Dossier «dimenricati» Interviene Diliberto

Dossier «dimenricati» Interviene Diliberto Sul caso Scotti-Priore chiesta una relazione Dossier «dimenricati» Interviene Diliberto ROMA Non si placa la polemica sui dos�sier «dimenticati» noi caveau del palazzo di Piazza Adriana. Versio�ni troppo contrastanti, accuse e controaccuse. E ora il Guardasìgil li Oliviero DiUberto vuole vederci chiaro. Il ministro ho chiesto infat�ti al presidente del Tribunale di Roma Luigi Scotti una «dottagliata e immediata relazione su tutti gli aspettili relativi alla vicenda delle migb'aia di fascicoli trovati negli scantinati del bunker giudiziario, Una vicenda che vede il presidente Scolli contrapposto all'ex giudice istruttore Rosario Priore, magi�strato che si t: occupalo di inchiesie delicate: dal terrorismo ai se�greti di Slato, dalle Ilr alla strage di Ustica. La conforma dcll'aportura di un fascicolo sul caso arriva dal portavoce del Guardasigilli, An�drea Bianchi, il ministro, spiega, s�è riservato «ulteriori dotorminaziòni in relazione agli altri suoi poteri ispottivi, sulla base della relazione elicgli vena inviata». Intanto è stalo trovalo negli uffici del Tribunale di Poma il carteggio con il quale il giudice Priore iufurmava già aul l(Ji)U il Presidente Luigi Scolli dell'esisten�za di 700 mila fascicoli dimentica�ti relativi a procedimonti contro ignoti. Dall'altra, il presidente do�gli unici giudiziari di piazzalo Clodio, che rivendica il ritrova�mento dei faldoni che si riferisco�no al periodo 1975 1989, Ritrova�mento avvenuto, a quanto lu�stes�so ha precisato, il 19 novembre scorso in occasione di una sua ispezione nei locali di piazza Adria�na: «secondo me non sono più di 200 mila fascicoli in gran parie riferiti a reati contro il patrimo�nio, quasi tutti procedimenti con�tro ignoti per furti di autoveicoli». Ma ieri, in mattinata, all'indo mani della guerra a colpi di comu�nicali, personale dell'ufficio del giudice si è recalo a piazzale Clo�dio, su richiesta della segreteria della Presidenza del Tribunale, allo scopo di ritrovare copia del cartoggìo inviato nel 1998, Il gip niello Lupacchini, ultimo inquili�no degli uffici che affacciano sul Tevere, cho conserva ancora alcu�ni stralci di inchiesto condotte con il vecchio rito, è piuttosto cauto e alTerma che «hisognerà accertare quanto prima di cosa trattano quei fascicoli, quanti sono con esattez�za, e quando siano stati stoccat�in quella sorta di caveau. Soprattutto conclude Lupacchini bisogna vedere i registri di passaggio e sopratlulto verificare in che epoca è stata chiesta l'archiviazione». Comunque, a questo punto il Consiglio Superiore della Magiatralura potrebbe decidere di interve�nire d'ufficio sul caso Priore-Scol�li. Ad ipotizzare un'eventuale ini�ziativa autonoma da parto dell'or�gano di autogoverno della magi�stratura ó il consiglioro Michele Vielli, laico del Ccd e membro della Prima Commissione di Palaz�zo dei Marescialli, che ha la compe�tenza sulle inchieste relative ai magistrati. «Se Priore riterrà di segnalare fatti specifici promelte Vielli certamente questi forme�ranno oggetto di una valutazione da parte del Consiglio. A meno cho chiarisce non si ravvisi la necessità di un intervento d'ufficio da parte dell'organo di autogover�no. Da un punto di vista formale ci sono delle indubbie irregolarità: forse bisognerebbe risalire a chi all'epoca era alla guida dall'Ufficio istruzione (Emesto Cudillo, dece�duto, ndr)». Il capo dei gip romani, Carlo Sarzana, getta acqua sul fuoco: «Non ha senso parlare di giustizia negata o di malagiuslizia. Ouei fascicoli fanno riferimento a reali denunciati contro ignoti negli anni Settanta. Quanta gente denuncia il furto di un'auto o il furto in un appartamento sapendo che non si troveranno i responsabili?». E tranquillizza: «In questa vicenda il cittadino non ha subito torti, si ò solo gettata un'ombra sugli sforzi che i giudici stanno facendo per affrontare nel miglioro dei modi la riforma del giudice unico», aggiun�ge con una punta di amarezza Sarzana. Resta però il palleggio di responsabilità tra due magistrali su migliaia di faldoni giudiziari da smaltire. Riuscirà il Guardasigilli Diliberto a venirne a capo? [st.c.l Ner98 l'ex giudice istruttore informò il presidente del Tribunale sui 700 mila faldoni. «No, li trovai durante un'ispezione» Il ministro di Grazia e Giustizia Oliviero Diliberto

Luoghi citati: Roma, Sarzana, Ustica