Che magnifico quel bambino, è un robot di Gabriele Beccaria

Che magnifico quel bambino, è un robot Successo in Olanda: è capace eli sedici espressioni facciali. Presto in vendita bebé artificiali Che magnifico quel bambino, è un robot Il debutto trionfale come attore per uno spot in televisione Gabriele Beccaria ROMA La strana storia doi fratelli Moslorinan comincia il gior�no In cui loro padre decise di giraro uno spot tv. Maas, il primogenito, ora biondo, paffutollo e telegeni�co, ma il cuoio di genitore si rifiutava di costringerlo, ad appena sei niosì, a un'impe�gnativa sequenza in cui avrebbe dovuto infilarsi in un'incubatrice, digitare sul�la tastiera di un personal computer e affacciarsi sorri�dente all'oblò di quel grembo trasparente. Cos�nacque l'Idea di Maas li, il primo bambino robot, ugnalo a (inol�io vero, ma con uno scampo�lo d'anima infuso in un in�treccio di inicrochip, fili e intorrullori. in questi giorni ò trionfal�mente in onda in Olanda, nello spot che si è potuto realizzare con pochi e risolu�tivi ciak. Maas 11 ha supera�to lo aspettative: ubbidiente, naturalo e soprattutto indi�stinguibili; dal fratello concepito secondo natura, La bocca si socchiude co�mi; fanno i bebé veri e i rotolini di grasso disegnano le giusto pieghe sul corpicino fascialo dal pannolone, La pollo al silicone è straordina�ria, da far venire voglia di accarezzarlo o di cullarlo. Il padre adottivo di Maas l�si ó subito dolio orgoglioso e orgoglioso è anche l'altro padre, (inolio che l'ho mosso pazièntemente insieme, vale a dire la società elettronica inglesi; Arlom. Basandosi su centinaio di immagini di Maas I e aggiungondo un po' di high tedi, il bambolotto è in grado di esibirsi in 16 espressioni facciali e d�spostarsi con una serie di niovirnenti «soft» che non hanno nulla della meccanica rozzezza dei preistorici pupazzi. E infatti appartiene alla specie degli «umanoidi animatronici» di nuova generazione, secondo la definizione dui suoi proget�tisti. Ha superato l'ultimo e decisivo test televisivo nel momento in cui si è girato verso robiellivo, appoggian�do il mento sul petto e sporgendo la mano spalanca�ta dall'oblò, come a sancire l'imminènte attraversamen�to della fragile frontiera tra natura e artificio. Complice anche il suo sguardo, sor�prendentemente indagatore, che dovrebbe far pensare allo sbocciare di un intelli�genza precoce, all'irrequie�tezza di un miracoloso superbebé del XXI secolo. Una finzione perfetta, tan�to che nessun telespettatore poteva immaginare che la metamorfosi umano-non umano si blocchi n metà, proprio sul più bollo, porche i grandi occhi curiosi di Maas II sono in realtà ciechi, A differenza d�un altro bambino di silicio e silicone In via di sperimentazione negli Stati Uniti, non ò in grado di distinguere i volti delle persone. E quindi non reagisce ai loro sorrisi, come fa invece il piccolo fenomeno che la IS Robotics pensa di mettere presto in commer�cio. Per questo papà Mosterman (quello di carne e ossa) ha ripudialo il poverino in extremis. Finite le riprese, esaurita�si la fìannnata d'entusiasmo del professionista, non ha voluto portarlo a casa. «Mi inquietava», ha ammesso. E cos�i fratelli Maas do�vranno vivere separati, pri�mo caso nella storia d�discri�minazione contro un robot.

Persone citate: Maas, Maas I, Maas Ii

Luoghi citati: Olanda, Roma, Stati Uniti