Sì dell'Islam al presenrativo contro l'Aids

S�dell'Islam al presenrativo contro l'Aids L'Imam: «Il contagio non è una punizione divina, perché colpisce anche chi non ha peccato» S�dell'Islam al presenrativo contro l'Aids Il rettore della moschea di Parigi infrange Valleanza coi cattolici ROMA «Con una catastrofe mondiale come l'Aids, siamo tenuti a mutare il nostro punto di vista: s�al preservativo per evitare il contagio». Il Rettore della Moschea di Parigi, Dalli Boubakeu infrange l'alleanza tra la Chiesa Cattolica e l'Islam sui mezzi anticoncezionali. A sette anni dalla Conferenza mondiale promossa in Egitto dall'Onu e dal conse�guente consolidamento dell'asse anti-controllo de�mografico tra le due grandi religioni monoteistiche, dal mondo musulmano arriva un ripensamen�to, uno strappo. «C'è stata un'evoluzione nella nostra etica della sessualità, prodotta dalla preoccu�pazione di fronte all'Aids afferaia il Rettore della moschea di Parigi -, ad una visione accigliata e corrucciata di rifiuto del profilattico da parte dell'Islam si è affiancata una presa di coscienza: l'Hiv non è un segno di maledizione di Dio di fronte alla depravazione dell'uomo, ma una patologia da combattere in maniera razionale e oggettiva». La malattia, secondo Dalli Boubakeur, è appar�sa con brutalità. «Non sono meravigliato commen�ta l'islamista Khaled Fouad Allam conosco bene Boubakeu e il suo coraggioso confronto con le sfide della moderaità. Come nella Chiesa cattolica, an�che nell'Islam ci sono i neo-conservatori intransi�genti sulla morale e i fautori del dialogo che stanno riformando l'Islam in chiave democratica». Molti fantasmi sono stati proiettati sull'Aids e i suoi portatori. Col passare del tempo le posizioni irrazio�nali sono entrate in crisi, soprattutto il presupposto che giudicava immuni dall'epidemia, per la loro elevata moralità, gli stati musulmani. Nella raffigu�razione originaria la contaminazione era associata alle relazioni omosessuali e, quindi, non poteva riguardare l'Islam. «Ora è d'obbligo constatare puntualizza il Rettore della moschea parigina che ci sono stati e ci sono molti sieropositivi nei paesi musulmani. In quanto punizione divina alle de�vianze e alla tossicodipendenza, l'Aids è stato a lungo bandito da ogni discussione teologica perché non entrava, apparentemente, in uno stile di vita normale». La religione fondata da Maometto, infat�ti, rifiuta l'omosessualità, la dipendenza da droghe e la relazione eterosessuale adultera. A mettere in dubbio questa certezza morale è il contagio attra�verso il sangue e la contaminazione feto-placenta�re. L'Aids, dunque, poteva colpire anche il credente che rispettava scrupolosamente le norme. «Non si può più incriminare un qualunque peccato e ricondurlo alla disobbedienza a Dio sostiene Dalli Boubakeur l'Islam adesso considera l'Hiv come le altre malattie e incoraggia la ricerca medica», [g.g.l

Persone citate: Boubakeur, Khaled Fouad Allam

Luoghi citati: Egitto, Parigi, Roma, Valleanza