Albania: vince il ps, Berisha non ci sta di Vincenzo Tessandori

Albania: vince il ps, Berisha non ci sta Albania: vince il ps, Berisha non ci sta L'ex presidente, sconfitto, parla di «manipolazioni» Vincenzo Tessandori TIRANA Come se si pensasse che la verità fa male. Solo fra qualche giorno si saprà ufficialmente ciò che tutti già cono�scono ufficiosamente. E cioè che i socialisti hanno bissato il successo nelle elezioni politiche e che Sah Berisha, ex presidente ed ex numero uno del partito democratico, ne è uscito battuto ancora una volta. L'incertezza, il lesta a testa erano durati poco, anche se a un certo punto quello che chiamavano (di vecchio leone» si era convinto di avercela fatta. Ma questo suo sogno di inizio estale è duralo lo spazio di una breve notte, poi la voce dei numeri si è fatta assordante, e il suo portavoce dichiara ora che «le elezio�ni non si sono svolte in base agli standard democratici. Ci sono state manipolazioni e irregolarità». Sia come sia, dicono che la gente abbia scelto la continuità politica, ma gli indecisi non devono esser stati pochi se per mettere un sigillo al rito, l'S luglio, si dovrà andare a 37 ballottaggi. Che, secondo le speranze e i calcoli dei socialisti, non dovrebbe�ro spostare un bel niente. Al contra�rio il successo sarà più netto, garanti�sce Gramoz Ruci, segretario genera�le del ps, dopo aver annunciato «fitore», ((vittoria», in 45 delle 100 zone nelle quali si è votato col sistema maggioritario e aver ammes�so la sconfitta in 17. E avverte: «In 35 fra le 37 zone dove si svolgeranno i ballottaggi siamo matematicamen�te vincenti». Cos�azzarda un'alchi�mia pohtica: 40 seggi devono essere assegnati col sistema proporzionale; poi, la resa dei conti col ballottaggio. E Ruci si è detto fiducioso che sul suo partito piova anche la preferenza di parte, degh alleati il che, se avvenis�se, potrebbe significare che al Ps toccherebbero i tre quinti del Parla�mento, necessari per l'elezione del Presidente, fra un anno. Un quadro fosco, agh occhi del partito democratico, il maggiore del�l'opposizione e quello che mostra la cicatrici più vistose. Geng Pollo, il suo attuale leader, entrerà in Parla�mento solo col recupero della quota proporzionale. Forse per tentar di vedere la realtà sotto una luce diver�sa, il portavoce Edi Paloka tuona: «Questo voto è inaccettabile». E la lunghezza dell'elenco delle irregolari�tà e degh abusi denunciati soiprenderebbe, se non si ricordasse che siamo nei Balcani. D'altra parte Ilir Meta, il primo ministro, è stato chiaro: «Sono molto soddisfatto. È una vittoria netta dei socialisti, il che significa un preciso mandato al governo del Pae�se per altri quattro anni. Oggi l'Alba�nia è un Paese più stabile». Ma i brogli denunciati? «Ma no, abbiamo assistito a un processo elet�torale che ha aiutalo il Paese a fare un altro notevole passo in avanti verso gh standard europei. Insom�ma, sono state le elezioni più libere e oneste mai svolte in Albania». Evi�dentemente, anche d�più di quelle che, sotto tutela armata dell'Europa, quattro anni or sono portarono al potere il suo partito. Ad ogni buon conto, accuse e sospetti non sarebbe�ro giustificati, secondo i 250 osserva�tori intemazionali sparsi per il Pae�se. La competizione elettorale si sa�rebbe svolta in modo generalmente corretto e dal Lussemburgo, dove sono riuniti, i ministri degh Esteri dell'Unione Europea fanno eco e mettono un sigillo alle urne: «Lo svolgimento del voto è stato pacifico e il completamento di queste elezio�ni nel pieno rispetto delle modalità indicate tìall'Oscé contribuirà a raf�forzare ulteriormente le istituzioni democratiche del Paese e il suo avvicinamento alle strutture euro�pee».

Persone citate: Berisha, Edi Paloka, Gramoz Ruci, Ilir Meta, Ruci, Sah Berisha

Luoghi citati: Albania, Europa, Lussemburgo