Due piste per ammirare il Sahara

Due piste per ammirare il Sahara Due piste per ammirare il Sahara La testimonianza della guida alpina Roger Frison-Roche e i racconti di Lorenzo Marimonti, anch'egli alpinista UE diversi punti di vista sul I Sahara in due bei libri appena usciti, del Cda, Centro Documenta�zione Alpina di Torino: la testimonian�za del francese Roger Frison-Roche, guida alpina di Chamonix e pioniere dell'alpinismo nel deserto, che fece 17 spedizioni in Algeria dal 1935 al 1960, e i racconti del milanese Lorenzo Marimonti, anch'egli alpinista, che per trent'anni ha accompagnato turisti in tutti i paesi sahariani, Algeria, Libia, Niger, Ciad, Mauritania, Egitto, dal '60 ai giorni nostri. Sono, nelle collana «Le Tracce», «Il richiamo deU'Hoggar, ar�rampicate nel Sahara», (la prima edizio�ne è del 1936), 124 pagine, 26 mila lire, e «Luci e ombre del deserto, racconti di un viaggiatore sahariano», 190 pagine, 32 mila lire. . Frison Roche che all'epoca era uno scatenato alpinista di 30 anni raccon�ta un Sahara che non c'è più, con tanti cammelli e pochi fuoristrada, quando il turismo del nulla quasi non esisteva, con le prime scoperte dell'immenso patrimonio dei graffiti e delle pitture rupestri deU'Hoggar algerino, conside�rato la più grande galleria d'arte al�l'aperto del mondo. E poi le arrampica�te su sconosciuti sistemi montuosi di basalti e arenarie rosse, una novità per quei tempi, con prime assolute su cime rimaste vergini per millenni. E il rap�porto straordinario con le guide tuareg, e centinaia di chilometri a dorso di cammello, la sete, il caldo, le tempeste di sabbia... Marimonti è invece testimone del Sahara di oggi, con la sedentarizzazio�ne dei tuareg, la trasformazione di Tamanrasset, da villaggio a città di 40 mila abitanti, con i racconti delle trage�die dimenticate di sans papier neri, morti di sete nel tentativo di raggiunge�re il miraggio europeo. Raccontando anche le storie di avventurieri ed esplo�ratori recenti, i massacri di tuareg in Niger da parte dell'esercito degli anni '90, e infine dicendo dell'amore infinito per l'ambiente, uomini compresi. Chi conosce un po' il Sahara, ritrova i luoghi di bivacchi, pozzi, oasi, guelte e oued, gli odori, le sensazioni, le emozio�ni, la libertà e le immense solitudini, la compagnia dei tuareg, il tè intomo al fuoco al tramonto. A dirle sembrano le solite storie, ma chi c'è stato sa che è così, e che il Sahara, anche se non è più quello d�Frison-Roche, è sempre uri affare che lascia il segno. Chi invece non l'ha mai visto godrà di letture istruttive e stimolanti. In tutti e due i volumi infine un breve, utile glossario di termini in francese, arabo e tamaschek. Renato Scagliola Uno dei molti straordinari panorami del Sahara, in questo caso si tratta della parte algerina, a Tadrart

Persone citate: Frison, Frison Roche, Lorenzo Mari, Lorenzo Marimonti, Renato Scagliola, Roche, Roger Frison

Luoghi citati: Algeria, Ciad, Egitto, Libia, Mauritania, Niger, Torino