Inchiesta Alta Velocità Aumentano gli indagati

Inchiesta Alta Velocità Aumentano gli indagati Sequestrata una grande discarica nell'Aretino Inchiesta Alta Velocità Aumentano gli indagati Francesco Matteini corrispondente da FIRENZE L'inchiesta sui lavori per l'Alta Velo�cità nelle gallerie dell'Appennino si divide in tre fronti. C'è quello giudi�ziario, con il sequestro di una disca�rica e nuovi indagati. C'è quello occupazionale, con i timori dei 1500 operai di perdere il posto di lavoro. C'è quello pohtico con il botta e risposta a distanza fra la magistratura fiorentina e il neomi�nistro alle infrastrut�ture Lunardi. Ieri mattina i carabinieri del Noe hanno messo sotto sequestro una grande discarica nel comune di Monte San Savino, in pro�vincia di Arezzo, e il sostituto procurato�re della repubblica Monferini ha iscritto nel registro degli in�dagati sia alcuni re�sponsabili del Cavet, il consorzio che coor�dina i lavori di scavo, che quelli della disca�rica, portando cos�a 43 le persone sotto inchiesta. La discarica si trova in un'area destinata a verde, accanto ad una fornace chiusa per fallimento: qui negli ultimi due anni sarebbero state stoccate 25niila tonnellate di materiale proveniente degli scavi nelle gallerie dell'Alta velocità del versante toscano (il carico di circa 900 tir). I carabinieri del Noe avreb�bero rilevato sia fanghi di depura�zione delle acque filtrate durante i lavori, che residui dei processi di cementificazione dell'ovale delle gallerie, con una percentuale di idrocarburi di mille milligrammi per chilo contro un tetto massimo consentito di 50.Mentre i carabinie�ri formalizzavano il nuovo seque�stro i legali del Cavet polemizzava�no con i provvedimenti presi sabato scorso dalla magistratura. In partiUn cantiere questrato colare «il sequestro della galleria Marzano, per come è stalo eseguito, senza consentire la messa in sicu�rezza della galleria, può dar luogo a pericoli di allagamento, di frane, di emissione di gas», sostiene l'avvoca�to Nino D Avirro, che assiste il Cavet. «Il Consorzio ha continuato l'avvocalo D'Avirro conferma la legittimità con cui ha operato. Ca�vet ha portato avanti i lavori nel rispetto delle prescrizioni e delle autorizzazioni degli organi compe�tenti. Sulla base delle analisi effettuate dai nostri consulenti, non esiste alcun peri�colo di inquinamento delle falde né dei siti dove sono stati confe�riti i rifiuti». Intanto i lavori so�no fermi e i circa 1500 operai che lavo�rano sul fronte tosca�no temono per il loro salario. «Per ora non c'è richiesta di cassa integrazione», preci�sano dal Cavet. Ma è possibile ripartire in tempi brevi? In teoria sì, almeno secondo il procuratore capo di Fi�renze Guttadauro, purché le azien�de interessate si impegnino a rispet�tare «quelle prescrizioni» che i tecni�ci della procura suggeriscono ((per evitare che l'attività possa provoca�re ulteriori conseguenze ambienta�li». Guttadauro ha risposto anche all'afiermazione del ministro Lunar�di, che risulta fra i progettisti dell'Al�ta Velocità ed è titolare della società «Rocksoil» che fornisce consulenza ingegneristica e idrogeologica, se�condo il quale l'azione della magi�stratura «è una sfida al governo»: «Quando, nel dicembre scorso, ab�biamo presentato al Gip le richieste di sequestro ha ribattuto il procu�ratore di Firenze non sapevamo certo chi avrebbe vinto le elezioni né che Lunardi sarebbe diventato ministro per le infrastrutture». Un cantiere sequestrato

Persone citate: Aretino, Francesco Matteini, Guttadauro, Lunardi, Marzano, Monferini, Nino D Avirro

Luoghi citati: Arezzo, Firenze, Monte San Savino