Belgrado dà il colpo dì grazia a Milosevic di Giuseppe Zaccaria

Belgrado dà il colpo d�grazia a Milosevic Belgrado dà il colpo d�grazia a Milosevic Varato il decreto per estradarlo all'Aia, il governo verso la crisi Giuseppe Zaccaria inviato a BELGRADO Nel carcere centrale di Belgra�do Slobodan Milosevic comin�cia a impaccare i libri che gli hanno fatto compagnia in que�sti due mesi, fra cui un'edizio�ne in caratteri cirillici del Nuovo Testamento. Alle tre del pomeriggio, dopo notti di consultazioni e una tempesto�sa seduta ufficiale, il govemo federale jugoslavo ha approva�to il decreto che rende possibi�le la sua estradizione all'Aia. Da oggi l'ex presidente di Jugoslavia potrebbe essere imbarcato in qualsiasi mo�mento su un elicottero che dal carcere lo condurrà all'aero�porto di Batajnica, e quindi in Olanda. Il decreto è stato già pubblicato sulla Gazzetta Uffi�ciale ed entra in vigore oggi, in base alla cittadinanza dei ricercati autorizza i primi ministri di Serbia e Montene�gro (quindi Zoran Djindjic nel caso dell'ex presidente) a de�cretare la consegna ad autori�tà straniere. «O noi o lui», ha commenta�to con triste realismo il vice�premier Labus in una confe�renza stampa. La bancarotta economica del Paese, la dispe�rata necessità di comprende�re anche gli Stati Uniti nella Conferenza dei donatori in programma venerd�prossimo a Bruxelles hanno spinto il governo a un gesto estremo, che a questo punto dovrebbe convincere l'intel-o'Occidente sulla «collaboraziofte» fra Bel�grado ed il Tribunale dell'Aia. Lo strappo però non passe�rà senza conseguenze inter�ne. I ministri montenegrini non hanno partecipato alla seduta e hanno rimesso il proprio mandato al 'partito socialista, di cui fanno parte: il governo federale è in crisi, né si vede perché non dovreb�be esserlo dopo un atto d'im�perio deciso da pochi ministri serbi in nome della Federazio�ne. I legali di Milosevic e il suo partito gridano al «tradi�mento», al «putsch costituzio�nale». In effetti neppure nella Ju�goslavia titoista era mai acca�duto che un precetto costitu�zionale, quello che impediva l'estradizione di cittadini ju�goslavi, venisse stravolto per decreto: è anche vero che neppure dopo la Seconda guer�ra mondiale il Paese si era trovato in una crisi cos�dram�matica. Anche nel raggruppamento del «Dos» la decisione causa movimenti sismici. L'altro ie�ri i diciotto rappresentanti la coalizione si erano riuniti fi�no a tarda notte per risolvere l'impasse: sono volate parole grosse, la coalizione ha ri�schiato di sfasciarsi, alla fine la disperata idea del «decreto Milosevic» è passata con sedi�ci voti contro due. Era stata chiesta anche la testa del generale Pavkovic, capo di Stato Maggiore, ma l'esecuzio�ne è rinviata. I soli ad opporsi sono stati Vojslav Kostuhica, il Presiden�te, e Goran Svilanovic, il mini�stro degli Esteri. Sul potere di Kostunica, che fino a ieri era ritenuto rappresentare più della metà del «Dos», la deci�sione avrà effetti profondi. Con la crisi del governo fede�rale si profilano nuove conci�tate elezioni. La posizione del Montene�gro rispetto alla Federazione adesso è adesso tutta da deci�frare: il «Dos» tenterà di recu�perare i rapporti col presiden�te Djukanovic, che però punta all'indipendenza. I tempi del�l'estradizione potrebbero es�sere brevissimi: in base al decreto, il provvedimento de�v'essere trasmesso dal pre�mier al ministro della Giusti�zia Batic, da questo al tribuna�le di Belgrado, dal tribunale alla Corte Suprema e infine percorrere r«iter» inverso, ma vista l'eccezionalità della procedura ci si può attendere di tutto. Il vicepremier Labus parla di «pochi giorni», il ministro Batic di «alcuni giorni» e il premier Djindjic di due setti�mane. Polizia e servizi di sicurezza sono stati posti in stato d'allerta. Nel frattempo, Vojslav Kostunica sembra l'uomo cui questa decisione è costata più cara. Il presidente federale è un legalitario, un patriota e una persona profondamente lega�ta alla tradizione serba. Quan�do iniziò la carriera politica, come primo atto della sua campagna si recò a Cetinje, in Montenegro, per consultarsi col metropolita Amfilohje Ra' dovic, possibile futuro Pa�triarca. La moglie di Kostuni�ca appartiene alla famiglia del metropolita, che l'altro pomeriggio è comparso a Bel�grado per incontrare Milose�vic in carcere. Amfilohje era messaggero di Kostunica, ha cercato a spiegare a Milosevic perché il neo presidente fosse stato costretto a cambiare posizio�ne. E' stato il prelato a regala�re a Milosevic, che si dichiara ateo, il Nuovo Testamento. In «Delitto e Castigo», Dostoe�vskij disegna Sonja Marmeladova che in carcere regala una Bibbia a Raskoljkov, appe�na condannato alla Siberia. L'ultimo atto della tragedia di Milosevic resta intrecciato alle profondità dell'anima sla�va non meno che alla cinica quotazione in base alla quale da oggi lo si definisce come «l'uomo da due miliardi di dollari». Approvato con sedici voti contro due dopo una tempestosa seduta. Contrario il presidente Kostunica I ministri montenegrini si dimettono, i legali dell'ex leader gridano al «tradimento» e al «putsch costituzionale» L'imputato potrebbe essere mandato in Olanda nel giro di pochi giomi