Montecitorio, allarme-trasformismo

Montecitorio, allarme-trasformismo Montecitorio, allarme-trasformismo Basteranno 10 deputati per fare gruppo? La Camera decide Guido Tlberga GLI epigoni hanno nomi quasi sconosciuti, diventa�ti celebri all'improvviso nei giorni caldi della crisi: Luca Bagliani, il «compratore» senza mandanti, Paolo Bampo, l'uomo della denuncia a scoppio ritarda�to, Cesare Rizzi, il padano che non tradisco e che inchioda i traditori sul nastro magnetico, Romano Misserville, l'ammiratoredi Mussolini finito per un paio di giorni nella formazione del governo D'Alema, Politici oscuri, protagonisti dell'ldtimo piccolo-grande scan�dalo del Novecento parlamenta�re. Ma i transfughi di Monleciloriu non sono nati ieri; dall'inizio della legislatura maggio '90, Prodi a Palazzo Chigi sono almeno cento gli eletti passali voli e bagagli da un gruppo all'altro, da un partito all'altro, da un Polo all'altro. Un'«abitudine» che ha provocato polemiche, insulti e censure. Gianfranco Fi�ni li ha chiamali «pultani», di�menticando che qualcuno degli emigranti è approdalo pure nel�le terre sue. Altri hanno invoca�to una legge, fingendo di dimenti�care che è la Costituzione a definire gli eletti «senza vincolo di mandato», cioè liberi di votare (e di schierarsi) in coscienza, come rappresentanti non di una singola formazione, ma dell'inte�ra Nazione. Altri ancora, con più concretezza, hanno invocato mo�difiche ai regolamenti parlamen�tari: per evitare almeno i «corteg�giamenti» proibiti, le tentazioni di mercato, gli inviti espliciti al «numero mancante», il deputalo o il senatore che, cambiando bandiera, consente a una «com�ponente» di uscire dalla palude del gruppo misto, ritrovando identità (e vantaggi) della vita parlamentare; cariche, spazi, uf�fici, telefoni, finanziamenti. L'allarme è arrivato da voci più che autorevoli, Luciano Vio�lante, leggendo a Montecitorio la relazione del Giuri che ha chiuso la vicenda delle offerte in denaro, ò già stalo durissimo. Qualche giorno più lardi, rice�vendo dai giornalisti parlamen�tari il tradizionale «ventaglio» natalizio, ha annunciato un intervento già per le prime settima�ne del 2000: «L'obiettivo ha spiegato il presidente della Ca�mera è quello di tenero il più possibile fermo il quadro che esce dalle elezioni. Perché, come accade in molti matrimoni, an�che in Parlamento all'inizio la fedeltà è massima, ma poi col tempo è un sentimento che si attenua...». Sull'argomento è in�tervenuto a San Silvestro anche Nicola Mancino: «Tramilo il re�golamento si può faro qualcosa ha dotto il presidente del Sonato in una intervista al Gr Rai -. Ad esempio si può alzare la soglia per la costituzione dei gruppi parlamentari, magari ponendo il limite di venti parlamentari al Senato e di quaranta alla Came�ra. Ma con questo non abbiamo risolto il problema. Soltanto quando la politica avrà ripreso il proprio ruolo avremo probabil�mente mono mutamenti e meno oscillazioni...». Le intenzioni ci sono lutto. Violante ha promesso che la giunta por il regolamento si met�terà al lavoro subito dopo la ripresa dei lavori a Montecito�rio. Ma il calendario sembra remare nel senso opposto: il 12 gennaio, secondo giorno di lavo�ro nel nuovo anno, arriverà al�l'esame dell'aula un progetto di riforma del regolamento che po�trebbe addirittura dimezzare la «soglia», sia pure per quest'ulti�mo scorcio di legislatura: diecideputati-dieci e si torna a essere «gruppo»: un'ipotesi interessan�te 3er parecchi, di qui e di là del a maggioranza: i Verdi han�no sedici deputali, Bertinotti e Casini ne hanno tredici. Un «no» dopo che per due volte il progotto si è arenalo per la mancanza di numero legale potrebbe segnare, anche sul pia�no simbolico, un'inversione di tendenza. DALLA PROSSIMA SETTBMANA RIPARTE IL DIBATTITO COME E' CAMBIATO IL PARLAMENTO COSI' IL GRUPPO MISTO Gruppi ALLEAr CCD UDR DS FORZA ITALIA COMUNISTI DEMOCRATICI LEGA MISTO POPOLARI RIF0NDAZI0NE RINNOVAMENTO UDEUR Numero dei depulati all'inizio della legislatura