria�mente di centrosinistra come Cesare Geronzi ha trovato modo di dare una mano, per esempio, nei fondi dissestati dell'Unità. Di certo non avrà nuociuto, com'è ov�vio, l'ottimo rapporto di D'Alema con Enrico Cuc�cia, incontrato anche a casa di Alfio Marchini (nipote del costruttore ro�mano che donò a Togliat�ti la sede di via Botteghe Oscure) in quel di via Condotti. I non più comunisti, da tempo, si sono poi dotati di una leva assicurativa, l'Unipol, che se sia anche, materialmente, in condo�minio col pan ito in quel di Botteghe Oscure a Roma: gli intrecci Iella società con i poteri forti e fortissimi sono ben solidi. Basti ricordare che ha partecipato al cambio di mano in Telecom, mentre continuano a girare voci che abbia rastrellalo azioni delle Per Palaznon è impiazgli isma udi areaMappa di classe dital zo Chigi portante are critti mini «amici» una nuova rigente ana Generali, e che si stia schierando con Mediobanca in Olivelli. Di certo, la più forte novità portata nei palaz�zi del potere economico dall'arrivo di D'Alema a Palazzo Chigi è che, se si è sdoganala una finanza nuova, come quella rap�presentata da Roberto Colaninno, da sdoganalore nei confronti dello stesso D'Alema ha agito, dal fonte «nemico» della Conlinduslria, Marco Tronchetti Provera, che diede il via libera con una prima intervista, e che ha continualo a dare i voti al governo da tivù e giornali. Allo stesso mo�do, di certo non può esse�re considerato «nemico» del governo Vittorio Mincato, presidente dell'Eni, la società proprietaria dell'aereo sul quale il leader curdo Ocalan lasciò l'Italia per il Kenya, Poi ci sono i manager come; Alessandro Profumo, giovane numero uno di Unicredito spesso atteso in dibattiti ai festival dell'Unità; il capo di Tiscali Renato Soru, che sarà al congressone del Lingotto. E il caso di Lorenzo Pallesi, già presidente dell'Ina, buon amico di Carlo Azeglio Ciam�pi, dunque non un uomo della smistra, che di D'Alema ha avuto il gradimento come presidente dell'Acquedotto Pugliese. O co�me Corrado Passera, che fu un alter ego di un imprenditore storicamente di sinistra come Carlo De Benedetti, e che è rimasto semplicemente a gestire le Poste perché sa fare il proprio mestiere. E poi ci sono Santo Versace, che spesso prende il tè con Marco Minniti da Babington's, o Laura Biagiotti che apprezza, e invita, Walter Veltroni. Quel che è certo è che il «teorema Velarci!» consente spesso e volentieri a Palazzo Chigi di avere più di una poltrona: valga per lutti l'esempio Enel, di cui è presidente un ex parlamentare pidiessino come Chicco Testa, ma dove chi gestisce davvero è Franco Tato, non iscrivibile a nessun partilo, ma di certo non nemico del governo. E questo, va detto, anche perché invece c'è chi, con meno governance sulle spalle del Paese, occupa davvero poltrone a man bassa: basti guardare sul fronte delle Aulhority, dove di certa fede progressista c'è solo l'ex indipendente di smistra Stefa�no Rodotà, Un uomo che, esattamente come il numero uno della Consob, Luigi Spaventa, di certo non è abituato a render conto a chi lo ha nominato: basti ricordare cjuel che di Spaventa, soprannominato «il dobermann», D'Alema dice: «Mi viene a trovare, ma di certo non per chiedermi consiglio, diciamo,..». Per Palazzo Chigi non è importante piazzare gli iscritti ma uomini di area, «amici» Mappa di una nuova classe dirigente italiana GOVERNO Massimo D'Alema (Presidente del Consiglio) Marco Minniti (sottosegretario alla Presidenza) Elena Montecchi (sottosegretario alla Presidenza) Vincenzo Visco (Finanze) Luigi Berlinguer (Pubblica Istruzione) Cesare Salvi (Lavoro) Piero Fassino (Commercio estero) Giovanna Melandri (Beni culturali) Pierluigi Bersani (Trasporti) Franco Bassanini (Funzione Pubblica) Livia Turco (Solidarietà sociale) 23 sottesogretori INDUSTRIAU Carlo De Benedetti Roberto Colaninno Alfio Marchini Giampaolo Angelucci Marco Fumagalli Marina Salomon Marialina Marcucci Renato Soru DS E DINTORNI LA GALASSIA DEL POTERE RAI Pierluigi Celli (direttore generale) Stefano Munafò (direttore Raifidion) Giulio Borrelii (direttore Tgl) Alberto Severi (direttore Televideo) Francesco Pinta (direttore Raitre) Roberto Morrione (direttore Rai Sat Ali News) Marcello Del Bosco (direttore comunicazione e relazioni esteme) BANCHIERI D'AFFARI Claudio Costamagna (Goldman Sachs) Panfilo Tarantelll (Schroeder) INTI POSTE Corrado Passera presidente) ENEL Chicco Testa (presidente) INPS Massimo Paci (presidente) CONSOB Luigi Spaventa (presidente) ACEA Fulvio Vento (presidente) FORMEZ Stefano Patriarca (presidente) MEFOP Marcello Messori ACQUEDOTTO PUGLIESE (Lorenzo Pallesi) AUTHORITY Stefano Rodotà ' (presidente Privacy)! 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