Adesso comincia Io spettacolo del futuro di Ugo Bertone

Adesso comincia Io spettacolo del futuro Adesso comincia Io spettacolo del futuro Ugo Bertone Ili cifro, da solo, bastano a giustificare l'uso della paro�dia rivoluziono. Ma la santa alleanza da 350 miliardi di dolla�ri (più del prodotto interno lordo della Crocia) tra Aol e Time Warner è molto d�più che l'enne�simo ballo dei (',if;anli. In un certo senso, si può dire che da ieri la «now oconotny» f; diventa�ta adulta, impalmando una delle più rispettabili dame dell'Ameri�ca del XX secolo; la Timo War�ner, ovvero la combinazione tra giornali «chic» ma di successo, di «cartoons», quelli della Warner Hrolhers, secondi per faina solo a Walt. Disney, ma anche la Cnn di Ted Turner e tutto quanto finora ha fatto informazione e spettacolo. Da ieri questo patri�monio si sposa (in posizione di minoranza) con uno dei colossi di Internet; la Aol ili Sleve Case, 42 anni,uno che ha iniziato a far business da bambino, rivenden�do pizze nel suo quartiere, e che oggi può contare su 19 milioni di clienti sulla Grande Rete, un esercito che si moltiplica di mese in mesi! e che trascorre, in media 55 minuti al giorno davanti Inter�net. Una miniera d'oro che ora potrà essere sfruttala fino in fondo. Vecchia e nuova economia, insomma, si sono finalmente spo�sati. Anzi, da ieri non ha pili senso in pratica separarti nuovo e vecchio sul fronte dei media. «Fino a ieri si logge in un roport di Peter Gumbel, uno dèi grandi analisti del settore le grandi compagnie di giornali e spettaco�lo hanno cercato di limitare l'in�vadenza della Rete, mentre le società di Internet, hanno inven�talo ogni espedionte per rosic�chiare spazi di contenuto, giorna�li, film o ed musicali, da esporre nei loro siti. Adesso tutto questo e finito». Time Warner metterò a disposizione i suoi contenuti, e Road Runnor, una potentissima autostrada olettronica che con�sentirà ai contenuti di correre verso i consumatori a una velocita impensabile. Aol, invece, forni�rà il suo rapporto di fiducia con la clientela. Sembra poco, ma u giudicare dalla reazione di Wall Street, a guadagnarci sembra che sia la «vecchia» Time War�ner. Ormai, del resto, i ((buoni partili» sul fronte di Internet si contano sulle' punta delle dita, «Riteniamo nota il report di Morgan Stanloy Dean Witter che proseguirà lo tendenza al consolidamento nel settore Inter�net secondo la logica delle allean�ze!. Nell'ultimo anno Aol ha com�prato Netscape, Yahoo! ha rileva�to broadcast.coni e Excite Home's meracri». Ma è facile prevedere dio da oggi la febbre dei matrimoni misti contagerà l'America men�tre appartengono alla preistoria ormai le unioni tra i big dello slesso settore dei media e del tempo libero che pure fecero C.ridare alla meraviglia (e al timo�re del monopolio) solo pochi anni fa: i palli di ferro nel cinema tra Abc e Disney o nella musica tra Polygnun e Universal. Pure l'in�tesa Ira i f'jj'anli della tv Viacom e Cbs, che ha pochi mesi di vita, sembra appartenere ad un'altra era. Om'.i, insomma, si è aperto un nuovo campionato con nuove regole, in cui non sono in pochi a poter vincere. «Noi crediamo ò il commento di Morgan Stanley che nel nuovo mondo la chiave del successo sarà l'uomo, ovvero un management forte. Non sarà facile mettere assieme compa�gnie tradizionali e di nuovo tipo, anche perché lo culture azienda�li sono molto diverse. Vincerà chi saprà scogliere un capitano forte, capace di guidare la squa�dra». E nessuno s'illude, a Wall Street, che la sfida si limiterà al mercato dell'informazione e del tempo libero, oltre che della cultura. Tutti hanno capito la lezione degli ultimi anni. Prima, spiega una ricerca dcll'Idc, la principale società di consulenza e ricerca sull'information technology, le ondate della rivoluzio�ne investono i settori direttamen�te locati alla materia (telecomu�nicazioni, software, mezzi di in�formazione). Poi la marea e desti�nala a raggiungere aree d'attivi�tà indirettamente legate alle po�tenzialità del Web, come i pro�dotti fotografici o le reti commer�ciali di vendita. Infine, come è ormai evidente da mesi, il mare�moto tocca tutto il resto, banche 0 imprese industriali in testa. «E' cosi ammette William Hossidy di Allied Signal Se me lo aveste detto un anno fa vi avrei dato del pazzo. Vi avrei spiegato che pote�vo contare di grossi margini di profitto sui singoli prodotti e che non avrei mai accettato di ven�derli via Web perché correvo il rischio di trasformarli in una commodity di poco prezzo. Ades�so la penso in maniera opposta». E tulle le sere, per capirci qualco�sa, mister Hossidy passa un'ora davanti a Internet... Tulio cambia a veloci! b super�sonica. E non ò certo un caso che, per dare l'annuncio delle prime nozze del Millennio il «Wall Street Journal» non abbia scelto la prima pagina del più diffuso quotidiano economico del mondo. Per la prima volta, per sfruttare lo «scoop», è stato privilegiato il giornale elettroni�co, diffuso in tempo reale in ogni angolo del Pianeta, grazie alla Grande Rete; il «Wsj.com», fino a pochi mesi fa la Cenerentola del gruppo che ha inventato il Dow Jones. E, sempre non a caso, sulla prima schermala del gior�nale elettronico faceva ieri bella mostra di sé il richiamo ad un dibattito interattivo; «che ne di�te di installare di Internet sulla vostra auto?» Fantascienza? Mi�ca tanto, perché la Cenerai Mo�tors ha già siglalo un'intesa con America online per piazzare In�ternet sulle auto dei clienti di Aol che potranno cosi disporre di tulli i servizi di Time Warner sul )roprio automezzo. Altro che avoro a domicilio, il futuro ci riserva l'ufficio a quattro ruote. Una ferrea logica di business La posta in gioco in questa corsa alle concentrazioni è l'accesso alle case degli utenti Il rischio è la promiscuità multimediale fra news e pubblicità Md L'abbraccio fra Steve Case e Gerald Levin dopo l'annuncio dell'intesa raggiunta fra Aol e Time Warner Qui accanto Bill Gates

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