Sicilia, Orlando travolto dall'eterna Dc

Sicilia, Orlando travolto dall'eterna DcSicilia, Orlando travolto dall'eterna Dc Cuffaro eletto presidente con 20 punti di vantaggio Antonio Ravidà corrispondente da PALERMO Il Polo fa il bis. La Sicilia vira nettamente a centrodestra. La Ca�sa delle Libertà dopo il successo del 13 maggio (l'ormai famoso 61-0 nel numero di parlamentari) elegge presidente della Regione Totò Cuffaro del Cdu con circa il 60^0 dei voti. Battuto Leoluca Or�lando, e l'ex sindaco di Palermo, candidato del centrosinistra di�stanziato di circa 14 punti, sbotta con un «neanche Nembo Kid ce l'avrebbe fatta». Orlando rinnega la sua coalizione, tornando al tra�sversalismo che lo vide fondare la Rete e annuncia di non'voler esse�re il leader dell'opposizione in as�semblea regionale. Un'altra batosta (circa il 40,y pure per il terzo aspirante a diven�tare governatore della Sicilia: Ser�gio D'Antoni. L'ex segretario Cisl vede assottigliarsi il suo movimen�to Democrazia Europea insiste pe�rò sulla validità dell'oggetto del suo desiderio, il terzo polo (anche se Andreotti, da Roma, dice che «forse Democrazia Europea non ha futuro»). I dati la dicono tutta e con oltre il 600Zo dei suffragi il centrodestra agirà a piacimento nella tredicesima legislatura del�l'assemblea regionale fortemente connotata dall'impronta berlusconiana, ma non solo. Infatti Cdu e Ccd che quasi certamente faranno gruppo unico. Dopo l'insuccesso nel proporzionale alle politiche, adesso sono lievitati fino a sfiora�re, insieme, il 180Zo. E Raffaele Lombardo, eurodeputato catanese e coordinatore nazionale del Ccd sottolinea soddisfatto il successo dell'area cattolica moderata di cen�tro con l'imminente obiettivo di un partito-movimento unico. E' il ruggente ritomo della vecchia De nell'isola? La voglia di passato tra gli ex De di centrodestra e di centrosinistra (le due Maigherite possono contare pure su un risulta�to positivo) sembra essere imo degli aspetti interessanti di queste elezioni con bassa percentuale di votanti: il 63,60Zo con un calo di oltre il 6,50Zo rispetto alle politiche di un mese e mezzo fa. Si fanno i primi nomi degli eletti e dei «trombati» (tra questi ultimi Bruno Contrada indipendente in An a Palermo, in cerca di riscatto dopo l'assoluzione in appello dal�l'accusa di concorso con i mafiosi) e si fa strada la delusione nel centrosinistra. Il segretario sicilia�no diessino Claudio Fava oggi rela�zionerà a Roma in direzione nazio�nale, ma l�ci sono ben altri proble�mi, quelli dell'assetto della Quer�cia. Fava si consola sottolineando che «se è stata persa la battaglia su Orlando i Ds nell'isola sono cresciu�ti rispetto al 13 maggio». I rami della quercia siciliana però sono scossi da un rancoroso vento di protesta: «Andavo nei paesi in campagna elettorale e trovavo chiuse le sezioni», si è lamentato il deputato diessino Gianfranco Zan�na. Francesco Foigione leader sici�liano di Rifondazione ammette che la sinistra è in crisi e il suo partito in difficoltà: «Dobbiamo fare un'analisi approfondita». Una sinistra che invece, unico vanto, conquista Gela città di ottantamila abitanti alla prese con ima delin�quenza sfrenata. Qui sospinti dal�l'ex assessore ai Beni culturali Salvatore Molinello i Comunisti Itahani hanno ottenuto il 270Zo di�ventando il primo partito. Gianfranco Fini esulta a nome del Polo, sebbene An non abbia fatto faville (il suo leader siciliano Guido Loporto sarà il prossimo presidente dell'assemblea regiona�le) e dice che «superato il dato record della politiche del 13 mag�gio si dimostra che la coalizione rappresenta una grande speranza di crescita economica in ogni parte d'Italia, ma soprattutto nel Meri�dione». E non finisce qui. Lo stratega del centrodestra siciliano, Gian�franco Micciché, guarda già all'ele�zione del sindaco di Palermo in novembre (Orlando si dimise per candidarsi in Regione e per ora c'è il commissario straordinario, Gu�glielmo Serio). «Sono pronto se Forza Italia e la coalizione mi candidano», si fa avanti Francesco Musotto, eurodeputato azzurro e presidente della Provincia, uno dei grandi inquisiti da Caselli, assolto in tutti e tre i gradi di giudizio dall'accusa di concorso in associa�zione mafiosa. Micciché prende tempo: «Vedremo. Di certo il no�stro non sarà un semplice candida�to, ma il sindaco di Palermo». L'ex sindaco «Neanche Nembo Kid ce l'avrebbe fatta» Contrada escluso Boom di Ccd e Cdu E adesso il Polo pensa alle comunali: in pista Musotto?

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