TRIESTE Il centrodestra raccoglie 'eredità di Illy di Gigi Padovani

TRIESTE Il centrodestra raccoglie 'eredità di Illy TRIESTE Il centrodestra raccoglie 'eredità di Illy Gigi Padovani inviato A TRIESTE Non è ancora mezzanotte quando Fabrizio BeUoni, un omone grande e grosso che a Trieste rappresenta Bos�si, si affaccia su Piazza Unità d'Itaha appena ripavimentata e esclama: «Tre a zero, palla al centro». Cioè: al centrodestra vanno il Comune di Muggia (vinto da Lorenzo Gasperini al primo turno del 10 giugno), la Provincia di Trieste, U Comune di Trieste. L'onorevole Roberto Menia, luogotenente di Fini e suo compagno nelle battute subacquee al laiigo di Miramare, commenta più pacato: «Me lo sentivo, sapevo che avremmo vinto con un bel distacco, soprattutto in città». SugU schermi dei computer aUestiti nella sala del Consigho comu�nale, trasformata in centro di raccol�ta dati, onnai i dati non lasciano più dubbi. «L'era di Riccardo Dly è davve�ro finita», commenta l'ex presidente della Regione Roberto Antonione, ora sottosegretario agli Esteri. La terza prova del «supersindaco al caffè», come l'hanno definito, è andata dunque male: dopo sette anni di «regno» in città con due mandati trionfaU, non è riuscito a trasferire i suoi voti ai successori designati. In Comune la sfida del baUottaggio era tra Federico Pacorini, presidente uscente degU imprenditori locali, sostenuto da lista Uly, UUvo e Verdi, e il candidato della Casa deUe Ubertà Roberto Dipiazza, un rampante selfmade-man sindaco uscente di Mug�gia. A 167 sezioni scrutinate su 238, Dipiazza era in testa con un 54 per cento tondo tondo contro il 46 dell'aversario: esattamente quegli otto punti in più che aveva avuto al primo turno. Quanto aUa provincia, lo scar�to a scrutinio quasi ultimato era più basso, con un 51,70Zo per Fabio Scoccimarro, un commerciante di motoci�clette di An, candidato del Polo, contro il 48,3 per il popolare Ettore Rosato, funzionario deUe Generali, sostenuto daUo schieramento Uly. In FriuU l'unica consolazione per l'UUvo è stata la vittoria al Comune di Pordenone (inaspettata, e dovuta al croUo deUa Lega) e di Monfalcone. Cos�quando nei primi minuti di luned�arriva U vincitore deUa sfida, tra i suoi supporter si scatenano i coretti da stadio «Di-piazza, Di-piaz�za» con miUtanti avvolti nelle ban�diere di Forza ItaUa, brindisi di attivi�sti di An, canzoni più o meno nostalgi�che. Accanto al neosindaco, due sotto�segretari due del governo Berlusconi: un Vittorio Sgarbi raggiante, che sog�ghigna, e un Antonione in polo blu, appena rientrato da un gita in barca di due giorni. Commenta Sgarbi: «Uly non è riuscito a imporre il suo candi�dato. Lui mi aveva battuto, ma la sua è stata una vittoria di Pirro: la mia vera vittoria è stata oggi. Infatti Uly sarà costretto a stare aU'opposizione sia neUa sua città sia in Parlamento». Dipiazza è abituato ad essere diret�to. Da sindaco di Muggia, cittadina tolta aUa sinistra dopo anni di preva�lenza «rossa», andava in strada a far vedere agli spazzini come si pulisco�no le strade, accompagnava le signo�re dagU impiegati scortesi, mostrava ai vigili come dirigere il traffico. Un po' come U presidente del Consiglio, al quale lo accomuna una certa somighanza fisica: anche lui, per ricorda�re la famosa definizione di Biagi per il CavaUere, «se avesse le tette farebbe anche l'annunciatrice». Era commes�so in un supermercato, ora è padrone di una mini-catena. Tutto l'opposto il flemmatico Pacorini,. Adesso gU occhi di tutti saranno puntati su «palazzo ghepa», come i triestini in dialetto chiamano U muni�cipio: con queUe 120 finestre sembra una gabbia, appunto una «ghepa». Dipiazza riuscirà a confermare i suoi successi di Muggia anche neUa gab�bia? Il capogruppo al Senato deUa Margherita, WUler Bordon è di Mug�gia e là ha fatto il sindaco negli Anni 70-80. E' stato eletto in FriuU ed è convinto che Trieste abbia saputo anticipare fenomeni poi diventati nazionah, proprio attravero i sette anni di Uly: «In una città di centrode�stra, ha saputo rovesciare in modo post-ideologico queUo svantaggio. Non solo fu U primo dei sindaci della società civUe, con Bianco e Castella�ni, ma seppe far emergere il voto diretto prima aUa persona che al partito, quando si era ancora in epoca proporzionahsta. Trieste è for�se ancora l'unica città in ItaUa che riesce a liberarsi dagli schematismi partitici: lo dimostrò ai tempi di ManUo Cecovini, con il Melone, lo ha fatto con Uly». Ma oraiai è una anahsi da lasciare aUa storia deUa città. I vincitori hanno voglia di farsi sentire da tutti. E mentre i militanti di An si danno appuntamento al molo Audace, arriva a Sgarbi una telefonata di Berlusconi: «E' al setti�mo cielo riferisce il critico -, e per una volta non mi ha chiesto di stare attento aUe "mule" triestine o di non dire parolacce. Vuol dire che è pro�prio contento». Sgarbi accanto al neo-sindaco «Mi ha telefonato Berlusconi: è al settimo cielo» COMUNE TRIESTE FEDERICO PACORINI 46l '0 Centrosinistra: Ulivo, Lista Illy, Verdi, Italia dei Valori-Lista Di Pietro, Fronte Giuliano ROBERTO DIPIAZZA 54 Centrodestra: Forza Italia, An, Ccd-Cdu, Lega Nord, Nuovo Psi PROVINCIA TRIESTE ETTORE ROSATO 483 Centrosinistra: Ulivo, Lista Illy, Verdi x FABIO SCOCCIMARRO 51,7* Centrodestra: Forza Italia, An, Ccd-Cdu, Nuovo Psi, Lega Nord Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con Roberto Dipiazza (a sinistra) e Fabio Scoccimarro (a destra)