La Finanziaria? E' ancora un'incognita

La Finanziaria? E' ancora un'incognita . ^ ■■■■■■i IL MINISTERO DELL'ECONOMIA «OGNI ANTICIPAZIONE E' INFONDATA. La Finanziaria? E' ancora un'incognita Il governo: aspettiamo le cifre sull'autotassazione anàlisi Mario Sensìni ROMA NI ELLA cartellina verde pallido sui cui è scritto Documento di Program�mazione Economica e Finan�ziaria 2002-2006, giura il vice ministro dell'Economia, Mario Baldassarri, non c'è ancora un numero. L'Istat e la Ragione�ria Generale dello Stato non hanno ancora consegnato al ministero l'attesissima «ricon�ciliazione» tra i dati del fabbi�sogno e quelli sull'indebita�mento della pubblica ammini�strazione, che è il vero parame�tro che conta per il rispetto dei vincoli europei. Le indiscrezio�ni sul quadro economico sotto�stante, che vedrebbero l'econo�mia in crescita del 2,40Zo que�st'anno, l'inflazione al 2,207o e soprattutto la conferma degli obiettivi di deficit del governo Amato, 0,507o nel 2002, pareg�gio nel 2003, sono state smenti�te. «Ancora non abbiamo un quadro credibile e certo di finanza pubblica» ha detto Bal�dassarri. «Qualsiasi anticipa�zione rispetto a ciò che potrà apparire nel Dpef è infondata». Senza le cifre sul gettito dell'autotassazione di giugno attese solo per mercoled�pros�simo, si fa notare, è impossibi�le fare qualsiasi valutazione sul deficit, di questo e dei prossimi anni. La volontà di confermare, quegli obiettivi c'è, e forse anche quella di fare meglio, ma nessuno se la sente di impegnarsi senza avere una cognizione anche approssima�tiva di come stanno andando le cose in questo momento. Non è un caso che il ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, continui a dirsi «mol�to, molto preoccupato». Men�tre il vice presidente del Consi�glio, Gianfranco Fini, dopo aver ribadito che «le avvisa�glie non sono rassicuranti», ricorda a tutti che i tempi del Dpef «dipenderanno dalla rico�gnizione sui conti dei ministri competenti. Amato, lo scorso anno., presentò il Dpef il 7 luglio e se noi anche lo postici�peremo di qualche giorno, non sarà un dramma». La verifica, dunque, è desti�nata a proseguire, mentre nel frattempo vengono messi a punto i primi provvedimenti sui quali il governo punta per il rilancio dell'economia. Per contenere il rapporto deficit/ pil, il governo scommette anche sulla crescita del denomi�natore, cioè del prodotto inter�no lordo. La prossima settima�na dovrebbero cosi vedere la luce la nuova Tremonti ed il condono per il sommerso. L'ef�fetto di cassa della sanatoria sull'economia nera finanzierebbe gli sgravi fiscali-previsti dalla Tramónti bis: le due misure potrebbero dunque es�sere varate anche con un unico disegno di legge. La Tremonti Bis che preve�de la detassazione degli utili reinvestiti, sarebbe estesa an�che alle piccole e medie impre�se e anche al settore del com�mercio e dell'artigianato. Co�sterebbe 3 mila miliardi per quest'anno ed altrettanti nel 2002 e andrebbe a sostituire la Dite la Super Dit. Nel provve�dimento sarebbe inserito an�che un meccanismo per agevo�lare la transizione per chi sta pagando in base ai vecchi siste�mi. Il condono sul sommerso, che nelle intenzioni originali doveva coprire tutto, dai con�tributi, alle tasse, agli immobi�li; dovrebbe fruttare 4 mila miliardi di gettito. Anche se porrebbe qualche problema all'Inps. Accanto a questi che vengo�no'considerati interventi più strutturali, il governo potreb�be provvedere la settimana prossima anche alla proroga dello sconto fiscale di 50 lire sulla benzina per il secondo semestre dell'anno. Fin lì, ha detto ieri Marzano «non è un problema», anche se il mini�stro ha ribadito che nel settore energetico «dal lato fiscale non siamo in grado di operare, per ora si può fare poco vista la situazione dei conti pubblici». Più complessa è invece la questione della sanità e della farmaceutica. Il blocco del prezzo dei farmaci scade a fine giugno, ma non tutti nel gover�no vedono di buon occhio una proroga. Più agevole appare oggi l'ipotesi di ridurre il nume�ro dei farmaci prescrivibili con una sola ricetta. Controversa è anche la possibile reintroduzio�ne dei ticket, magari limitati a 2 mila lire, sulle stesse ricette. Certo è che il problema sanità è all'ordine del giorno del go�verno e che presto ci sarà un vertice con le Regioni, che sono direttamente responsabili di questo capitolo di spesa. Anche il presidente della Lom�bardia, Roberto Formigoni, ha chiesto un incontro con il go�verno, ma per reclamare i «quasi 21 mila miliardi di debiti che lo stato ha nei nostri confronti» di cui oltre 15 mila proprio sul versante della sani�tà per la sottostima del fondo sanitario nazionale e l'esplosio�ne della spesa farmaceutica dovuta all'abolizione dei tic�ket. Il sottosegretario al ministe�ro dell'Economia, Giuseppe Ve�gas, che doyrebbe avere la delega per le Finanze, ha intan�to escluso qualsiasi provvedi�mento a breve sul prezzo delle sigarette. Vegas ha definito «assolute fantasie» le indiscre�zioni circolate in proposito. Nel pacchetto delle prime mi�sure, invece, ci sarà quasi certamente la promessa aboli�zione delle tasse sulla succes�sione e le donazioni, che coste�rebbe mille miliardi l'anno, e forse anche la legge quadro per accelerare la realizzazione del�le grandi opere. Fini: le avvisaglie non sono rassicuranti I tempi per la presentazione potrebbero slittare a dopo il 7 luglio Le questioni più complesse riguardano la sanità e la farmaceutica A breve un vertice con le Regioni li nep ministro per l'Economia Giulio Tremonti FONTE: ANSA LE STIME PER L'ITALIA Le principali stime macroeconomiche per l'Italia che dovrebbero trovare spazio nella bozza di Dpef che verrà varato dal governo per la fine di giugno

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