Referendum, un altro comitato per il No di Amedeo La Mattina

Referendum, un altro comitato per il No Si moltiplicano le iniziative contro i quesiti sociali. Fini: voteremo sì. Forza Italia non s'è ancora espressa Referendum, un altro comitato per il No Domani vertice tra ipartiti della maggioranza Amedeo La Mattina ROMA I motori della machina antiroferendaria stanno girando a pieno ritmo. Contatti, telefonale, incon�tri riservali con personalità del mondo accademico e dello comu�nità religiose, con giornalisti od esponenti dell'associazionismo. I promotori del Ironie per il «No» ai referendum sociale stanno tessen�do la loro reto e già nei prossimi giorni potrebbero scendere in campo due Comitati por il No: quello promosso dai sindacali e un secondo su iniziativa dei Ds. Oggi si riuniranno le segreterie di Cgil, (asl e Uil mentre per domani è (Issato l'incontro dei paniti della maggioranza allarga�lo a Rifondazione comunista. li non si tratta del primo appunta�mento. 1K popolari. Verdi, comu�nisti di Cossutta e Bertinotti defilati finora i Democratici han�no già avuto altri incontri prepara�tori, prima di Natale. Ma la crisi di governo aveva imposto un bre�ak e un aggiornamento all'anno nuovo. Domani torneranno a se�dersi attorno ad un tavolo e que�sta volta saranno aggiunti altri iHisti per il presidente delle Adi Bobba e il vicepresidente del Cnel . cronese. Il senatore diessino Pizzinato, che per la Quercia cooidi�na l'iniziativa contro i referen�dum sociali, assicura che molte altre personalità della società civi�le si aggiungeranno a questo Comi�tato. «Un Comitato il più ampio possibile spiega l'ex segrolario della Cgil cho sarà composto da cittadini con l'obiettivo di lancia�re una grande campagna per dodi�ci No». Undici sono quelli radicali, il dodicesimo è quello della Lega sull'immigrazione. «Avremmo preferito un solo Comitato per il No osserva il responsabile lavoro dei Ds, Allìoro Grandi ma la (lisi tonde a faro politica in proprio, con il rischio di una proliferazione di iniziative. Allora anche i commercianti, gli artigiani potrebbero dar vita a comitali per difendere i loro patro�nali, li' in gioco il sistema sanita�rio nazionale che riguarda i singo�li cittadini, in particolare quelli più deboli. Insomma, questi refe�rendum minacciano diritti sociali e individuali, non solo sindacali». Tuttavia a Botteghe Oscure dico�no che non intendono forzare la mano ai sindacali che sono liberi di scegliere come muoversi. E l'orienlamento, precisa Pirani del�la Uil, e quella di costituire «comi�tati sociali» nei posti di lavoro e un coordinamento nazionale non su .'ti umente legalo al mondo sin�dacale. I nomi che circolano sono Aris Accomerò, docente di sociolo�gia industriale alla «Sapienza» di Roma, Paolo Leon, responsabile pei il governo dol piano lavoro, e il gion. ilisla Gioirlo Bocca. Intan�to a Milrtno è nato il primo comita�to per il No chf1 vede accanto a Cgil, Cisl o CJJl, il premio Nobel Dario Po, l'attrice Leila Costa, il prorettore della Bocconi Severino Salvemini, don Gino Rigoldi, cap�pellano del carcere minorile Bec�caria, lo scrittore Giovanni Uaboni. Ma è sul fronte del Polo che si registrano i primi scricchiolii. Ad aprire le danze ci ha pensato Gianfranco Pini con un'intervista al Cornerà, Il ragionamento del leader di An parte da una cosiderazione: i referendum sociali sono temuti dal centrosinistra o si rivol�gono a quel blocco sociale costiluito dai sette milioni di partila Iva cho fanno riferimento al centrode�stra. «Por questo motivo credo che il Polo debba prendere una posiziono comune e schierarsi a favore dei referendum sociali». l�questo, aggiunge insidioso Pini, non va fatto por rincorrere un'in�tesa con i radicali che presenteran�no loro candidali alle regionali, ma perchè quei quesiti si rivolgo�no al nostro mondo di riferimen�to: saremo più credibili quando chiederemo agli elettori di dare un volo che serva al governo delle regioni, quando li inviteremo a non disperdere i consensi sceglien�do una forza cho non si schiera. Come i radicali, appunto. Palmella ringrazia per l'apertu�ra e si chiede: «Pini ha rotto gli indugi. Porza Italia, invece, che fa? E' scomparsa, dorme, bosseggia? E gli imprenditori?» Già, per�chè Berlusconi non ha proferito verbo fino a questo momento? Non c'i. Eretta, dice il capogruppo al Senato di Fi La Loggia. «Decide�remo con tutta calma, senza que�sta sorta di ritmo incalzante im�presso dai radicali. E poi, la Con�sulta non ha ancora deciso. Non condivido questo clima da ultima spiaggia e le affemazioni di Pannella: o si appoggiano tutti i quesi�ti o noi radicali presenteremo liste auitonome in tutte le regioni». Un nuovo scontro nel Polo sembra alle porte e Casini getta acqua sul fuoco. La posizione del Polo deve essere comune: «Mi farò personal�mente carico di una sintesi unita�ria, per quanto possibile...» GLI SCHIERAMENTI SUI REFERENDUM SOCIALI A FAVORE Marco PANNELLA Emma BONINO Marco TARADASH Gian Franco FINI Antonio MARTINO CONTRO CGIL CISL UIL Dario FO Leila COSTA Don Gino RIGOLDI Giovanni RABONI Massimo D'ALEMA Walter VELTRONI Armando COSSUTTA Cesare SALVI PPI Enrico BOSELLI Umberto BOSSI UDEUR COMU (sindacato autonomo) Mauro PAISSAN ACLI Aris ACCORNERO Giorgio BOCCA Paolo LEON ECEEEEmH Silvio BERLUSCONI Pierferdinando CASINI rwwww^wyw.rp^T'W^r»^^^ Qui sotto il segretario generale della Cisl Sergio D'Antoni

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