Airbus indiano, Delhi accusa islamabad di Fabio Galvano

Airbus indiano, Delhi accusa islamabad Airbus indiano, Delhi accusa islamabad «Rilasciatigli ostaggi, i pirati sono fuggiti in Pakistan» Fabio Galvano corrispondente da LONDRA Svaniti nel nulla? Il governo indiano non ci crede; e a 24 ore dalla fine del grande incubo all'aeroporto afghano di Kan�dahar, dalla liberazione avve�nuta venerd�dei 154 ostaggi sull'Airbus dirollato una sellimana prima, lancia posanti accuse al Pakistan. I cinque dirollalori e i Ire militami musulmani liberali dall'India, dice il ministro degli Esteri .Jaswanl Singh, «sono parlili alla volta di Quella, nel Paki�stan». E' un modo per rilancia�re le accuso di complicità già scaglialo noi giorni scorsi o respinto dal generale Musharraf contro il governo di Isia�mabad; ma anche, ìmplìcilamenle, por giuslificaro la deci�sione dell'India di soddisfare almeno in parlo le richioslo doi dirollalori, una decisione che ha suscitalo roventi polemi�che. «Una vittoria del lerrorismo», ha scritto infalli il «Ti�mes of India» senza mezzi termini. Gioved�sera il ministro de�gli Esteri afghano, Abdul Wakil Mullawakil, aveva par�lalo di una Irallaliva «promcllenlc». E infalli l'indomani, d'improvviso, il negozialo si è sbloccalo e l'odissea del volo Indian Airlines e dei suoi pas�seggeri si è conclusa con eslrema rapidità. Gli ostaggi sono stali, di fallo, abbandonali dai pirati dell'aria. I cinque uomi�ni, con il volto coperto da un passamontagna, si sono calati dalla carlinga del velivolo con una scaletta di fortuna, subito circondali da miliziani taleban cho li hanno fatti salire su un'auto. Da allora sono scom�parsi. Il sesto dirollatoro giallo noi giallo è stato trova�lo morto nella cabina di pilotag�gio dell'aereo, ucciso dai suoi stossi compagni. Non si sa ne perchè nò quando. Quello cho è certo, come ha rivelalo ieri il ministro indiano Singh, è che l'Airbus era stalo minalo e correva quindi un concreto pericolo: «Sarebbe saltalo in aria con i passeggeri: c'era abbastanza esplosivo». Ma il prezzo per la liberazio�ne degli ostaggi, fra i quall'italiana Cristina Calabresi, 6 sialo allo. Il governo indiano ha scarceralo o consegnalo non solo il leader religioso Masood Azhar, 31 anni, ideologo defondamentalista Harkal ul Ansar (movimento dei fedeli) peil cui rilascio un gruppo dturisti occidentali ora già stato catturato nel 1995 in Kashmi(uno decapitato, quattro altrdati ormai per morti), ma anche due altre figuro di primo piano (su 35 che i pirati dell'aria avevano chiesto). Si traila di Mushlaq Ahmad Zargarnomo di guerra Latram, 33 anni, un feroce militante demovimento di liberazione deKashmir nolo por avere uccisalcune sue vittime facondesplodere bombo a mano legalal loro corpo; e di Ahmad OmaSayyed Shoikh, 26 anni, cittadino britannico, arrostalo cinquanni fa a Delhi (ma mai processato) per il rapimento di Irturisti inglesi. I tre prigionieri liberali, spresume, sono partiti con dirottatori. «Per Quella», insste il ministro Singh: «Ho avuto conferma dai taleban chtutti insieme stanno andando Quella;). Sarebbero parlili ve�nerd�sera, prima cho scadesse�ro lo dieci ore concesse loro dai taleban. «Se non se no andran�no volontariamente li costrin�geremo», aveva dello infatti il ministro afghano Mullawakil. Ma alle spalle gli otto fuggitivi si sono lasciati un maro di polemiche. Mentre il ministro Singh continua a parlare di «giustizia e punizione» additan�do il Pakistan, l'opposizione affermava che il cedimento allo richieste dei pirati ha «im�plicazioni gravi e di vasta por�tata» e di fallo «uccide» la politica indiana nel Kashmir. Insomma, il successo di questi dirollalori potrebbe aprire la strada ad analoghi episodi noll'immodialo futuro. Il ministro Singh ha rispostocho «il governo ha valutatotulle le opzioni nella loro globa-lità», ma aveva concluso cho«in queste circostanze la mi-gliore ora quella adottata». Unmorto il passeggero accoltella-lo nelle primo 24 ore e anziduo se si considera il dirottato-re ucciso dai compagni, treimportanti prigionieri liberati,un evidente cedimento all'or-ma del terrorismo: questo ilprezzo pagato. Ma ne valeva la pena, sembrava voler dire un sorridente Alai Bihari Vajpayee, primo ministro india�no, mentre all'aeroporto Indi�rà Gandhi di Delhi accoglieva gli ostaggi dopo una settimana da incubo, per loro e por igoverno. Si è concluso l'incubo dei 154 passeggeri a Kandahar Prima della fuga i dirottatori uccidono un loro complice Critiche dei media indiani al governo «Avete ceduto agli assassini» 3^ '"i^i.iiià»»*~'" A destra, uno dei dirottatori punta la pistola contro un ufficiale dei taleban che verrà trattenuto come garanzia per la fuga dei pirati, Sopra, la partenza deli'Airbuv. indiano dall'aeroporto di Kandahar in Afghanistan