Berlusconi a Genova per un sopralluogo sul G8 di Francesco Grignetti
Berlusconi a Genova per un sopralluogo sul G8 Berlusconi a Genova per un sopralluogo sul G8 Ruggiero: dialogare. Bertinotti: impossibile, non sono Gandhi Francesco Grignetti ROMA Il dialogo sul GB è avviato. «Ma non è cosa facile, non mi illudo che lo sia», premette il ministro degli Esteri, Renato Ruggiero. Sul fronte del gover�no è stato chiarito che marted�o mercoled�della prossima settimana Berlusconi vedrà Ruggiero e il ministro dell'In�terno, Claudio Scajola, per mettere a punto la situazione. Subito dopo potrà esserci l'in�contro tra i due ministri e gli esponenti del Genoa Social Forum, il cartello che racco�glie le varie centinaia di asso�ciazioni antiglobalizzazione. «Probabilmente ci sarà anche un sopralluogo del presidente del Consiglio a Genova», ag�giunge il sottosegretario alla presidenza, Gianni Letta. Sarà un week-end di rifles�sione, insomma, per i vari protagonisti di questa partita. Il ministro degli Esteri, ad esempio, ha incassato con nonchalanche il rifiuto del cantan�te «alternativo» Manu Chao di farsi ambasciatore di pace. «Pazienza. Non è l'unico espo�nente del movimento. E non va dato a ogni cosa un valore assoluto. Sono processi lun�ghi. Ci vuole pazienza e molta mona volontà. Bisogna anda�re avanti. La via è quella del dialogo, non ce n'è un'altra. La contrapposizione non risol�vevi problemi,-li aggrava sol�tanto». Un altro che era stato invita�to a farsi «canale di comunica�zione» tra governo e contesta�tori è Fausto Bertinotti. L'han�no invitato l'altra sera al Vimi�nale per uno scambio di opinio�ni. L'incontro con Scajola, di�cono, è stato cordiale. Ma Bertinotti, che non nasconde di appoggiare la protesta degli antagonisti, e anzi di ripartire proprio da lì, è stato fermo: «Basta guardarmi per capire che non sono Gandhi. Non c'è alcuna possibilità di mediazio�ne a chiunque sia affidata». Non sarà lui il mediatore. «Ho apprezzato comunque la pro�pensione al dialogo del gover�no, ma l'unica struttura che può trattare è il Genoa Social Forum. Il governo dovrebbe dialogare con questa associa�zione per dare agibilità ai dimostranti e garantire il dirit�to alla protesta». Il ruolo di mediatori va stretto anche a quel gruppo di Verdi che appoggiano i conte�statori. «Non saremo i gendar�mi del popolo antiglobalizza�zione», dice Paolo Cento, da sempre vicino al mondo dei centri sociali. «Non scaricate su di noi delle responsabilità che sono tutte del governo. Noi non ci adopereremo mai per convincere qualcuno a rinunciare, in tutto o in parte, al proprio diritto a manifesta�re in ragione di presunti pro�blemi di ordine pubblico», gli fa eco Ramon Mantovani, di Rifondazione comunista. Se mai andrà in porto, in�somma, sarà un dialogo in salita. E ieri sera è intervenu�to anche il vicepremier Gian�franco Fini per esprimere tut�to il suo realismo. «Non essere preoccupati, ha detto anche alla luce di quanto accaduto a Goteborg, significa essere inco�scienti. Ma le forze di polizia saranno in grado di garantire lo svolgimento del G8. Speriamo che le associazioni sappia�no isolare gli estremisti e i provocatori. Il diritto a mani�festare è costituzionalmente garantito, ma diciamo no alle pretese di determinare inci�denti. Uno dei primi atti del governo è stato quello di stan�ziare tre miliardi per gli enti locali per consentire a coloro che vogliono pacificamente manifestare di poterlo fare in condizioni di civile accoglien�za». E' preoccupato, e non lo nasconde, anche il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini: «I rischi ci sono. Siamo tuttavia per il dialogo con quella paste del popolo conte�statore che dissente da noi, ma che rifiuta la violenza. Guai a una classe politica che fosse cos�sorda e cieca da disperdere le potenzialità del dialogo». Dialogare: cos�vogliono an�che gli italiani. Secondo un sondaggio dell'istituto di ricer�ca People-Swg, r84 per cento è favorevole alla trattativa. E in questo senso si esprime la Chiesa. «Bisogna dare la massi�ma attenzione alle ingiustizie del mondo», dice da Genova il cardinale Dionigi Tettamanzi. «Per il G8 si stanno mobilitan�do tante forze che, se consape�voli e non strumentalizzate a fini eversivi, hanno delle cose giuste da dire», aggiunge da Napoli il cardinale Michele Giordano. Ma è polemico il sacerdote-contestatore don Vi�taliano Della Sala: «Impensabi�li cardinali diventano poten�ziali manifestanti, il mio ve�scovo mi vieta di andare al controvertice». Il vertice con il premier e i ministri di Esteri e Interni slitta alla prossima settimana Fini: «Speriamo che le associazioni sappiano isolare gli estremisti e i provocatori» Casini: vedo pericoli La bolla di Renzo Piano, uno dei simboli del G8 di Genova
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