Nella prigione della Madre di Augusto Romano

Nella prigione della Madre Nella prigione della Madre RECENSIONE Augusto Romano Ai.i, imi/m i dell'analisi un p ienl sogna che il toràpi ni h, costruito un ca�lili ippositamente per Im li ' avalli ii g�andezza rial uraii-, i. laiin come di strisce ili metallo, Mentre la lesta è la ij.nii inn rifinita, il corpo ha invici l tispeUo ili un'opera incumpiulu '.oprailuit.o le gambo chi provvisoriamento, sono quailri bacchette di metallo. Tre anni ili)|i" sogna di nuovo mi i avallo ma mollo diverso, ni cavallo ;n carne od ossa, l'i. vispo con una bella crinieche uà rotto In scrralura del im'agi m 'in ora segregalo ed .il. lietamente per la stia 'i i. ipì.i analitica sta tra qi i line ;ugni, che rappresenihiii a i .'ini ili tante parole il ino iimpiuto dal pazien�ti Noi '.laro a commentarli, mirili porche lo la con molla sapienza lionato f )liva che ci ha dato n bellissimo resoconto di ni pei i di si i analii ico ne L'in vi'ir/.inindcli avcdlo. I.i; ran; volle che accade di nuli.il lei si in un libro in cui la vita unii m.i stata i mia disi ìllata incoili i ni ocosideflnitivamenh archiviata, un ammiralo stu�pore, e persino una speranza, ci prende Giacché proprio li, sotto i nosl ri occhi, si snoda un bizzar io itinerario, un tortuoso cani mun�nn.i ricorca a modo suo religiosa eppure spesso risibile; in viaggio, una peripezia, o ciò i In quali imo pomposameuLe i-In.lini-i a raminiiio iniziatico. In realtà una povera storia che \m alla ricerca del proprio signilu aio Lo sappiamo, si cerca il significato solo quando lo si e perso; altrimenti, con invidiabi�le felicità si corro per il inondo incontro alla morie. E dunque, cf questa storia si potrà dire a ragioi veduta che e come un Mun.in/ ! se e vero che ogni romanzo accoglie in sé il deside�rio di date una forma comprensi�bile (e non per questo necessa�riamente edificante) al mondo. oliva si e attenuto con rigore ad una concezione dell'analisi come costruzione narrativa che si accompagna contestualmen�te alla riappropriazione emoti�va di sé. La chiameremo narra�zioni' mitica, e qui il riferimento al mito vuole sottolineare sia la significatività sia l'autoriferimenio: le storie mitiche non sono infatti storie vere in senso naturalistico, non rimandano ad altro fuori di sé ma si giustifi�cano per la loro stessa pregnan�za ed evidenza. Tulio ciò senza nessuna spe�ranza in soluzioni definitive, Ciacchi'; le storie tendono spesso a disfarsi e devono essere coni inuamento rinarrale secondo il modello musicale della variazio�ne. Del resto, i miti hanno un nucleo non interpretabile, che costantemente allude a qualco�sa che non può essere dello ma intorno a cui ci si può infinitamento acci rare. Non diversa�mente dalle vile di tutti noi, che nelle storie mitiche a volle si .specchiano con stupore. l'orcio l'autore ha evitalo con cura le teorizzazioni intellettua�listiche che cosi spesso fanno rassomigliare i tesi i di psicoana�lisi a noiosi trattati parascienti�fici. Al contrario, adottando pre�valentemente la forma del dia�rio, ha raccontato, insieme alla storia analitica del paziento, la propria di accompagnatore par�tecipe, di sensibile testimone che, tra commozione e humor, va tastando con la sua rabdomantica bacchetta le pareli di caverne e cunicoli intrise di ricordi, immagini, sogni, Dosi a poco a poco si dipana la vicenda di Alex, un giovane uomo prigioniero della Madre terribile, colei che; come Medu�sa ha fauci infernali. In questa sudditanza assoluta alla madre divorante la vita del protagoni�sta e pericolosamente implosa: debolezza, fragilità, paura delle donne, delle emozioni e della vita stessa si sono saldali; con un atteggiamento rigido, fred�do, distaccato, sprezzante, che lince una superiorità e una in�vulnerabilità solo apparenti II flusso vitale si e arrestato e al suo posto stanno i sintomi e il vano rimuginare. Compilo dell'analisi e slato sciogliere, ali ra verso il confron�to con l'inconscio, il nodo aggro�vigliato e riportare sulla terra un uomo che sino a quel momen�to era sialo soli auto un sogno della madre. In questo dissolvi�mento delle forine irrigidite e degli assetti consolidai i per dar luogo a una forma nuova l'anali�si rivela la sua essenza ili opus conila naturali!, animala dalla speranza e sempre esposta al rischiodi fallimento, Il melilo di Oliva, del suo sentimento sempre presento e della sua affabile scrittura ò quello di portare delicatamente il lettore sulla sua pista: senza accorgercene, restiamo coinvol�ti nei dolori di Alex e facciamo il tifo per lui, perché riesca ad accettare il male, a curarlo, perdonarlo, redimerlo. Lo accoiupacniauio da un sogno all'al�tro, guardiamo i disegni attra�versi) i quali fa parlare i suoi fantasmi interiori, conosciamo i nomi delle donne con cui intrec�cia Storie più 0 meno labili. E cosi facciamo il tifo anche per noi, appena più fortunati di Alex, condividendo la sua spe�ranza che il filo rosso che attra�versa la nostra vita non sia destinato a diventare il cappio che ci strangolerà. Un giovane figlio succube, un legame divorante, un'analisi iberatoria: la storia di Aif-x raccontata da Renato Oliva Renato Oliva L'Inverizione del cavallo BollatiBoringhierì, pp. 173, L. 35 000 SAGGIO

Persone citate: Renato Oliva, Storie