Recitar per borghi e colline

Recitar per borghi e colline Recitar per borghi e colline Inaugurazione al Gobetti con una prima di Ponge poi Beckett, Bernhard, Dante, Pasolini, Pavese . SESTA edizione al via, per una rassegna che, negli anni è cre�sciuta parécchio, senza mai tra�dire lo spirito originario. Parliamo del «Festival delle colline torinesi», idea�to è diretto da Sergio Ariotti e organiz�zato con il Teatro Stabile e con il sostegno di Comune, Provincia e Re�gione. * Dopo il primo lustro di vita, il bilancio porta un segno più che positi�vo: «Tra gli oltre cento spettacoli presentati, il Festival ha proposto trenta prime nazionali e ha fatto conoscere in Piemonte decine di Com�pagnie italiane, assumendosi con rigo�re il ruolo, quasi rabdomantico, di vetrina del nuovo teatro» commenta Ariotti. Una volta tanto, le dichiara�zioni d'intenti non sono rimaste mero verbo: lo può testimoniare chi abbia seguito le precedenti edizioni della rassegna. A conferma, basti ricordare personaggi e gruppi come Marco Baliani, Ruggero Cappuccio, Claudio Morganti, Spiro Scimene, I Magazzi�ni, la Societas Raffaello Sanzio, Lenz Rifrazioni e Teatrino Clandestino che, attraverso questa rassegna han�no stabilito o approfondito un contat�to con il pubblico torinese. Notevole anche la presenza di autori italiani contemporanei (da Testori a Magris, da Guerra a Tarantino) e di interpreti alle prese con impegnative «prove d'attore», come Marisa Fabbri, Anna Bonaiuto, Roberto Herlitzka, Sandro Lombardi, Lucilla Morlacchi, Massi�mo Popolizio, Galatea Ranzi, Franca Nuti. «La scelta di confrontare, conta�minare diverse anime del teatro, la ricerca e la tradizione, il vecchio e il giovane teatro, è una di quelle in cui abbiamo maggiormente creduto, for�se il vero segno distintivo della mani�festazione» commenta, ancora Ariot�ti. Una scelta che si riconferma anche nel 2001, con l'aggiunta di un nuovo contatto con la realtà francese, grazie alla collaborazione con Onda ovvero il parigino Office National de DiffusionArtistique. A parte questa novità, il Festival resta strutturato secondo consuetudi ne, cioè in forma itinerante, come percorso tra castelli, ville e borghi della collina torinese: da Castagneto Po a Castiglione Torinese, da Cinzano a Gassino a Pavarolo, Rivalba e San Raffaele Cimena. Nuova sede, da quest'anno, il Teatro Gobetti di Tori�no. E proprio al Gobetti, si inaugura, il 4 alle 21,30 (i restanti spettacoli s'iniziano alle 21,45) il festival, che prosegue sino al 22 luglio. Primo titolo è il francese «Comment une figue de paroles et pourquoi» di Fran�cis Ponge con la Compagnie Ludovic Lagarde; il manifesto del «poeta mate�rialista» nella messinscena di Pierre Baux e Célie Pauthe. Per l'occasione, il 3 luglio al Cantre di via Pomba 23 Philippe Hardy e Sergio Ariotti pre�senteranno Pierre Baux in «La tentative orale». Una prima nazionale, il 6 e 7 luglio al Castello di San Raffaele Cimena: si tratta din «Sopra un palco d'acqua», spettacolo curato da Mariagiuliana Bonomi per lo Stabile di Torino e inteipretato da Stefania Felicioli. Quattro temi il viaggio, la tempesta, il dolore, l'amore a cui l'acqua, intesa come distanza e ab�braccio, potenza e terrore, restituisce unità. E' tratto da canovacci della Commedia dell'Arte, «L'assedio di Torino» e «La pazzia di Isabella», spettacolo diretto da Eugenio Allegri, in scena l'8 luglio a Gassino . Nella prima parte si racconta, tra il serio e il faceto, la storia di Pietro Micca. Nella seconda, si rivisita un canovac�cio di Flaminio Scala, in cui la povera Isabella, impazzita per ragioni miste�riose, si crede una mucca. «Dante-In�ferno» ovvero «Sandro Lombardi e David Riondino raccontano la Divina Commedia)) è lo spettacolo ospite di Villa Cimena (Castagneto Po) l'8 e 9 luglio: regia di Federico Tiezzi. Segue, l'I 1 a Villa Bria di Gassino, «L'udito» di Thomas Bernhard con Renato Car�pentieri. Tra i titoli successivi, «Che diremo stanotte all'amico che dor�me?» da Pavese, con il Teatro dell'Ar�gine (14 luglio. Castello di Cinzano), «La rabbia)) dedicato a Pasolini con Pippo Delbono (15-16 luglio a San Raffaele Cimena), «Primo amore» di Beckett con Paolo Graziosi (17 luglio). E ancora, un Becital da «Al Kor'aane al Karime» con Marisa Fabbri (18luglio, Castagneto Po), «Medea Marturano» di Roberto Del Gaudio con I Virtuosi di San Martino (19-20 a Catiglione) e «Krapp. Variazioni sul�l'ultimo nastro» (21 e 22, Teatro Gobetti, prima nazionale). Info: 011/516.94.84. Internet: www.teatrostabiletorino.it Silvia Francia UNA VETRINA DEL NUOVO TEATRO CHE HA FATTO CONOSCERE DECINE DI COMPAGNIE ITALIANE E AUTORI EUROPEI Paolo Graziosi, regista e interprete di «Primo amore» di Beckett, Violarne Schwartz al Gobetti, Sandro Lombardi. In alto «La rabbia», dedicato a Pasolini