Nessun reggente, Fini tiene in pugno An di Fabio Martini

Nessun reggente, Fini tiene in pugno An Questa mattina la relazione del vicepremier davanti all'Assemblea nazionale del partito Nessun reggente, Fini tiene in pugno An Landolf�portavoce, ufficio politico e tre dipartimenti Fabio Martini ROMA L'ultima d�via della Scrofa è che «Rita e Donato non sono entrati in decreto», non vanno a Palazzo Chi�gi. Nella piccola storia quotidiana dell'Msi diventato An, Rita e Dona�to sono un tutt'uno con Gianfranco Fini: Rita Marino è una minuta, riservatissima signora che da anni è la segretaria di Gianfranco Fini, e Donato Lamorte, molto legato ad Assunta Almirante, è da sempre il capo della segreteria politica che ne tutela tutti i segreti. A sorpresa Fini ha voluto che i due ma anche il capo ufficio stampa Salvatore Sotti�le non lo seguissero a Palazzo Chigi e restassero a «presidiare» il partito. E lui stesso, il vicepresidente del Consiglio senza deleghe, quasi tutti i giorni toma nel suo vecchio studio di via della Scrofa, qualche volta la mattina alle 9, qualche volta tra le due e le quattro del pomeriggio, ieri anche di sera. Gianfranco Fini non sa, ma so�prattutto non vuole staccarsi dal suo partito e questa mattma la complicata separazione dei ruoli avrà la consacrazione quando il presidente di An proporrà al parla�mentino del partito il nuovo organi�gramma per colmare i vuoti lasciati da chi è entrato al governo. Fini spiegherà che con lui a Palazzo Chigi, Alleanza Nazionale non avrà reggenti e neppure luogotenenti tra�vestiti da coordinatori. Fin�resta presidente di An, affiancato da un ufficio politico formato da 10 notabi�li e dai nuovi responsabili dei dipar�timenti-chiave: nuovo portavoce del partito sarà Mario Landolfì, già uomo di punta d�An in Parlamento nella scorsa legislatura (era presi�dente della Commissione di vigilan�za Rai); alla Propaganda andrà il triestino Roberto Menia, agli Esteri Marco Zacchera da Verbania, l'uni�co poliglotta di An (parla francese, inglese e tedesco). L'ufficio più ne�vralgico l'Organizzazione sarà addirittura tripartito: andranno ad occuparlo Giovanni Collino, metodi�co senatore di Gemona; lo storaciano e siciliano Carmelo Briguglio, che nella campagna elettorale per le Regionah fece spedire una lettera prò Storace a due milioni e duecento�mila famiglie, l'intera popolazione del Lazio; Italo Bocchino, il giovane pupillo di Pinuccio Tatarella, il più brillante e perciò il più temuto dei giovani leoni di via della Scrofa. Capo ufficio stampa resta Salvatore Sottile. Nella relazione all'hotel Ergife, Fini proporrà una ovvia autocele�brazione del partito, tornato al go�verno dopo 7 anni di «quaresima» e traccerà il solco su cui vuole portare An nei prossimi anni: «una destra d�governo» che si proporrà senza dirlo esphcitamente come ((forza tranquilla» della maggioranza, come ba�ricentro tra le spinte liberiste e ipergarantiste di una parte d�Forza Italia e le tentazioni «separatiste» della Lega. Ma come conciliare la forza tranquilla con l'esuberanza di alcuni ex colonnelli diventati mini�stri? «Chi ha questo pregiudizio resterà deluso sostiene Andrea Ronchi, aspirante "Gianni Letta di An" già in questi giorni si è visto un grande senso di responsabilità, per�ché tutti sarmo che la sfida dei prossimi anni è dimostrare la cultu�ra di govemo di questa classe diri�gente». E questa ansia di accettazio�ne a tutto campo traspariva anche dalla prima pagina del Secoto d'Italia d�ieri che dava conto dell'esor�dio del vicepresidente del Consiglio con questo curioso titolo: «Il debut�to di Fini soddisfa anche il Prc». Nella assemblea nazionale di oggi non si alzeranno voci critiche e non dovrebbe parlare neppure l'inquie�to Francesco Storace che qualche giorno fa aveva lanciato un messag�gio enigmatico: «Non è scontato che resti presidente della Regione Lazio per tutto il mandato...». L'unico che avrebbe qualcosa da ridire è il più colto degli amici di Fini, il direttore del SecoTo Gennaro Malgieri, che in casa ha una piccola libreria anche in bagno. Il più colto, ma anche il più mite : «Non f a ccio polemiche e che io non sia ministro né sottosegretario è una evidenza». Verso una gestione tranquilla, «da destra di governo» Responsabili organizzativi saranno Collino, Briguglio e Bocchino A destra, l'ex presidente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai Mario Landolf�indicato come nuovo portavoce di Alleanza nazionale

Luoghi citati: Gemona, Lazio, Regione Lazio, Roma, Verbania