«Riprendere il filo del discorso europeo» di Emanuele Novazio

«Riprendere il filo del discorso europeo» Il ministro degli Esteri, ieri a Berlino, ha stabilito un ottimo rapporto con il collega tedesco 24 ore dopo la cena parigina con il francese Védrine «Riprendere il filo del discorso europeo» Ruggiero a Fischer: ecco le linee del nuovo governo Emanuele Novazio inviato a BERLINO «Sono venuto a testimoniare U nostro profondo rapporto con la Germania, anche nel sentiero del futuro deU'Europa. Vogho continuare suUa strada deU in�contro diretto». Sono aU'insegna deUa rassicurazione e deUa conti�nuità le prime parole di Renato Ruggiero al coUega tedesco Jo�schka Fischer, che lo ospita in un grande albergo di Berlino per una cena di lavoro dedicata a un giro d'orizzonte sul Medio Orien�te, la crisi macedone, l'Europa del dopo-Gòteborg e U G8 «nella prospettiva di una strategia poh�tica comune di fronte a un males�sere che esiste», come riconosco�no i due ministri. Ma ventiquat�tro ore dopo l'incontro a Parigi con U capo deUa diplomazia francese Hubert Védrine la pri�ma missione europea del nuovo ministro degh Esteri italiano si conclude a Berlino con due segni distintivi. Una conferma, prima di tutto, che ha un'importante valenza europea: è all'asse franco-tedesco che Roma concede uno sguar�do privUegiato, riconoscendone la funzione di traino nel proces�so di integrazione pohtica del nostro continente, pur senza pre�giudicarsi la possibilità di movi�mento suUo scacchiere deU'Ue. Il calendario degU impegni euro�pei del nuovo capo della nostra diplomazia è eloquente, in propo�sito: U viaggio a Parigi e Berlino precede quelh a Londra e a Madrid, in programma entro la prima decade eh lugho. Il secon�do elemento deUa missione di Ruggiero è più direttamente lega�to aUa tappa berlinese. In questa fase esplorativa, la «cena di lavo�ro» neUa capitale tedesca aveva U valore di un test: U nostro ministro non ha fatto mistero, con U suo interlocutore, di voler riprendere U filo del discorso europeo là dov'era stato interrot�to dal govemo Amato, che. al vertice di Nizza aveva trovato una sostanziosa consonanza con il cancelliere Schroeder in tema di coUaborazioni rafforzate. La sosta a Berlino era dunque mira�ta a rilanciare la tradizionale mediazione italiana nel rappor�to privUegiato fra Parigi e Berìino, del quale ha spesso contribui�to a smussare le asperità. Considerati i malumori che in Germania hanno preceduto e accompagnato la vittoria elet�torale del centro-destra in Italia, U test era importante. La visita di Ruggiero («Mi occupo di Euro�pa da 40 anni», ha ricordato a Fischer) ha contribuito a fugare le ultime ombre: ma le perplessi�tà principali del govemo rossoverde sono cadute non solo per la rassicurante personalità del nuovo ministro italiano, che ha stabihto un ottimo rapporto per�sonale con il collega tedesco. Il verdetto deUa «consulenza ester�na sul govemo Berlusconi», com�missionata dal canceUiere Schro�eder a un importante istituto di scienze pohtice, è appena arriva�to e concede U «via libera» al dialogo con Roma. Le preoccupazioni di Berlino riguardano oggi gli indirizzi fi�nanziari del govemo italiano, piuttosto che U suo generale orientamento pohtico e le intem�peranze anti-europee deUa Le�ga, considerate di scarsa effica�cia pratica e dunque prive di effettive ricadute. Ma la politica estera tedesca ha ormai due voci, che potrebbero creare qual�che imbarazzo ai partner euro�pei di Berlino: proprio sulle stra�tegie di riforma europea sono affiorate di recente importanti divergenze fra U Cancelliere Schroeder e U ministro Fischer, il cui ruolo appare indebolito. Gh interlocutori di Ruggiero (e Berlusconi) sono due, a Berlino, e bisognerà verificare nei fatti eventuah divergenze nei rappor�to con Roma. Il ministro degli Esteri Renato Ruggiero: dopo la tappa d�Parigi, dove ha Incontrato il suo omologo francese Hubert Védrine, Ieri a Berlino ha visto Il ministro tedesco Joschka Fischer