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Mincoto stringe �tempi sul metano Mincoto stringe �tempi sul metano Conferito il gas a Rete Italia. «L'Eni non è scalabile» ROMA A turbare i sonni del governo, preoccupato che colossi esteri conquistino i pochi prezzi pregiati del sistema produttivo nazionale, non c'è certo l'Eni. «L'Eni non è scalabile», dice Vittorio Mincato ricordando che il Tesoro ha ancora il 3096 del capitale: ima partecipazione che l'amministratore delega�to si augurerebbe venisse ceduta rapida�mente, per far crescere il corso del titolo. In mancanza della contendibilità, Mincato può sempre far conto per la corsa del titolo su risultati sempre «molto buoni»: anche nel secondo trimestre dell'anno. Ieri, intanto, «con sei mesi di anticipo» sulla tabellina di marcia il Gruppo o megho la sua controllata Snam (in via di assorbimento per incoiporazione -ha confe�rito il sistema di trasporto e rigassificazione del gas a Rete Gas Italia: il ramo di azienda ha un valore di 9,6 miliardi di euro, ossia oltre 18.500 miliardi di hre (calcolato sulla base dei criteri fissati dall'Authority per l'energia). Con il ramo d'azienda sono passati a Rete Gas Itaha debiti per 5,7 miliardi di euro. La struttura finanziaria della newco, tuttavia precisa l'Eni verrà modificata «in misura significativa» in occa�sione della ricapitalizzazione programmata per autunno, con l'emissione di nuovi titoh destinati al mercato. Separazione societaria e collocamento in Borsa di una quota «significativa» di Rete Gas Itaha per Minca�to è «la premessa» per la futura separazione proprietaria che metterà fine all'integrazio�ne verticale sinora tipica della struttura dell'Eni. Le attività conferite a Rete Gas Itaha comprendono 29.000 chilometri di gasdotti in Itaha, il terminale di rigassifica�zione di Panigalia (La Spezia) e il Centro di dispacciamento di San Donato Milanese.