«Dio non ci chiede nulla che superi le nostre forze» di Hans Kung

«Dio non ci chiede nulla che superi le nostre forze» Il Pontefice risponde indirettamente al cardinale Lehmann che spiega: «Non ho chiesto le dimissioni» «Dio non ci chiede nulla che superi le nostre forze» Marco Tosati! CinA1 DEL VATICANO Il giallo delle dichiarazioni di Lehmann è chiarito; il presidente dei vescovi tede�schi non ha mai suggerito a Giovanni Paolo II di dimettersi e questa interpreta�zione dei fatti è nata da un dispaccio dell'agenzia tedesca che riassumeva fret�tolosamente una lunga dichiarazione del presule di Magonza, iradotto senza un controllo sull'originale deU'inlervista da parte dell'agenzia italiana. Ma con il Pontefice ormai vicino agli ottant'anni basta accennare a un eventua�le rinuncia per sconvolgerb le apparentementc quiete acque vaticane. Ma l'ipote�si è smentii" immediatamente da chi è vicino al Pontefice, con..il teologo della Casa Pontificia, padre George Collier. «Anche un pape c'pbole può guidare la Chiesa. La fede, infatti, ci porta a dire che è Cristo che guida la sua Chiesa». 11 teologo domenicano, mio dei più stretti collaboratori di Giovanni Paolo II, ricor�da l'accenno fatto da Papa Wojtyla nel suo recento discorso alla Curia, la vigilia di Natale, alla «fragilità» di Pietro, che non è pero di ostacolo nella guida della Chiesa. «Anche se lo vediamo molto affaticato il Santo Padre e nel pieno delle sue facoltà intellettive. E ritengo che l'ipotesi delle dimissioni non sia mai stata presa in considerazione, neppure di recente». Il Vicario del Papa per la città di Roma, nonché Presidente della CEI, cardinale Camillo Ruini, tranquilliz�za il gregge cattolico dalle pagine del quotidiano dei vescovi «Avvenire»; «Ag�giungo volentieri la mia voce a quanto ha già ben precisalo monsignor Leh�mann scrive il porporato -. Posso testimoniare, infatti, sulla base della personale consuetudine che ho col Santo Padre, che egli si mostra pienamente in grado, ora come nel passato, di svolgere con piena responsabilità personale il suo ufficio di Pastore universale della Chie�sa. Aggiungo che il Santo Padre si sobbar�ca, a prezzo di indubbia fatica e sacrifi�cio, anche compili che non necessaria�mente dovrebbe svolgere di persona». Ma che cosa ha detto realmente mons. Lehmann? Gli hanno chiesto: il Papa è chiaramente malato. Non sareb�be forse la data tonda come già è stato detto e come si è anche letto il momento giusto per un ritiro? Ha fatto un lungo preambolo, in cui elogiava «l'incredibile resistenza, pazienza e disci�plina» con cui Wojtyla ha assistilo per settimane al Sinodo europeo, a ottobre. «L'ho trovato sempre di una sorprenden�te presenza di spirito nel capire le cose in numerosi colloqui e nelle esperienze comuni. Come poi l'evidente morbo di Parkinson si rifleilerà sulla conduzione e le decisioni giacché al di là del capire c'è bisogno anche di una energia propria non me ne intendo proprio e non azzardo nessun giudizio». E poi la frase mal riportala: «Credo che il Papa in persona, se avesse la sensazione di non essere semplicemente più sufficiente�mente in grado di guidare responsabil�mente la Chiesa, credo che allora avreb�be la forza e il coraggio di dire: Non posso più adempierlo (il mio compito N.D.R.) come necessario. Naturalmente non è semplice pensare una cosa del genere. Nessuno è avvezzo a che una cosa come un Papa dimissionario possa accadere». Polemica rientrala; ma secon�do alcuni il Papa avrebbe «risposto» a Lehmann nel discorso ai diplomatici di ieri, quando ha chiesto a lutti d�«di risparmiare all'umanità nuove guerre, di rispettare la vita umana e la famiglia, d�colmare il fossato tra ricchi e poveri. È Dio che ce lo chiede e mai ci domanda qualcosa al di sopra delle nostre forze. Lui stesso ci dona la forza di compiere ciò che da noi attende». L'ultima frase sarebbe la «risposta» a Lehmann; ma il discorso è stato preparalo, come di consueto, molti giorni fa. Il cardinale Ruini «Il Pontefice si mostra pienamente in grado di svolgere il suo ufficio» P Papa Giovanni Paolo II e. sopra, il teologo Hans Kung

Luoghi citati: Magonza, Roma