MORGAN STANLEY

MORGAN STANLEY MORGAN STANLEY «Cambia la geografia del mondo dei media» MILANO «Che cosa cambia? E' un terremoto che cambia la geografia del mondo dei media». Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Rti, non ha dubbi. «Non c'era modo migliore per iniziare il nuovo millennio». Assente Fedele Gonfalonieri (anche lui vittima dell'influen�za di stagione) tocca a Berlusconi junior, ormai l'esponente della famiglia più diretta�mente impegnato sul fronte della tv, il primo coomento sul primo grande affare del millennio , che ha subito trovato un'eco nell'esplosione delle Borse. A Milano, dopo la notizia dell'accordo tra Aol e Time Warnor, il titolo Mediaset mette a segno un rialzo superiore all'S per cento. Ancor meglio va ai concorrenti europei, da Viven�di al gruppo Murdoch. Il verdetto dei mercati, insomma, è chiaro: l'onda della grande rivoluzione multimediale, dopo il «boom» americano, varcherà presto l'Oceano. E, sul fronte del consumo di spettacolo e informazione, ben presto, la situazione sarà la stessa descritta da un report di Morgan Stanley Dean Witter sul futuro del settore. «Il prossimo passaggio silegge sarà il flusso di film e altri spettacoli sul pc o sulla televisione video on demand. La distribuzione non sarà più un problema, i consumatori potran�no vedere un film quando, come e quante volte vorranno senza muoversi da casa e scegliendo se usare il computer o la tv. E quel che vale per il cinema sarà vero per lo sport, i giornali, la musica e tutto quanto fa spettacolo...». Ma,a differenza di quanto è avvenuto negli Usa, la grande danza non sarà guidata dagli Internet provider, tipo Tiscali o Freeserve, ancora troppo piccoli per una sfida del genere. La leadership non potrà che essere divisa tra campioni delle teleco�municazioni e colossi tv, che ormai non possono che assumere dimensioni continen�tali. Era vero ieri, quando a fronte delle società europee c'erano majors del calibro di Time Warner o Viacom-Cbs. Diventa vitale adesso, quando si profila l'ombra dello sbarco di colossi dai mezzi inesauribi�li. Basti pensare che, pur dopo il «boom» di Borsa che dall'autunno scorso ha moltipli�cato i valori dei titoli «hi tedi» di Piazza Affari, sommando la capitalizzazione di Mediaset, primo gruppo multimediale ita�liano, con Tiscali, la società Internet più valutata in Borsa, si ottiene un valore pari a un diciassettesimo dell'accoppiata Aol-Ti�me Warner. Facile, perciò, prevedere che la trama Usa avrà presto una replica nel copione europeo. Finora si è assistito alla (faticosa) integrazione delle tv commerciali su base nazionale e alle acquisizioni sul fronte della telefonia, fissa e mobile. Doma�ni scatterà l'ora dei matrimoni misti, con un ruolo ben preciso per i networks... «La televisione e l'editoria conferma Piersilvio si rivelano già oggi le porte principali attraverso le quali Internet è destinato ad entrare nelle case e nelle abitudini di vita di centinaia di milioni di individui. Per chi fa tv si apre una prospetti�va di grande interesse: quella di sfruttare appieno la propria capacità editoriale e la propria conoscenza dei mercati per immet�tere nella rete prodotti e servizi finalmente attraenti e convenienti per il grande pubbli�co». La strategia, insomma, è quella di sem�pre, ma i tempi si accelerano. «Con questa fusione continua Berlusconi iunior cambiano tutti i parametri abituali di riferimento. Fino ad oggi si è parlato di Internet come dell'espressione del nuovo, e degli altri media come di qualcosa destina�to a scomparire nel futuro di fronte alla pressione della novità. Le cose però sono andate in un altro modo, differente da come qualcuno aveva pensato in principio: le diverse attività sono state giudicate complementari e perfettamente integrabi�li. Quello che nasce in America è il pririio e più grande gruppo digitale e interattivo del mondo. Una novità tecnologica e di sostan�za con cui l'Europa dovrà fare presto i conti». Anche perché, per citare Morgan Stanley, si è entrati per davvero in una era che non ha nulla a che vedere con il passato: «Siamo entrati in una nuova fase si legge D'ora in poi ci sarà una differenza di valutazione sempre più netta tra vincito�ri e vinti. E i vincitori saranno le compa�gnie leader, con un maggior flusso di cash e di quote di mercato». Non sarà facile per nessuno restare tra i primi. [u. b,]

Persone citate: Berlusconi, Dean Witter, Morgan Stanley, Piersilvio Berlusconi, Time Warnor

Luoghi citati: America, Europa, Milano, Usa