Maxi-piano per rilanciare l'economia di Roberto Giovannini

Maxi-piano per rilanciare l'economia Maxi-piano per rilanciare l'economia Oggi Consiglio dei ministri, con la Cgil è subito scontro Roberto Giovannini ROMA Al termine di una lunghissima giorna�ta di confronto con le parti sociali, dedicata alla sommaria illustrazione deUe misure di rilanciò dell'economia contenute nel pacchetto dei «100 gior�ni» che oggi approda al consigho dei ministri, la prima sessione di «dialogo sociale» di Silvio Berlusconi si conclu�de con un percorso quasi netto. Con�sensi praticamente plebiscitari a par�te deUe for^e sociali, a cominciare dai «sì» di Confindustria, che approva incondizionatamente le proposte del�l'esecutivo. Atteggiamento disponibile, ma an�cora cautela nei giudizi da parte dei leader di Cisl e Uil, che attendono luned�di vedere (nel corso di un nuovo incontro) gli articolati di legge. Giudizio sospeso sul pacchetto di rilan�cio anche dalla Cgil di Sergio Cofferati. Che però contesta duramente l'inten�zione annunciata da giomi, e ribadi�ta ieri dallo stesso premier di recepi�re con un decreto legislativo r«awiso comune» messo a punto da Confindustria-Cisl-Uil sulle nuove regole meno «rigide» sui contratti a tempo determi�nato. Una mossa che la Cgil contraste�rà con un pacchetto di iniziative, anche legali, che verranno annunciate oggi in una conferenza stampa. Le misure dei «100 giomi» ancora non esìstono, nero su bianco, ma le loro linee guida sono piaciute. E molto. A Palazzo Chigi Berlusconi ha visto in mattinata i sindacati autono�mi, e le associazioni della piccola impresa (Confartigianato, Confcommercio e Conf esercenti). Poi, Confindu�stria, e infine i sindacati confederah. Tutti favorevoh, quando non entusia�sti, i commenti. «L'incontro è andato bene ha detto il presidente di Confin�dustria Antonio D'Amato ci sembra che le idee siano chiare e i provvedi�menti importanti per rimettere in moto al più presto il ciclo economico positivo e rilanciare gli investimenti allo sviluppo». Cofferati, Angeletti e Pezzetta han�no preferito non esprimere valutazio�ni: chiaro segnale di un diverso atteg�giamento rispetto alle comunicazioni del governo, oltre che sulla questione dei contratti a tempo determinato. Cisl e Uil, tra l'altro, fanno capire di aver apprezzato i primi passi della «concertazione made in Berlusconi», pur preferendo attendere gli articolati di legge prima di esprimere ima valuta�zione di merito. La Cgil, si sa, non apprezza più di tanto Tremonti-bis e condono sul sommerso. A scatenare il dissenso della confe�derazione più numerosa quanto a tessere c'è la decisione del governo di procedere al varo deUe nuove norme «flessibili» sui contratti a termine. Il provvedimento ricalcherà l'intesa rag�giunta tra Confindustria, Cisl e Uil: liberalizzazione dei contratti per chi ha più di 55 anni; niente tetti quantita�tivi ma solo vincoli di durata da decidere a livello aziendale per per i giovani e nelle fasi di avvio di una nuova impresa; fissazione del tetto massimo demandato alla contrattazio�ne coUettiva per tutti gh altri casi; nessun rinvio alla contrattazione del�le causali. Come previsto, il governo ha propo�sto alle organizzazioni sociah che non avevano sottoscritto il testo Confindustria-Cisl-Uil di aderire, senza propor�re modifiche o emendamenti: propo�sta accettata da Confesercenti, Confeommercio e centrah cooperative. Secondo quanto riferisce l'agenzia An�sa, ecco il botta e risposta tra Cofferati e Berlusconi. «Presidente Berlusconi avrebbe detto il sindacalista lei sa che sul testo dell'intesa raggiunta sui contratti a termine la Cgil esprime un forte dissenso». «Lo so è la replica del premier ma il governo è convinto che recepire subito la direttiva Uè sul tempo determinato può essere un forte elemento propulsivo per l'econo�mia». Sapremo presto se si tratta di un fuoco di paglia o di qualcosa di più serio. Luned�le parti sociali disporran�no dei testi che contestualmente ver�ranno conseganti al Parlamento, una novità che potrebbe creare qualche compheazione procedurale: se il go�verno concordasse al tavolo della concertazione qualche modifica le Ca�mere rischierebbero infatti di venire by-passate. Riaffiora il «nodo» dei contratti a termine Il disegno di legge alle Camere già luned�

Luoghi citati: Confesercenti, Roma