Frida Kahlo di Fiorella Minervino

Frida Kahlo Frida Kahlo Il «rinascimento» messicano LA MOSTRA DELLA SETTIMANA Fiorella Minervino —" pur vero, ogni volta c'è qual�cosa che turba mtm nell'appassio�nata e passionarla Fri�da Khalo: sono ora gocce di sangue che invadono pure lo spa�zio della cornice, ora scimmie, cani, idoh che la circon�dano come timori ancestrali; sopratuttto l'allusione costante a paura, a fragilità, nonché all'orro�re della sofferenza sia morale che fisica. Non esiste serenità nei dipinti laceranti e talora stupefa�centi di questa protagonista del cosiddetto «Rinascimento messi�cano», movimento che nei primi Anni Venti del '900 vide congiun�gersi e confluire forze diverse, muralisti, artisti, intellettuali, let�terati, uniti dall'ideologia, nell'im�pegno politico e nell'arte. I messi�cani vissero il confronto tra le avanguardie occidentali e l'antica civiltà degli aztechi, sulla scorta del fascino deUa rivoluzione socia�le, politica, artistica. In qualche LA MODESETTFiorella modo ruotarono intorno alla sedu�cente, irresistibile Frida. La rasse�gna veneziana con una cinquanti�na di opere punta a sottolineare questo ruolo di centro, perfino di capofila che sostenne la Khalo con personaggi come il marito Diego Rivera, con Tamayo, Orozco, Siqueiros, altri che contri�buirono a rendere il movimento famoso all'estero, come Zàrraga, Herràn, Montenegro, Leal, Galvàn, martinez, Izquierdo, nonché il rivoluzionario che li accompa�gnò per un tempo Lev Trotskij. Frida Khalo è diversa. Minuta, non leggiadra secondo i canoni estetici occidentah, specie in Fran�cia dove visse con Rivera, neppu�re negli Usa, dove la coppia tra�scorse anni, lei di 21 anni più giovane di Rivera (lo conobbe nel '28 iscrivendosi al Partito comuni�sta messicano fra personaggi co�me Tina Modotti) era di una STRA LA MANA nervino bellezza superba, fol�te sopracciglia scure, occhi vivissimi, pelu�ria sopra la bocca che sottolineava nei qua�dri e la seduzione che scaturiva dall'accentuare tratti, costumi, fogge delle antiche origini. Di salute malferma, co�minciò giovane con la poliomelite e un piede deformato, prosegu�fra incidenti, operazioni cruente, convalescenze interminabili, mentre il marito la tradiva, perfi�no con sua sorella. Nei suoi dipin�ti non manca autocommiserazio�ne e liberazione, con buona dose di ironia, anche se Frida sostene�va di dipingere se stessa perchè era ciò che megho conosceva. C'è del Surrealismo nella Kha�lo, se ne accorse il pontefice dei Sui realisti Breton per solito tutt'altro che tenero verso gli adep�ti, che precede la conoscenza e partecipazione al movimento in Francia. Un surrealismo che sca�turisce da memorie ancestrali, e dall'esigenza di rappresentare ogni cosa, come «in una vetrina», spiega nell'introduzione al bel catalogo (edito da Mazzetta) Achille Bonito Oliva. Un reali�smo cos�minuzioso da tramutar�si in autentico, sofferto Surreali�smo. Sono esposte opere rare per l'Italia, come il magnifico Le due Frida ( 1939), dove lei si immorta�la in due stupefacenti donne, sedute a fianco, mano nella ma�no, senza guardarsi, eguali nel volto, acconciatura, occhi cari�chi di amarezza (si era separata da Diego per l'ennesima volta), con abiti diversi. Eccola, poi nel '32, nuda sopra un letto a cielo aperto, con san�gue ovunque mentre tre fili rossi trattengono una lumaca, uno strano vaso, un bimbo scuro simile a un idolo, sul fondo la città di Detroit, dove Frida ebbe a interrompere la terza gravidan�za. Nel'SV ritrae la sua Balia, colossale idolo con volto scuro dai tratti cubisti, ha un enorme seno con gocce di latte, mentre l'altro ricoperto di fiori, misterio�si come la natura intorno, offre latte a una nanetta, con la testa esagerata di Frida, mentre nel cielo piovono gocce di latte. Rivera è presente con opere di periodi diversi, specie della stagio�ne parigina, un autoritratto vici�no al primo Picasso, del 1907, due nature morte del 1917-18, nel segno del cubismo; un paesaggio prossimo all'ultimo Cézanne di Les Lauves, dove tutto si fonde, mentre affiora la Montagne SaintVictoire; segue il ritratto d'una scultrice nel più puro Cubismo sintetico, del '16, Frida nuda in una lito del '30, una Danzatrice in riposo, del '39. Ironici i due Autori�tratti: un disegno e un dipinto del 1954 (l'anno in cui Frida si spe�gne, lui si risposa nel '55 e morirà nel '57), con occhi dai globi promi�nenti, volto un po' flacido, sornio�ne, quasi domandasse compassio�ne o comprensione anche a Frida. Di Siqueiros compaiono opere strabilianti, come la Nostra im�magine attuale del 47, un uomo che ha per testa una pietra, e muscolose spalle, volge le due mani unite verso l'osservatore per offrirgli se stesso e il mondo. Maria Izquierdo propone una Ma�donna piangente, fra tende di pizzo, angurie, limoni, fiori, pian�te come offerte. Sorprende Leal con Gioventù un coppia di colore allacciata tra i fiori che suscitò scandalo. Orozco si riconferma grande con Paesaggio metafisico del '48, un riquadro nero, nubi consistenti, mare grigio, una ma�teria utile ai posteri, Tamayo non è presentato al megho. Non impor�ta: in questa pregevole e interes�sante mostra (curata da Bonito Oliva e Luis-Martin Lozano) la star è Frida, con le sue pene, ansie, l'amore drammatico e in�contenibile per Diego, l'arte, l'ideologia, la sua gente. Frida Kahlo e i capolavori della pittura messicana Venezia Fond. Bevilacqua La Masa Orario 10-20. Chiuso il marted�Fino al 30 settembre A VENEZIA LE PASSIONI, GLI AMORI, LE OPERE DEGLI ARTISTI CHE CONIUGARONO LE AVANGUARDIE EUROPEE CON LA TRADIZIONE AZTECA IN NOME DEL COMUNISMO ^ ^^t^l*^***4* Il *9OQ^...~j00???!pe®*0P: -V «Le due Frida», olio su tela di Frida Kahlo, del 1939

Luoghi citati: Detroit, Francia, Italia, Montenegro, Stra, Usa, Venezia