Biodiversità da salvare a New York

Biodiversità da salvare a New York ECOLOGIA Biodiversità da salvare a New York Marta Cerù NON esiste una sola soluzione per salvare la biodiversità. Le strategie di conserva�zione devono avere approcci diversi a seconda delle popola�zioni interessate. E' il messag�gio centrale della conferenza intemazionale su Biodiversità e Società, organizzata a fine mag�gio a New York dalla Columbia Univeraity e dalTUnesco. Scien�ziati, ambientalisti e politici di tutto il mondo, hanno analizza�to nove progetti pilota. I casi studio avevano in co�mune il problema di una ric�chezza di biodiversità a rischio. Non solo perché nicchie ecologi�che di animali in via di estinzio�ne come il leone nero della foresta Atlantica in Brasile, o l'uccello acquatico Lesser Adjuants del grande Lago di Tonle Sap in Cambogia, ma anche perché habitat di culture che si stanno estinguendo, co�me quella dei pescatori del fiu�me Colorado, o quella degli indiani della nazione Tohono O'odham nel deserto del Sonora in Arizona. Il delta del fiume Colorado forniva in passato il 50 per cento delle acque che si riversavano nel Mar di CortezGolfo del Messico. Oggi, con venti dighe, si secca prima di arrivare al mare e 24 specie di pesci rischiano l'estinzione. La svolta consiste nel passa�re dalla semplice misura di proteggere aree ecologiche a rischio, alla trasformazione di queste aree in laboratori per uno sviluppo sostenibile in cui le popolazioni locati siano tenu�te in conto nell'uso delle risorse. E' il caso dei Riberenos brasilia�ni, che stanno ricreando una piccola parte della foresta Atlan�tica a Ovest di Sao Paulo con l'aiuto del Movimento dei Senza Terra e dell'Istituto per la Ricer�ca Ecologica. Ma è una svolta anche acquistare terre e usarle per agricolture industriali, o produrre riserve di biosfera. «Il concetto di riserva di biosfera diventa pericoloso se male ap�plicato. Il termine coniato dall' Unesco nell'ambito del progetto «Man and Biosphere» definisce un'area protetta in cui si creino le condizioni per uno sviluppo sostenibile e si promuovano ricerca scientifica e educazio�ne. Il problema è che in molti casi l'uso delle terre viene sot�tratto proprio a quelle culture che più potrebbero preservarle. Per quanto riguarda la cresci�ta della popolazione e la tenden�za a concentrarsi in mega-città, Cynthia E. Rosenzweig, del Goddard Institute for Space Studies della Nasa, ha prospettato una riserva di biosfera urbana per la regione metropolitana di New York, con i suoi 2400 chilometri di costa e il suo cuore nel delta del fiume Hud�son. «E' importante avere un equilibrio dinamico tra aree urbane e naturati di fronte a cambiamenti come quello del clima globale», dichiara la Ro�senzweig. «L'innalzamento del livello delle aque può essere arginato se le coste su cui sorge una metropoli sono ricche di aree naturati». Manhattan stes�sa è un'isola che si trova su una delle maggiori vie migratorie per gli uccelli, quella Atlantica. E Central Park è un'oasi di sosta per molte specie in viaggio. Ogni città ha la sua impronta ecologica data dalle risorse uti�lizzate (energia, acqua e cibo) e dai rifiuti emessi. La popolazio�ne della regione di New York ha 21,5 milioni di abitanti, di cui 8 vivono in New York City su un'area di circa 34 mila chilome�tri quadrati. Il 30 per cento delle terre è dedicato a usi urbani. La richiesta d'acqua giornaliera è di circa 5700 milio�ni di litri al giorno. Il consumo energetico solo della regione di New York è di un miliardo di barili di petrolio derivati l'anno, circa il 50 per cento della produ�zione di tutti gli Stati Uniti. La popolazione della regione me�tropolitana in un anno consu�ma il grano prodotto da 800 mila ettari, pari alla quantità prodotta dallo stato del Ne�braska. Come usare le riserve di ener�gia, terreni e acqua in modo efficace? La Grande Mela po�trebbe diventare una riserva di Biosfera Urbana dove protegge�re la biodiversità regionale e costituire un laboratorio di so�stenibilità. Sulla base di questa e altre proposte, gli intervenuti hanno sottoscritto un documen�to indirizzato alla prossima Con�ferenza Mondiale sullo Svilup�po Sostenibile, prevista in SudAfrica nel 2002.

Persone citate: Cortez, Lesser, Marta Cerù, Rosenzweig, Space