Mangia & godi

Mangia & godiMangia & godi L'ANUPKIMA Gabriella (losco GODERSELA. Nella co�munità di intellettuali, artisti e curiosa aristo�crazia della Parigi anni Venti, frammista di francesi e molti americani, delle varie Ger�trude Stein e la sua amica Alice B. Toklas, Adrienne Monnier, la librala di rue de l'Odeon e Silvia Beach, la librala di Shakespeare SCompany, editrice dell 'Ulisse di Joyce, la pittrice Marie Laurencin, le scrittrici Djuna Bar�nes, Colette e Rachilde, dei vari Paul Morand, René Crevel, An�dré Germain, Edmond Jaloux, e dei tanti étrangers come il poe�ta Oscar Milosz, Dolly Wilde (nipotina di Oscar) o Hélène Soutso, la parola d'ordine era quella. Vivere la propria vita traendone il massimo godimen�to possibile. In una manciata d'anni che furono tra i più brillanti per la pittura, la poesia, la letteratura o la musica, una congerie di menti in buona parte geniali si trovò riunita in un solo quartie�re di una grande metropoli, tra Saint Germain e Montparnasse, a ostentare la leggerezza esi�stenziale più totale. Amarsi significava farlo libe�ramente senza imbrigliarsi in categorie come il maschile o il femminile, il proprio sesso e l'altro si equivalevano nel giro�tondo delle relazioni che porta�va le stesse persone ad accop�piarsi vicendevolmente come in un sistema chiuso ed elitario, ed erano la bellezza fisica o l'intelletto o l'eleganza in quan�to tati ad attrarre, indipendente�mente da chi li incarnava. Ma il piacere come norma faceva di ogni attività un'arte. Anche mangiare doveva essere una delle forme di espressione del godimento come filosofia. La cucina impudica, libello di autrice anonima che arriva oggi in libreria con tutti i clichés del manoscritto ritrovato (in uscita da DeriveApprodi, p.143, L. 28.000, con prefazio�ne di Luigi Veronelli), raccolta datata Parigi 1919/1931, "ricet�te segrete di una donna di mondo rivelate a chi intenda diventarlo" (ne pubblichiamo due qui accanto n.d.r.), è una sorta di manuale per l'uso di ingredienti ed alimenti volto a eccitare i commensali, portarli al punto giusto attraverso il palato per favorire lo sfrenato appagamento dei sensi: «Sono Clauctine che è andata alla scuo�la sbagliata, diceva di sé made�moiselle A. D. delle "Gertrude Hoffmann Girls",... Ci scam�biammo biancheria intima e amanti in un'interminabile estate di qualche anno fa. La "piperade", mi raccomandava, si fa solo con i peperoncini verdi e non con i peperoni come fanno i baschi e va accompagna�ta con una bella fetta di pro�sciutto di Bayonne, caramella�to. Fa volare i merli e cantare la passera". Dagli abbinamenti alle cottu�re, dalla presentazione alle cir�costanze adeguate per ogni ci�bo, il ricettario appare come la fotografia di un gruppo, il grup�po che di quei cibi, cotti e presentati in quel modo e solo in quello, si nutriva. Godendo sen�za fine dalla testa ai piedi. La carta azzurrina del quadernetto su cui si vuole che le ricette siano state trovate rimanda co�me un segno a Colette. Modello imprescindibile, per chi ne con�divise il modo di vivere. Altra fotografia del gruppo, di natura diversa eppure analo�ga in maniera sconcertante, è quella fornita da Francesco Rapazzini nel suo Sguardo doppio dell'amore (che esce in Italia per le edizioni Sylvestre Bon�nard, p. 196, L. 32.000, e contem�poraneamente in Francia, dove l'autore vive, per Fayard), libe�ra ricostruzione di una festa di compleanno che si tenne in un appartamento parigino, al 20 della rue Jacob, in pieno VI arrondissement, Saint-Germain, la sera del 31 ottobre 1926: per i 50 anni di Natalie Clifford Barney. Donna di mondo, che era stata amante di Liane de Pougy, grande cortigiana di fine Otto�cento, come poi di Lucie Delarue-Mardrus, la bella poetessa che aveva sottratto la palma a Anna de Noaities, ed è ora compagna da una decina d'anni di Romaine Brooks, pittrice mo�dernista americana, ma che de�ve buona parte del suo prestigio al fatto di essere stata amata da Remy de Gourmont, da cui ebbe l'appellativo di Amazone. Come regalo di compleanno, André Rouveyre, scrittore e ca�ricaturista, le ha portato in un pacchettino prezioso la prima prova delle Lettere intime all' Amazone di Gourmont che lui stesso ha illustrato. Gertrude Stein invece le ha portato, senza pacchetto, il più bel surrealista che ci sia, giova�notto 26enne che promette, René Crevel in persona (compia�ciuto ma nervoso, il bel giova�notto farà furiosamente sesso in bagno con l'amante, il pittore EugeneMcGown). Chi non ha potuto venire, ha inviato un biglietto d'auguri: André Gide, Paul Valéry, Paul Claudel, James Joyce, Ezra Pound. La serata procede tra tante conversazioni accennate, an�che cruciali, come quella su Proust, che per alcuni è rappre�sentante di un mondo ormai decaduto, per altri scrittore d'avanguardia chiacchiere che Rapazzini, bibliofilo, dice di aver messo insieme con frasi realmente scritte o pronunciate dai protagonisti e una lenta cena, i cui piatti potrebbero venire tutti dal ricettario di cui sopra. Come le zucche farcite di muggine di laguna, che i com�mensali ci fanno invidiare. Natalie Clifford Barney in effetti ha suggerito più di un piatto all'autrice anonima della Cucina impudica. Il modo di vivere, amare e nutrirsi qui doppiamente illustrato, deve aver avuto la sua indubbi^ ejffir,. cada, più di qualsiasi pillola della giovinezza. Molti dei per�sonaggi evocati raggiunsero età venerande in ottima forma. Na�talie Clifford Barney (sua la frase "amare è rendere doppia la vista") lasciò la compagna per un'altra donna dopo aver com�piuto i 90 anni. Non cos�René Crevel, che divenne famoso ma mor�suicida nel '36 a 36 anni. CULETTI BRETONI AL SIDRO E' una ricetta dello chef del «Grand Hotel d Dinard» l'ha inventata per certi turisti inglesi dai gusti un po' particolari che leggono Oscar Wilde e fanno passeggiate al chiaro d Luna. Sapendo che avrei fatto felici i miei amici delle «Taveme de l'Olympia», in bodevard des Capucines, gli chiesi d ricopiarmela. Si ricordi d usare i Camus d Breta�gna, mi raccomandò e aggiunse, dalle mie parti i vendtori d ortaggi cantano: «Achetez, achetez nos beaux culs pour /aire renaìtre vos insanes désir». Sarà questa la ragione per la quale Caterina de Medici ne mangiava cos�tanti «qu'elle cuyda crever?» m. Due carciofi a testa sono suffi�cienti. Togliete le foglie esterne, tagliateli a circa due terzi del�l'altezza, eliminate i gambi e metteteti in una bacinella con dell'acqua nella quale avrete spremuto un paio di limoni. Quindi, gettateli in acqua bol�lente per quindici minuti circa. Lasciate che si raffreddino, ta�gliate loro il ciuffetto di foglie centrali e togliete l'eventuale fieno. Salateli e riempiteli con la farcia l21. Avvolgeteli in una fettina di pancetta e legateli con uno spago da cucina. Siste�mate i carciofi in un tegame a bordo alto sul fondo del quale avrete messo un trito di cipolle mescolato a qualche fiocco di burro, qualche rametto di timo, un pizzico di origano e uno di pepe. Debbono restare ritti. Mettete il tegame in forno, caldo, per una decina di minuti, poi, aggiungete un po' di brodo e mezza bottiglia di sidro secco, coprite e lasciateli cuocere a fuoco dolce per quaranta minu�ti. Quando sono pronti, liberate�li dalla pancetta e sistemateli in un piatto di portata caldo. Fate ridurre il fondo del tegame nel quale avrete messo la pancetta e un mezzo bicchiere di Calva�dos. Passate il fondo al cinese e scioglieteci un noce di burro, regolate il sale. Versate sui carciofi e servite. {ì)Alle Halles parigine si canta�va un tempo: «Artichauts. arti�chauts I c'estpour Monsieur et pour Madame /pour réchauffer le corps et l'ame I et pur avoir le cui chaud». 121 Per la farcia. In un tegame scottate un battuto di prosciut�to crudo con uno scalogno trita�to fine. Aggiungeteci degli champignon putiti e affettati, qualche punta di asparago ta�gliata alla julienne, un po' di salsiccia, poi, una noce di bur�ro, un pugnetto di prezzemolo tritato, unapunta dipeperonci�no, regolate il sale e mescolate bene. Cuccete il tutto per qual�che minuto. Quando questa far�cia si è intiepidita riempiteci i carciofi. PORCINI PROFUMATI Li prepara cos�M.lle Jane Renouardt, prima attrice al «Théatre Daunou», una piccola bombomera, tap�pezzato d velluti blu, tra la me de ia Paix e l'avenue de l'Opera. E' una variante dei porcini alla bordolese alla moda d Parigi perché a Borde�aux, mi spiegò, sono cucinati in tutt'dtro modo e con l'aglio, come in Provenza. Alla mia madera, ag�giunse ridendo, non perdono quel certo sapore che piace agli uomim l". L'importante è che siano giovani e appena aperti, cos�non si-debbono lavare, ma sol�tanto strofinare bene con un panno. Più tardi, nella toilette del «CirS's», che sta di fronte a «Daunoti», uno dei ristoranti più lussuosi del quartiere del�l'Opera, le chiesi qual era il sapore che non perdevano. E Jane, divertita, mi rispose: ma il nostro, mia cara. Il nostro! Affettate 500 grammi di fun�ghi tenendo da parte qualche gambo che taglierete a dadini piccolissimi. Conditeli con sale e pepe. Gettateli in un padella con dell'olio d'oliva caldissimo e saltateli finché non sono dora�ti. Recuperateli con una schiumarola. Eliminatele l'olio. Nel�la stessa padella fate poi scio�gliere tre noci di burro con i dadini dei gambi e due scalogni tagliati fini. Aggiungeteci i fun�ghi e cuccete per qualche minu�to. Accomodateli in un piatto di portata riscaldato, versateci un mezzo bicchierino di rum della Martinica nel quale avrete ag�giunto qualche goccia di limone e un cucchiaio di prezzemolo tritato. 111 Jane Renouardt allude al caratteristico sapore del «glico�geno», un amido animale simile a quello vegetale che si trova nei funghi che ha la particolarità di essere dolceamaro e che si produce nella vulva femminile sotto l'azione degli ormoni sessuali, soprattut�to nella seconda metà del ciclo. (da Anonima, "La cucina impudica", DeriveApprodi) Un'anonima raccolta di ricette, "La cucina impudica", celebra 'erotismo; un romanzo racconta gli incontri "proibiti" fra Gertrude Stein, Silvia Beach, Crevel e la nipotina di Wilde Nella Parigi degli Anni Venti fra-salotti, buona tavola e alcove, intellettuali, artisti e curiosa aristocrazia, una sola parola d'ordine: vivere la propria vita traendone il massimo piacere possibile Pour Monsieur et pour Madame, artichauts7 artichauts pour avoir le cui chaud ■•?fes -ASM» .. ••■' /--o,--..,

Luoghi citati: Francia, Italia, Martinica, Parigi, Provenza, Saint Germain