«Un' Ecotassa per i paesi poveri»

«Un' Ecotassa per i paesi poveri» PROPOSTA A S. MARGHERITA LIGURE «IL DIALOGO, UNICA VIA PERCORRIBILE» «Un' Ecotassa per i paesi poveri» Igiovani imprenditori: aiutiamoli a svilupparsi — .■.-—i.y* retroscena Roberto ippolfto inviato a S. MARGHERITA LIGURE u NA bambina segnata dalle umiliazioni e dalla miseria. Con tanta angoscia negli oc�chi. Fotografata da un maestro come Sebastiao Salgado, quest'an�no è il simbolo del tradizionale convegno di giugno dei giovani imprenditori a Santa Margherita Ligure. «A quella bambina noi vogliamo dare una risposta» dice illustrando le tesi di apertura dei lavori Edoardo Garrone, vicepresi�dente della Confmdustria in quali�tà di leader dei giovani. E la risposta è l'idea di creare ima tassa ecologica mondiale per sostenere i paesi in via di svilup�po. Petrohere con la Erg e genove�se, Garrone la lancia a pochi chilo�metri proprio da Genova, teatro fra un mese del G8, il vertice dei paesi più industrializzati per il quale si teme la replica delle vio�lente proteste degli avversari del�la globalizzazione avvenute con il consiglio europeo di Goteborg. I giovani imprenditori aprono ai contestatori: dicono che il dialo�go «è l'unica strada percorribile» pur formulando analisi non coinci�denti «con quelle del movimento anti-globalizzazione». E comun�que ai contestatori, cioè al cosid�detto popolo di Seattle, è ricono�sciuto «se non altro il merito di richiamare l'attenzione dell'opi�nione pubbhca» sui problemi e sull'«immobilismo dei governi». Mentre si avvicina il GB, il convegno di Shnta Margherita Li�gure ha come tema «La govemance della globalizzazione»: è quindi dedicato all'esame degli strumen�ti idonei a gestire equamente l'eco�nomia senza frontiere. La tassa mondiale proposta da Garrone col�pirebbe il «consumo di combustibi�li che producono gas ed effetto serra». Per i giovani imprenditori «un'aliquota dello 0,50Zo sarebbe sufficiente a generare mi flusso di risorse pari a cento volte il bilan�cio annuale di tutte le agenzie delle Nazioni Unite». Garrone aggiunge che è possibi�le «finanziare una maggiore spesa pubbhca mondiale (inclusi i flussi di aiuto allo sviluppo) tassando alcune transazioni mondiah». E propone anche di «incentivare» la destinazione di risorse private al «sostegno dei paesi in via di svilup�po». In vista del GB i giovani impren�ditori cercano dunque le soluzioni per rimediare al sottosviluppo e contrastare lo sfruttamento, im�boccando la via del dialogo con il popolo di Seattle. «E' la prima volta che gh imprenditori italiani si confrontano con gh squilibri della globalizzazione» rivendica Garrone parlando di «disponibili�tà a discuterne con chiunque». Insomma il convegno è un tentati�vo di «aprire la finestra su un mondo ricco di squilibri macrosco�pici». La globalizzazione, benché sinonimo di «progresso» e «frutto dei desideri di miglioramento in tutti i campi», infatti, «non è solo la culla di nuove opportunità». Tanto da aver «già generato pro�blemi nuovi e rischi crescenti». Ma i governi finora si sono rivelati «incapaci di intervenire in maniera efficace e coordinata sui problemi globali». Serve una svol�ta, «la pohtica deve fare la sua parte». Sono indispensabili «rego�le sovrannazionali». Garrone im�magina uno «sviluppo armonico» ' che «unisca crescita economica e qualità della vita». Per realizzarlo sono necessari quattro passaggi: «Le condizioni fondamentali per lo sviluppo (legalità, istruzione, sanità), la condizione necessaria (il mercato), la clausola ambienta�le e la clausola sociale». Il leader dei giovani imprendito�ri fa presente poi che la «rinuncia al protezionismo» ha come conse�guenza un forte «appoggio» all'ini�ziativa italiana per il G8. Al presi�dente del Consiglio Silvio Berlusco�ni viene chiesto di battersi «a Gépova per aprire i mercati del Nord del mondo ai prodotti dei paesi più poveri, incentivare il flusso degli investimenti verso quei paesi, organizzare e finanzia�re la diffusione della tecnologia nel Sud del mondo, stimolare la nascita di scuole, istituti di ricer�ca, ospedali nei paesi più poveri». I giovani imprenditori pertanto premono su Berlusconi. E conte�stano poi le scelte del presidente americano George Bush su due fronti: l'ambiente e la sicurezza. Gh viene rinfacciata «la retromar�cia» rispetto agli accordi di Kyoto sui limiti alle emissioni inquinan�ti, prima sottoscritti e poi rinnega�ti. E viene criticata la «filosofia degh scudi (spaziah o meno)» in quanto «poco solidale: è poco effi�cace, è costosa». La proposta di Garrone: possibile finanziare una maggiore spesa pubblica mondiale tassando alcune transazioni Edoardo Garrone, vicepresidente della Confmdustria

Luoghi citati: Genova, Santa Margherita Ligure, Seattle