La scommessa del vecchio banchiere

La scommessa del vecchio banchiereUNA SCONFITTA ELETTORALE NON FERMA ti PRESIDENTE DELLA CASSA Di RISPARMIO DI FOLIGNO : ^ ^ ^^, La scommessa del vecchio banchiere Radi, l'amico di Fazio nella «società civile» inviato a FOLIGNO GIOVANE o, almeno, giovanilisla. Senza una iradizione 0 una famiglia importante alle spalle e, soprattutto, vincitore. E' que�sto lo stereotipo del candida�to a far parte della nuova classe dirigente in un'Italia che, in genere, ama sognare peril futuro la guida di uomini senza un passato. Ep�pure, si può lavorare pensan�do ai giovani di un Paese più moderno e cercando di for�marli in una dimensione euro�pea, con i capelli bianchi, gli affetti di un nonno che sfiora la settantina, con un cogno�me legato a una tradizione democristiana e con una sec�ca sconfitta elettorale sul bi�glietto da visita. In una freddissima e lucen�te mattinata d'inverno, sulla piazza del Duomo di Foligno, appena restaurato dopo il terremoto, un signore corpu�lento e. sorridente passeggia salutando, ogni due passi, i suoi concittadini che sembra conoscere lutti. Si chiama Leonello Radi ed e, per gli abitanti di Foligno, il presi�dente della locale Cassa di Risparmio. Per coloro che sanno, o meglio, che sapeva�no di politica, e il fratello di Luciano, ex onorevole forb�ninno con ambizioni letterarie, passato alla piccola storia delle cronache giornalistiche romane come fortunato auto�re di un libro di costume politico,"Buongiorno, onore�vole". Per coloro che seguono, invece, i retroscena della fi�nanza italiana, è uno dei banchieri più vicini al gover�natore Fazio, organizzatore di convegni su "etica ed econo�mia" ai quali partecipano ogni anno una sfilza di premi Nobel. Tanto strette di mano sulla via e tante conoscenze importanti, di qua e di là dell'Oceano, non gli hanno però evitato un fallimento elettorale: a capo di una lista civica, aveva osato sfidare, nel giugno scorso, la tradizio�nale, sia pur calante, forza politico-organizzativa dol si�stema amministrativo ex co�munista. L'insuccesso dell'esordio in politica non sembra aver provocalo in Leonello Radi le tipiche reazioni di frustrazio�ne sdegnala e orgogliosa che le sconfitte suscitano in tanti esponenti della società civile, (piando subiscono le dure le�zioni del consenso elettorale: «Avevo pensato di poter tra�sferire in politica un modello di comportamento nuovo, sen�za strumentalizzazioni parti�tiche. Ho sbagliato a sottova�lutare la forza del sistema di potere tradizionale. Non ho rimpianti e non rifarei l'espe�rimento: preferisco tornare al mio vero lavoro, con la società civile». Ma qual è il "vero lavoro" del banchiere Leonello Radi? «Io ho sempre pensato di far banca per la mia città. Vede, qui manca una università che inneschi un circuito di cresci�ta culturale anche per piccoli industriali, commercianti, ar�tigiani. Tulli, da queste parti, nascono col mito del prodotto ben fatto, ma non comprendo�no quanto sia altrettanto im�portante ciò che precede e segue il prodotto, la finanza, la pubblicità, la gestione de�gli uomini nell'impresa. La banca non si deve limitare a valutare i progetti ed even�tualmente a finanziarli, ma deve fare scuola per lo svilup�po del suo territorio». Ecco perchè Leonello Radi, entralo dopo la laurea al Monte dei Paschi, impegnato nel sindacato, ex dirigente diocesano dell'Azione cattoli�ca, preferisce, a un certo punto della carriera, tornare nella sua città, alla localeCassa di risparmio. Divenuto direttore generale, alla fine degli Anni 80 pensa di costrui�re, aldifuori della banca, un centro di formazione per im�prenditori. Ne parla ai suoi potenti amici e fonda, in un bel palazzotto nobiliare del centro, "Nemetria". Il nome fa già capire l'ispirazione cultural-polilica, basii ricordare i simili neologismi grecizzanti come "Noniisma" o "Prometeia". "Distribuisco con misura" ne è la traduzione, un po' ermetica. Ma i connotati del�l'associazione si chiariscono un po' meglio scorrendo alcu�ni nomi del consiglio e del comitato scientifico: De Rita, Savona, Prodi, Scognamiglio, Cipolletta, Bassetti, Umberto Colombo. La scuola, per distinguersi da tutte le altre che fiorisco�no in quegli anni in Italia, si specializza in quelli che, con termine tipicamente deritiano, si chiamano "fattori del post-produttivo", appunto la formazione del personale, il marketing e la pubblicità, la finanza aziendale. Il territo�rio, favorevole allo sviluppo di questi corsi, i costi competi�tivi della scuola, ma soprat�tutto la straordinaria rete di amicizie e la coraggiosa ambi�zione del segretario generalo di Nemetria, Leonello Radi, fanno il resto. Il banchiere di provincia non dimentica le sue convin�zioni politiche e la tradizione di famiglia impegnata nella società civile, a partire dalla madre, direttrice di una scuo�la per disadattati. Nello stes�so tempo, cerca di evitare la dimensione localistica, lan�ciandosi in orizzonti prima europei e, poi, addirittura mondiali. Cominciano cos�le annuali conferenze su "Etica ed economia" che sfoceranno, ner99, nella pubblicazione di una omonima rivista. A que�ste conferenze, nella piccola cittadina umbra, partecipano i più bei nomi dell'economia, e della cultura, premi Nobel come Buchanan, Arrow, Bec�ker, Tobin, Miller, North, ma anche illustri e potenti uomi�ni di Chiesa, come il cardinale Achille Silvestrini. In prima fila, sempre, il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio. Gli argomenti sono im�pegnativi e con un'ottica sem�pre di competizione interna�zionale. C'è un modello umbro per la famosa globalizzazione dei mercati? In un soprassalto di umiltà e di realismo, Leonello Radi circoscrive il valore del�la sua iniziativa: «Non esage�riamo. Sarebbe ridicolo, da Foligno, dare lezioni. Sono convinto, però, che per forma�re la nuova classe dirigente italiana, di livello europeo, si possa lavorare coniugando l'impegno nella propria città, nel proprio territorio con l'ambizione di non essere pro�vinciali, anzi, aprendosi ai grandi temi del mondo futu�ro. Oggi i fattori di eccellenza, quelli che consentono di vin�cere la competizione mondia�le, riguardano soprattutto la formazione degli uomini. Biso�gna cercare, con pazienza, di istruire i giovani a quella cultura interdisciplinare che consentirà loro di capire un inondo che cambia troppo velocemente per comprender�lo attraverso curriculum di studio tradizionali». La perorazione di Radi, ap�poggiato al suo quadrato tavo�lo di ex direttore generale della Banca che non ha mai voluto cambiare, ora che ne è il presidente, si interrompe. Al telefonino, la voce concita�ta della figlia che ha smarrito l'anello nelle vie della città. Il padre si fa descrivere il per�corso della sfortunata spesa mattutina, poi s'infila cappot�to e cappello e, ottimista, invita alla insolita caccia: «Venga con me, se è caduto sulle strade di Foligno, lo ritroveremo senz'altro». Lo seguiamo. Con un tipo così, d'altra parte, si può dubitare? (3. Continua) m m Volevo trasferire in politica un modello di comportamento nuovo, senza strumentalizzazioni Sottovalutavo la forza del sistema di potere tradizionale... m m muLa banca non si deve limitare a valutare iprogetti ed eventualmente a finanziarli, ma deve fare scuola per lo SVÌlUPP0 M SU0 temtOrìO J J Leonello Radi, presidente della Cassa di Risparmio di Fohgno

Luoghi citati: Fohgno, Foligno, Italia, Savona