Una cascata di dollari premia Belgrado

Una cascata di dollari premia Belgrado Una cascata di dollari premia Belgrado Mia Conferenza dei donatori per la ricostruzione Maria Maggiore BRUXELLES Trenta milioni di dollari in più, circa settanta mihardi di lire. E' il piccolo premio con cui la comuni�tà intemazionale ha elogiato ieri la Jugoslavia per aver consegna�to Slobodan Milosevic al Tribuna�le penale intemazionale. Questa somma si aggiunge a 1,25 mihar�di d�dollari (2800 mihardi d�lire) che la Banca mondiale e la Com�missione europea speravano d�raccogliere durante la prima Con�ferenza dei donatori per la rico�struzione d�Serbia e Montenegro. Le stime della vigilia sono sta�te quindi confermate e anche gh americani hanno mantenuto le loro promesse dopo che, nei gior�ni scorsi, avevano minacciato d�boicottare la riunione se il dittato�re serbo non fosse stato estradato all'Aja. Ieri l'ambasciatore Usa Larry Napper non è venuto alla grande assise dove erano rappre�sentati 42 Paesi, ma s�è impegna�to a concedere 181,6 milioni d�dollari (420 miliardi d�lire) a Belgrado, in segno d�ringrazia�mento «per aver dimostrato un forte impegno nella collaborazio�ne con il Tribunale penale intema�zionale». Miroljùb Labus, il vice primo ministro jugoslavo, l'uomo che ha contribuito con il grappo di economìst�G17 alla caduta del regime, era ieri nel palazzo Charlemagne sede d�grandi eventi europei per incassare promesse di denaro e complimenti. «La Jugoslavia rap�presenta ormai un fattore d�stabìlità nella regione ha affermato l'economista serbo escludendo perciò la possibilità, nei prossimi mesi, d�nuove elezioni federali. Ieri, mentre si concludeva la riu�nione dei donatori, è arrivata infatti la notìzia delle dimissioni del primo ministro jugoslavo Zo�ran Zizic, contrario alTestradizione di Milosevic. «Faremo un rimpasto nel go�verno federale, ma per il momen�to dobbiamo rimanere tranquilli per continuare le riforme dello Stato e dell'economìa appena in�traprese», ha concluso Labus. L'imperativo è quindi dimostrare stabilità all'esterno per non inter�rompere il flusso d�aiuti, fonda�mentale per far respirare l'econo�mia serba. La Banca mondiale ha cos�promesso 350 miliardi d�lire in jrestiti, che serviranno a ridurre 'enorme debito estero della Jugo�slavia giupto ah'astronomica ci�fra d�24 mila mihardi d�lire, 1400Zo del prodotto interno lordo del Paese. Johannes Lmn, vicepre�sidente della banca per l'Europa e l'Asia, si è felicitato per �risultati della riunione di ieri, «insperati ha dichiarato ancora sei mesi fa». «Bisogna congratularsi con le autorità serbe per aver saputo mettere in piedi in poco tempo progetti concreti per la ricostru�zione e un sistema di controllo degli aiuti serio ed efficiente». Catherine Day, per la Commis�sione europea, ha presentato il pacchetto d�prestiti dell'Unione: circa 1000 miliardi d�lire utilizza�ti in gran parte per infrastrutture e una nuova rete elettrica, con l'impegno di finanziare entro la fine del 2001 V85Vo dei lavori di ripulitura del Danubio e, in segui�to, di contribuire alla ricostruzio�ne dei ponti d�Novisad. Al contri�buto, proveniente dal bilancio comunitario, si aggiungono le of�ferte dei singoli Paesi. L'Italia verserà 220 mihardi d�lire, la Francia 30 mihardi, la Germania 150 mihardi, il Regno Unito 18 e il Giappone 115. Tutti gli aiuti sarrannu ora sottomessi a un severo controllo da parte della Banca centrale e della Commissione, ol�tre che dai singoli donatori. In quattro anni dovrebbero raggiun�gere gh 8 mila mihardi d�lire. «n rispetto della democrazìa, le riforme economiche e l'adegua�mento della legislazione sono i criteri imprescindibili per ottene�re qualunque sussidio», ha com�mentato la Day. La Jugoslavia fa ormai parte, con Croazia, Bosnia, Albania e Macedonia, del «Patto d�stabilità per �Balcani», un documento firmato nel '97 che indica la rotta da seguire per awicinars�a un'eventuale adesio�ne alTUnione europea.

Persone citate: Catherine Day, Johannes Lmn, Labus, Larry Napper, Milosevic, Slobodan Milosevic, Zizic