Sette ore al freddo per toccare Wojtyla di Flavia Amabile

Sette ore al freddo per toccare Wojtyla Sette ore al freddo per toccare Wojtyla Arrivati da 40 Paesi con l'invito ricevuto tre anni fa Flavia Amabile ROMA Dna città di bambini, con vie, piazze, all'improvviso trasfor�male in un mondo in miniatu�ra, un'immensa Lilliput che da piazza San Pietro si estende per centinaia di metri fino al Teve�re e anche oltre. E' il primo dei grandi giubilei di piazza che si susseguiranno per tutto il Due�mila e non poteva che essere il Giubileo dei bambini, gli unici in grado di far dimenticare a papa Giovanni Paolo II la fatica di un'intensa settimana di ceri�monie, i primi a far saltare tutte le previsioni. Sono almeno 50 mila, forse 60 mila nella piazza per la benedizioni.1 di mezzogiorno, più del doppio dei 31.472 bam�bini messi in conto dagli uffici vaticani. Sono 12 mila nella Basilica per la messa celebrala dal cardinale Etchegaray, 5 mila in più di quelli che aveva�no il regolare permesso d'in�gresso. Arrivano da 181 dioce�si italiane e oltre 40 Paesi del mondo. Sorride il Papa, quando po�co prima di mezzogiorno giun�ge su una jeep bianca, fa il giro del sagralo e della piazza, e vede la città dei bambini esplo�dere di gioia per lui. Sorride Giovanni Paolo li, mentre deci�ne di migliaia di voci ancora acerbe cercano di far udire i loro «viva il Papa» o, più semplicemente, «ciao Papa». Sorride mentre decine di migliaia di piccole mani si solleva�no per sventolare cappellini, sciarpe, fazzoletti di ogni colo�re, come di ogni colore sono le loro polli, i capelli, gli occhi di quelli che li indossano. Biondissimi sono i capelli di Pavel, 7 anni, dalla Polonia, che vorrebbe tanto esprimere! al Papa la sua gioia, perchè un giorno si è guardato allo spec�chio e ha scoperto che gli occhi del Papa sono uguali ai suoi. Color dell'ambra è la carnagio�ne di Milzuki, 9 anni, dal Giappone, occhi a mandorla, che si guarda intorno incanta�ta. «Vedo tanti bambini, non si pettinano come me, non parla�no come me, ma è lo stesso sole che ci scalda: perchè qualcuno dice che siamo diversi?». Color del tabacco è il volto di Janaina, circondata da una decina di bambini di Rio de .Janeiro, i «meninos da ma», i bambini di strada brasiliani, realizzando un desiderio espresso da Giovanni Paolo II durante il suo ultimo viaggio in Brasile nell'ottobre del '97. Bruno come il caffè è il volto ili Michael e degli altri bambini della Sierra Leone. Giovanni Paolo II li trattie�ne nel suo abbraccio un po' più a lungo degli altri, quasi voles�se lavare con il suo candore le loro sofferenze: sono i bambini soldato costretti a combattere durante la guerra civile che da anni insanguina il loro Paese. Calda e profonda è la voce ili Pachai, gitano, canta «We bave a dream», abbiamo un sogno, e il sogno è lui con il suo gruppo, tutti cantanti, un atlante del mondo unito dalla musica. Michael, Pachai, Janaina, Milzuki, Pavel, Jean-Claude, suini giunti alle cinque del mattino, quando san Pietro era ancora immersa nelle ultime luci della notte per prendere i posti migliori, la inuma l'ila i he dopo sette ore di freddo gli avrebbe permesso di stringere la mano del Papa. Ognuno di loro aveva in lasca la lettera ricevuta tre anni fa con l'invito a partecipare al pellegrinaggio. Ognuno ha un dono per Giovanni Paoli) li C'è chi porta del sale, simbolo del sapore della vita; chi del riso, simbolo dell'abbondanza; chi del pane, simbolo del fonda�mento slesso della vita: chi una pietra, simbolo dei valori incrollabili Joe, capelli rossi, spirito irlandese, porta in dono al Papa una colomba bianca, simbolod�pace. Giovanni Paolo II la sfiora, la colomba vola subi�lo via, ami.indo a posarsi sulla parte più alta della facciala di San Pietro. V.' il segnale conve�nuto, la cerimonia sulla piazza sta per concludersi. li Papa saluta ancora una volta la sua citui dei bambini prima di ritirarsi. La citta esplode in un ultimo boato di gioia, Giovanni Paolo II non riesce a trattenere ancora un sorriso e sembra quasi di senti�re risuonare le parole di Orsù Cristo: «In verità vi dico, se non vi convertirete ,' non diventerete come bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli».

Luoghi citati: Brasile, Giappone, Polonia, Roma, Sierra Leone