«Accordo inquietante per l'informazione»

«Accordo inquietante per l'informazione» Samuelson: «Comincia la caccia al consumatore. Attenti all'auto-censura» «Accordo inquietante per l'informazione» WASHINGTON «Come giornalista sono allibi�to, spaventato e offeso», sbot�ta Robert Samuelson, celebre columnist della rivista Newsweek (rivale di Time) e seguitissimo commentatore di questioni economiche. «Ma ciaf punto di vista del business riconosco che questa fusione ha una sua logica ferrea». E allora spieghi perché si è celeln alo i matrimonio tra America online e Timo Warner. «La posta in gioco in questa corsa alle concentrazioni, è il futuro accesso ai consumatori le chiavi per entrare nelle case dei potenziali utenti. E da questo punto di vista sia Aol ohe Time Warner traggono un evidente beneficio da questa unione». Cosa ci guadagna America online? «Aol ò la più grande azienda di servizi Internet al mondo ma aveva paura di essere soffoca�ta dai grandi gruppi di teleco�municazione, a cominciare dalla Att, che controllano l'ac�cesso a Internet attraverso le linee telefoniche e che punta�no a controllarlo sempre di più potenziando le linee con fibre ottiche». Insomma, Aol aveva biso�gno di rendersi più auto�noma? «Esattamente. Soprattutto pensando al futuro, quando l'accesso al consumatore do�vrà essere potenziato per for�nire la trasmissione di una quantità molto maggiore di dati. E allora cos'ha fatto? Ha acquistato la Time Warner, che ò il più grande operatore di sistemi cablati in America. In questo modo Aol si è garan�tita l'accesso ni consuinatori americani per i prossimi 10-15 anni liberandosi della sua dipendenza dalle lince te�lefoniche». E perché Time Warner ha ceduto subito alle lusin�ghe di Steve Case, il pa�tron di Aol? «Time Warner ha un proble�ma inverso. Ha una notevole gamma di prodotti riviste, reti televisive, film che oggi riesce a distribuire attraverso i canali tradizionali: carta stampata, televisione, sale cinornatograi'iche. Ma immagi�niamo che nei prossimi dieci anni Internet diventi davvero il principale veicolo di distri�buzione. Ebbene, Time War�ner ò molto debole su Internet e rischiava di trovarsi a sua volta soffocata dai rivali. Allo�ra cos'ha fatto? Si è unita con Aol, che le garantisce la distri�buzione dei suoi prodotti per i prossimi 10-15 anni». Ma il consumatore ci gua�dagna? «E' qui che il quadro diventa meno chiaro. Soprattutto fa impressione questa grande promiscuità multimediale, questo calderone di marchi celebri. Riviste con la coperti�na dedicata ad un film del�l'azienda? Articoli e servizi televisivi su prodotti on line dell'azienda? Mi chiedo: i let�tori, anzi, i consumatori, conti�nueranno a credere ai prodotti che gli forniremo via Inter�net? Si profila un mercato dell'informazione dominato dall'auto-censura e tutto que�sto è inquietante». L'accordo dovrà passare al vaglio delle autorità federali. Prevede proble�mi? «Problemi anti-trust non ne prevedo. Ma immagino che il Congresso si darà da fare per esaminare la questione e dota�re il Paese di nuove regole che limitino questa corsa senza freni alle concentrazioni nel settore delle comunicazioni». Ia.d.r.l Gerald Levin Gerald Levin è stato scelto come amministratore delegato del conglomerato del media Aol-Time Warner: ha la fama di manager di ferro

Persone citate: Gerald Levin, Robert Samuelson, Samuelson, Steve Case, Time War, Timo Warner

Luoghi citati: America, Washington