Blitz ceceno, comandi russi assediati di Anna Zafesova

Blitz ceceno, comandi russi assediati Combattimenti nelle vie di Argun e Gudermes, attacco respinto a Shali Blitz ceceno, comandi russi assediati I ribelli riprendono a sorpresa due città Anna Zafesova MOSCA La tregua proclamata dai russi per il Natale ortodosso e la fine del Ramadan musulmano è durata meno di due giorni, esplodendo ieri in nuova vio�lenza. Domenica sono ripresi i tiri dell'artiglieria russa con�tro Grozny. E nel resto della repubblica ribelle le truppe di Mosca stanno subendo sconfit�te su tutto il fronte, perdendo clamorosamente le città con�quistate nei mesi scorsi. Ieri con due blitz i guerriglie�ri caucasici hanno ripreso il controllo di due importanti città cecene, Argun e Gudermes, mentre in una terza, Sha�li, sembra che l'attacco dei sepertisti sia stato respinto. La violenza della controffen�siva ad Argun (8 chilometri a Sud di Grozny) ha colto di sorpresa i russi: un mese fa, dopo una serie di bombarda�menti, il consiglio degli anzia�ni della città aveva aperto le porte all'esercito, gesto che era stato pubblicizzato dalla propaganda del Cremlino co�me il segno di un'imminente e facile vittoria. Ma il blitz dei ceceni è stato rapido ed effica�ce. Ieri sera la città era passata sotto il controllo dei ribelli, mentre il comando russo era circondato da almeno 300 guer�riglieri nella sua sede al centro di Argun. Situazione analoga a Gudermes, la città nel Nord della Cecenia dove i russi avevano intenzione di insediare un go�verno-fantoccio fedele a Mo�sca; ieri un gruppo di guerri�glieri islamici è penetrato ten�tando di prendere d'assalto il locale comando militare russo. L'attaco sembra sia stato bloc�cato, ma ieri sera combatti�menti erano ancora in corso con unità delle forze federali nella parte orientale della cit�tà. Lo riferiva l'agenzia Inter�fax citando fonti militari rus�se. Anche Shali, presa dai russi dopo feroci combattimenti, ie�ri è stata temporaneamente riconquistata dai ceceni. 500 guerriglieri hanno occupato metà della città in un attacco a sorpresa, ma poi sono stati respinti dall'artiglieria russa. Secondo Selim Abdulmuslimov, portavoce della presiden�za cecena, i ribelli invece sono rimasti in città, sostituendo la bandiera russa sulla prefettu�ra con quella cecena, con la testa di lupo come simbolo dell'indipendenza di un popo�lo di guerrieri. L'accerchiamento di Grozny ora è definitivamente rotto: gli islamici hanno ricon�quistato anche diversi villaggi dai quali si possono controlla�re strade chiave che portano verso la capitale cecena. L'avanzata dei ribelli è stato ieri smentita da Mosca, che però ha ammesso l'uccisione di due poliziotti russi a Shali. Per il resto il comando di Mosca preferisce parlare del�l'offensiva nel Sud della Cecenia. Secondo i generali, le trup�pe di Mosca hanno ieri comple�tato l'accerchiamento di Vede�no, roccaforte del capo dei guerriglieri Shamil Bassaev. I militari russi affermano che la soppressione di questo foco�laio della guerriglie è ormai questione di giorni. Anche la presa di Grozny era stata proclamata come im�minente un mese fa. Ma due giorni fa i generali sono stati costretti a sospendere l'offensi�va contro la capitale cecena, spiegando che si trattava di una tregua «umanitaria». L'ini�ziativa ha avuto ieri anche la benedizione del patriarca di tutte le Russie Alexij II, che ha approvato l'interruzione dei combattimenti, «per qualsiasi motivo fosse avvenuta». Ma già ieri pomeriggio l'artiglieria russa ha ripreso a tirare su Grozny, seppure con minore intensità dei giorni scorsi. D'al�tra parte, nel proclamare la loro «tregua» i generali russi non avevano mai promesso di cessare anche i bombardamen�ti, I combattimenti sul terreno invece sono praticamente ces�sati, salvo sporadici scontri nel quartiere periferico di Slaraja Sunzha. Si allenta la presa su Grozny Nei combattimenti Mosca ammette solo due morti Il Cremlino vanta una nuova avanzata nel Sud verso il centro strategico di Vedeno Nella foto, soldati russi trasportano un compagno rimasto ferito I ceceni alla riscossa Le truppe russe e i guerriglieri hanno ripresa a combattere dopo il cessole il fuoco decrefoto da Putin. I ceceni hanno effettualo tre incursioni, a Argun, Shali e Gudermes y/// Zone occupate dalle truppe russe Ak Campi profughi ^ UHimi combattimenti GEORGIA A Shali l'incursione dei ceceni e stala prontamente respinta doi russi che hanno risposta con l'invio di 150 carri armali, facendo relracedere i guerriglieri ceceni

Persone citate: Mosca, Putin, Selim Abdulmusli, Shamil Bassaev