«Più attenzione al lavoro e alla persona»

«Più attenzione al lavoro e alla persona» IL RESPONSABILE DELLA CEI PER I PROBLEMI SOCIALI «ATTENZIONE Al BISOGNI DELLA GENTE» «Più attenzione al lavoro e alla persona» Mons. Chartier: ecco cosa la Chiesa chiede a chi governa Marco Tosalti CITTÀ DEI VA IIC ANO Monsignor Fernando Charrior, vescovo di Alessandria, e il Presidente della Commissione Episcopale poi i problemi socia�li ed il lavoro, olirò elio membro del Comitato organizzativo del�lo «Settimane Sociali» (lolla Chio�sa. CU abbiamo rivolto alcuni domando sulle prospettive, e gli auspici elio da parlo dei vescovi possono giungere nel momento in cui il maggior partilo della coalizione i i governo sta por riunirsi noi suo promo congres�so e discutere su quello che saia il futuro del lavoro nel nostro Paese, Eccellenza! fra pochi giorni al Lingotto di Tot ino si riu�nirà il maggior parlilo della coalizione di governo. Che cosa ci si può aspettare, cho costi auspicare? «In realtà non conosco bone i pari ili, né la vita di (|uel parlilo. Ma a tutte le forzo politiche, a quelli che saranno domani i governanti, chioderei ire coso. La prima: che si capisca che la politica è servizio; si deve slare allenti a ciò cho la gonio chiede, a ciò di cui ha veramente biso�gno, e cercare di rispondere a (liiosli bisogni. Non ad una visio�ne magari astratta dello problo maliche. La seconda: una logi slazione non farraginosa, non complessa. Entriamo in Europa con un numero di leggi che ò cinque, sei, sette volle, dieci volle quella che è la legislazione di altro nazioni. E la terza: che SÌ guardi alla necessità dell'uo�mo di poter vivere. Il che avvie�ne attraverso il proprio lavoro. Quindi il lavoro deve diventare prioritario in tutto il piano che si la. Qualunque sia la forza che oggi vuole governare bone in Italia, queste tre cose mi sem�brano estremamente importan�ti». Monsignor Charrier, uno dei nodi del momento ri�guarda la riforma del siste�ma pensionistico. Che cosa si può dire: chiedere genero�sità ai vecchi, sacrifici ai giovani? «Co unti cosa a monte che chie�derei. Ma è vero che le risorse mancano, por l'are molle cose? Mi sto aspettando da molto lompo per esempio una riforma della fiscalizzazione, che potreb�be portare risorse grandi da quanto mi dicono gli esperti, cosa che io non sono perché l'evasione fiscale, o il mancato pagamento di tributi sotto altre formo, è onorine. Ecco, io farei questo riforme per avere un cespite di proventi tale da far fronte ad alcuni problemi. Se poi e non sono un tecnico è stato inventato in passato il salario differito, che poteva aiu�tare i lavoratori a continuare a vivere dignitosamente, credo che si possano trovare anche altro strado. Ma vanno introdol lo gradualmente, ricordando di rispettare sempre la persona. Si può anche andare verso forme differenti, ma con molto rispet�to delle persone che già ci sono e fanno parte del mondo del lavo�ro. Ecco, ai tecnici e ai politici questo lo chiederei fortemente». Nei comunicati del Consi�glio Permanente della Cei il problema della disoccupa�zione trova sempre molto spazio. Che suggerimenti si possono dare? «Quando si parla della disoccu�pazione credo che si dovrebbe andare a monte del problema. Ormai non siamo più solamente nella situazione di colui che cerca di aiutare il poveretto che è incappato nei ladroni, tanto por fare riferimento alla parabo�la evangelica del buon samarita�no. Qui bisogna fare in modo che ci siano meno ladroni possi�bile lungo la strad^ che percor�riamo. Ricordiamoci che biso�gna affrontare le sfide che l'eco�nomia ci offre, e la prima è questa: oggi le questioni del�l'economia riguardano l'uomo, devono essere al servizio dell'uo�mo, oppure si vuole che l'uomo sia al servizio dell'economia? Questa visione della vita non 6 puramente cristiana, è un'etica anche umana. Perché credo che il movimento operaio, quando è nato, non è nato nello chiese. Lo vedo nella mia vallata, dove sono nato io. E' cresciuto nelle osterie, dove si discuteva col bicchiere di vino in mano sui propri diritti e i valori in cui credere e si cercava il proprio riscatto. Dove gli operai non volevano sostituirsi ai padroni, ma solamente essere rispettati nella loro dignità di uomini, per comprendere che la loro fatica quotidiana era quello che dava loro il pane, ma dava anche loro cittadinanza, cioè si sentivano veramente cittadini. Io credo che tutte queste coso vadano ridette e ribadile fortemente». Per la prima volta in Italia a Palazzo Chigi ci sono degli ex comunisti che governa�no. Che cosa vuol dire que�sto per la Chiesa? «La Chiesa oggi fortunatamen�te, perché le cose sono cambiate non ha più un interlocutore che sia più vicino o più lontano; ha dei cristiani che operano all'interno della società e porta�no avanti una visione umana basata sul comune sentire della gente, alla luce anche del Vange�lo. Credo che lutti coloro che detengono una forma di potere idivenlino interlocutori della Chiesa». Questa situazione viene vi�sta come un vantaggio o una limitazione? «Certamente, si è molto liberi. Ci rivolgiamo a tutti per il bene della gente. Una chiesa radicata nella popolazione può anche esprimere certe esigenze cercan�do di propugnare un nuovo cammino di sviluppo, e non solamente il tamponamento di situazioni che non funzionano». «Si discute molto della riforma delle pensioni ma siamo certi che le risorse non ci sono? Gli ex comunisti al governo? Noi parliamo a chi ci vuole ascoltare» Il vescovo di Alessandria Fernando Charrier: è il responsabile della Cei per le questioni del lavoro

Persone citate: Charrier, Chartier, Chio, Consi, Fernando Charrier

Luoghi citati: Alessandria, Europa, Italia