A cavallo del listino tra picchi e ribassi

A cavallo del listino tra picchi e ribassi Impossibile disporre di tutte le informazioni: cos�il flusso dei prezzi resta imprevedibile A cavallo del listino tra picchi e ribassi Paul Krugman NEW YORK GLI economisti credono che gli investitori siano razionali, e che i corsi azionari siano quindi imprevedi�bili. Sembra strano, ma è una logica di ferro. Gli inveslilori razionali pren�dono in considerazione lutto quel che sanno quando compra�no o vendono azioni: tutte le informazioni disponibili sulle prospeitive di profitti, lassi d'in�teresse, tecnologia eccetera. Cos�i corsi azionari riflettono tutta la conoscenza disponibile, e cambia�no solo con l'arrivo di nuove informazioni. Ma le nuove infor�mazioni sono, per definizione, imprevedibili, il che significa che i cambiamenti dei prezzi di borsa sono anch'essi imprevedibili. E tuttavia gli investitori reali, essendo umani, sono guidati dal�la paura, dall'avidità e dalla fol�lia delle folle. In linea di principio ciò dovrebbe creare degli schemi, e sempre in linea di principio si potrebbero usare questi schemi por cavalcare il mercato. Buona fortuna. Mentre è assai difficile dire se il mercato sia sopravvalutato o sottovalutato, un fatto è certo: esso fluttua più di quanto non dovrebbe: invece di crescere o calare solo quando vi sono vere notizie sul futuro, le borse cresco�no o crollano senza motivo appa�rento. Marted�scorso se ne è avuto un esempio. In un giorno di scarse novità, i mercati hanno comincialo ad affondare d'im�provviso, l'indice Dow Jones è caduto di oltre il 31^ ed il Nasdaq oltre il S")*). Il fatto non meritava i titoli che ha prodotto (quando un mercato cresciuto del 9096 in un anno perde il Gti non si tratta esattamente di una «catastrofe»), ma si è trattato di un movimento piuttosto importante dato che non c'era nulla che potesse cam�biare il quadro dell'economia Usa. Perché il mercato si è innervo�sito cos�facilmente? Probabilmente perché lutti, me compre�so, di questi tempi sono più confusi del solito rispello al valo�re reale delle azioni. Da una parte l'economia Usa ha sguazzalo nel�le buone notizie. La produttività è schizzata in alto, permettendo all'economia di crescere assai più in fretta di quanto non sembras�se possibile senza che il mercato del lavoro inaridisse, ed in ogni caso paro che abbiamo misterio�samente acquisito la capacità di impiegare persone prima conside�rale emarginalo, senza iniziare una guerra d'offerto por aggiudi�carsi i lavoratori più qualificali. E con lo intelligenti innovazioni di chip al silicio che vengono fuori ogni giorno è facile diveni�re, diciamo, esuberanti rispetto al futuro. D'altra parte, come potrebbe dire ogni teorico della finanza, le buone notizie che aspettate non sono più nuove. Cinque anni fa una crescita del 2 per cento annuo nella produttività del lavo�ro sarebbe stata considerala ec�cellente, ed avrebbe provocalo un'ampia crescita dei titoli azio�nari. Oggi quella cifra sarebbe considerata deludente, e farebbe cadere le borse. In realtà gli attuali prezzi azionari hanno già scontalo l'aspettativa di risultati economi�ci che poco tempo fa avrebbe consideralo incredibili. Un risul�tato semplicemente straordina�rio sarebbe considerato come una grande delusione. Quindi: cosa dobbiamo aspet�tarci, un risultalo straordinario o incredibile? Tulli noi abbiamo lo nostro opinioni. Essendo un pessi�mista, io crodo che le coso andran�no in modo semplicemente straor�dinario. Ma nessuno, nessuno lo sa davvero. Ed un mercato razio�nale accetterebbe la propria igno�ranza ed aspetterebbe qualche prova concreta in favore di una tosi o dell'altra. Naturalmonlo non è cos�che i mercati funzionano. Marted�qualcosa se sapessi cosa sarci assai più ricco ha fallo s�che gli inveslilori fossero leggermente meno convinti di quanto non fossero il giorno prima del fallo elio viviamo nel migliore dei mon�di possibili. E ciò ha provocalo un'enorme distruzione di finto, ehm, volevo dire virtuale benes�sere. Ma... ehi, è sempre un'eco�nomia straordinaria. O forse vo�glio dire incredibile? Copyright International Herald Tribune Paul Krugman

Persone citate: Paul Krugman, Tulli

Luoghi citati: New York, Usa