Usa in ripresa, la Fed taglia ancora
Usa in ripresa, la Fed taglia ancora Atteso un intervento di Greenspan sul costo del denaro. Analisti divisi sull'entità dell'intervento Usa in ripresa, la Fed taglia ancora Il Pondo dichiara guerra alla stagnazione Maurizio Mollnari corrispondente da NEW YORK L'economia americana mostra al�cuni segnali di recupero alla vigilia della decisione della Federai Beserve che dovrebbe oggi portare al sesto taglio consecutivo dei tassi di interesse dall'inizio dell'anno. La riunione dell'Open Market Committee ha coinciso ieri con la divulgazio�ne dei nuovi dati del Conference Board sull'indice della fiducia dei consumatori, sugli ordini industriali di beni durevoli e sulla vendita di nuove case. In tutti e tre i casi si tratta di notizie positive. L'indice della fiducia è sahto per 0 secondo mese di seguito ed è ora a quota 117,9 ovvero la più alta dallo scorso dicembre. Gli ordini dei beni durevo�li, secondo il Dipartimento del Com�mercio, sono aumentati del 2,907o rovesciando il declino registrato in aprile del 5,5^0 e la vendita di nuove case è aumentata in maggio dello 0,80Zd, avanzando per la terza volta negli ultimi quattro mesi. Gh analisti di Wall Street hanno reagito con prudenza a questi segna�li evitando fàcili entusiasmi. «La verità è che l'economia si sta espan�dendo lentamente ed è bene che continui a questa velocità» si limita a dire Lynn Franco, economista del Conference Board. Proprio ieri del resto l'Emi ha segnalato la «forte incertezza che pesa sull'economia americana» concludendo che, a fron�te di un eventuale perdurare della stagnazione, esistono spazi per «un ulteriore taglio dei tassi». La prudenza è d'obbligo perché anche i nuovi dati confennano che l'economia americana resta in mez�zo al guado e lo spettro della reces�sione è tutt'altro che scongiurato: le intenzioni di acquisto di beni come le automobili continuano a scende�re e il tasso di disoccupazione resta al 4,50Zo per un totale di circa 3 milioni di persone che ricevono i sussidi di disoccupazione, il numero più alto dal novembre '92. «Esiste la possibilità che la recessione sia già iniziata» avverte il National Blireau of Economie Researeh:''ri I numeri tanto della debole cre�scita quanto dell'ombra della reces�sione saranno sul tavolo di Alan Greenspan quando oggi annuncerà la decisione sul nuovo taglio dei tassi. L'incremento della vendita delle case accompagnato alla cresci�ta della fiducia dei consumatori vero barometro dell'economia più ricca del mondo potrebbero sugge�rire a Greenspan una decisione non troppo aggressiva, ovvero un taglio di un quarto di punto. E' questa l'opinione di Dan Seto, economista di Sumitomo Life Investment di New York, secondo cui «la Fed deve essere capace di resistere alla fretta e mostrare pazienza in questo fran�gente riservandosi un possibile nuo�vo intervento per agosto». «Il qua�dro dell'economia è ancora misto fa notare Tim O'Neill, capo economi�sta della Harris Bank e la Fed continuerà con la pohtica di tagli di mezzo punto anche perché fra i dati più ambigui c'è la persistente debo�lezza del settore della manifatture». Sulla decisione della Fed peserà anche il desiderio di ottimizzare l'effetto dei 95 mihoni di assegni ognuno con un valore massimo di 600 dollari che stanno per arriva�re nelle tasche degli americani co�me prima conseguenza dell'appro�vazione del taglio deUe tasse voluto da Bush. In attesa della decisione di Greenspan Wall Street ieri ha vissuto una giornata di alti e bassi contraddistinta dalla decisione del�la Goldman Sachs di abbassare le stime di 39 aziende tecnologiche e dall'ammissione della Merrill Lyn�ch che le proprie previsioni di profitto non verranno rispettate. A fine giornata il Dow Jones ha chiu�so in calo dello 0,290Zo mentre il Nasdaq dopo uno sprint sul finale ha guadagnato lo 0,670Zo. Chiusure negative anche per tutte le piazze europee: Milano -1,23, Londra -1,88, Parigi -2,35, Francoforte -1,65 e Zurigo -1,35. Debole l'euro a 0,86 sul dollaro. In risalita la fiducia dei consumatori, le vendite di beni durevoli e di nuove case Il presidente della Federai Reserve, Alan Greenspan
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