Dal mercatone al mercatino

Dal mercatone al mercatino I riti del mondo professionistico trasferiti a quello dei dilettanti Dal mercatone al mercatino 1 GIAN PAOLO OKMeZZANO I L'altro giorno Paolo SoUier, l'ex calciatore intellettuale piemon�tese arrivato in serie A con il Perugia vivendo anche accesi impegni politici e contestazioni alte e forti, ci ha cos�raccontato la squadra che sta allenando, il San Colombano al Lambro: «Tutto è sulla falsariga di uh club di serie A, dal modo di parlare ai modi di fare, però da noi c'è Pacchiotti e là c'è Zida�ne». Il mercatino dei calciatori dilettanti di Torino e provincia funziona esattamente come il mercatone al grand hotel mila�nese dove si trattano gli affari della serie A, solo che anziché Buffon si tratta BuffineUi. Al luned�e al gioved�sera un albergo di Borgaro, nel primo hinterland torinese, ospita in questi giorni e ormai da una decina d'anni «quelli che il cal�cio dei dilettanti», per gh scam�bi di cartellino: ma il mercatino è maggiorenne, ha già diciotto anni. L'albergo mette a disposi�zione una sala al primo piano. Una volta era un salone al piano terreno, con bar vicino. Sparito anche il grande cartello sul quale, a pennarello, veniva scritto l'elenco delle società pre�senti, in certe sere anche settan�ta. Il lungo tomeo di Rivoli richiama operatori, permette af�fari, ruba presenze. L'ambiente è un po' balcanico, nel senso di poche decorazioni, molta plasti�ca, luci crude. Ci sono dei tavoli�ni ricoperti di stoffa verde, come se si dovesse giocare a carte. Invece delle carte, i cartel�lini. Che vengono scambiati, ufficialmente senza passaggio di denaro. Però c'è pure l�chi campa di calcio, e benino, chi studia da Moggi. I discorsi ogni tavolo quattro persone, assemblatesi come per caso sono essenzialmente di tre tipi: 1) divagazione sul calcio massi�mo, discussioni su Juve e Toro, poi un «a proposito», e via con l'offerta o la richiesta di un calciatore; 2) divagazione sul calcio minimo, cosi che non c'è bisogno di dire «a proposito», si è già sull'argomento; 3) tema subito messo m chiaro, come un poker a carte scoperte, una telesina: «Io ho questi calciato�ri, interessano?». Nel locale una bacheca piena di cimeli sportivi legati al rallysmo, attività del proprietario dell'hotel, una mu�seale piena di oggetti casalinghi del passato, compresa una stu�penda macchina da cucire anti�qua, una tutta di gagliardetti di squadre celebri che hanno sog�giornato lì, con però, tra Ajax e Borussia e Inter, il tenero emble�ma dei ciclisti torinesi del Ma�donna di Campagna. Nessuno è ancora riuscito a capire in pie�no il meccanismo scenico del mercatone, chi è che comincia a parlare, come si aprono e si chiudano le commedie, come nasce e si dipana imo sketch. Figuriamoci del mercatino, che comunque, per simmetria pie�na, ha pure i suoi miti, i suoi cicloni umani da ricordare: su tutti, per il Torinese, il ciclone Aghemo quando verme decisa la proiezione su orbite alte, del Moncalieri, con giocatori acqui�stati «al volo», senza discussio�ni sul prezzo, e con la leggenda di Mauro De Riggi, il bomber maradonesco che in pratica non aveva prezzo. Non quegli sketch travolgenti, ma tutto il resto si replica, sino a fine luglio.

Persone citate: Aghemo, Buffon, Gian Paolo, Mauro De Riggi, Moggi, Pacchiotti

Luoghi citati: Borgaro, Moncalieri, Rivoli, San Colombano Al Lambro, Torino