«Trattare? Ormai è troppo tardi» di Renato Rizzo

«Trattare? Ormai è troppo tardi» FALLITO IL PRIMO VERTICE Ci ^COMUNE DI GENOVA ,""" -:�«Trattare? Ormai è troppo tardi» Le Tute Bianche: il Viminale vuole solo emarginarci retroscena Renato Rizzo inviato a GENOVA SCETTICISMO, diffidenza. Il ministro dell'Interno Claudio Scajola annuncia che, la pros�sima settimana, incontrerà i rap�presentanti degli Anti GB, ma loro, gh uomini in rivolta ancora coltivano il dubbio. Di più. Vitto�rio Agnoletto, portavoce del Ge�noa Social Forum ha, addirittura, una sinistra certezza: «Mancano tre settimane all'evento e siamo ormai fuori tempo massimo: non sappiamo ancora niente della Cit�tadella, non è stato ancora chiari�to se e quando verrà abolita la famigerata zona gialla che, in realtà, è solo una trappola. Il Viminale che adesso/ via agenzia, afferma che ci riceverà, sa una cosa: i tempi non sono indipen�denti rispetto all'esito delle cose». «Potrebbe essere l'ennesimo gi�ro d'un valzer di promesse fatte e mancate che dura da settimane» s'infervora Matteo Jade delle Tu�te Bianche -. E, poi, che cosa significa parlare di "spazi di servi�zio, aree e strutture attrezzate per l'accoghenza dei cittadini"? Noi siamo informati che c'è un piano per allontanarci da Genova nei giorni del vertice: vogliono emai^inarci, spedirci a protesta�re a Nervi, toglierci visibilità. Se questo è, come crediamo, anche l'intenzione del governo, megho che il Viminale se la scordi subito. Noi sappiamo quali sono le aree che ci interessano per ospitare le decine di migliaia di firateUi che arriveranno ed organizzare il no�stro Contro-vertice: se non vor�ranno darcele ce le prenderemo». Un'ombra di sospetto anche da parte di Massimiliano Morettini, segretario regionale dell'Arci: «Agh annunci dati attraverso i giornali credo poco: se davvero Scajola vuole incontrarci che lo faccia e smetta di dirlo un giorno s�e l'altro pure. Il nostro numero di telefono lo conosce». Sono perplessità che una gior�nata «persa m un mare di parole» Tra Comune e Provincia da parte dei portavoce della protesta am�plificano: «Siamo stufi di incontri interlocutori che, poi, non sono altro che fallimenti». Il primo di questi appuntamenti con il nulla si è svolto a Palazzo Tursi alla presenza del vicesindaco Claudio Montale. Avrebbe dovuto stabili�re «spazi e soluzioni per l'acco�ghenza» del Popolo della protesta. Si è arenato in una serie di «vedre�mo», e «sono problemi di Roma» che fanno dire a Chiara Capini a nome degli Anti GB: «D'ora in poi non riconosciamo più l'Ammini�strazione come interlocutore in grado di dare risposte». E Gianni Ferretti, di Rifondazione Comuni�sta, allontanandosi dal tavolo, si�bila rabbia: «Oggi il Comune ha dimostrato che non è neppure padrone in casa propria e che persino per concederci una sua scuola o una sua palestra in città deve chiedere il permesse al go�verno». L'incontro che doveva garantire «le grandi aperture promesse a Roma dal governo» s'è bloccato a metà strada. Proprio come l'ascen�sore di Palazzo Ducale, quello che dovrà portare Bush e gh altri Sette Grandi nei saloni del Doge e che, ieri mattina, ha avuto alcuni imprevisti stop tra piano e piano. «Il problema va ben oltre le legitti�me richieste del Genoa Social Fo�rum rincara la dose Morettini -: deve preoccupare l'intera città che ha amministratori dimezzati. Questa impasse significa che Ge�nova intera è, sinora, classificabi�le come "zona gialla": non si può far nulla in nessun luogo». Né il vicesindaco né gh assesso�ri Valter Seggi (prc) e Luca Borzani (ds) hanno voluto rivelare i punti cruciali della mappa realiz�zata dal Comune nelle scorse setti�mane e nella quale sono eviden�ziati gh spazi che potrebbero esse�re concessi ai 100 mila contestato�ri: tutto sub judice da parte del ministero degli Interni. Si sussur�ra che le aree disponibili, negata in partenza la zona attorno a Marassi per la vicinanza del carce�re, sarebbero quattro: lo stadio Carlini, il complesso sportivo di Villa Gentile e il grande ex ospeda�le psichiatrico di Quarto. Ma Monlaido e i suoi collaboratori si limitano a dichiarare solo nome cognome e numero di matricola: «Nessuno parli di esautoramento del Comune: il punto è che, qui, siamo di fronte ad un evento che 3orta in primo piano il governo e e sue decisioni». Domanda: ma voi non vi siete assunti la responsabihtà di garantire l'accoghen�za? «Certo, e la rispetteremo. Nel�l'ambito d'una visione d'assieme che solo l'esecutivo può avere. Un esempio: noi stabiliamo di asse�gnare come alloggio al Genoa So�cial Forum un complesso scolasti�co. Ma se, poi, il ministero dell'in�terno prevede che a 100 metri da quell'edificio deve essere ospitati militari, la nostra decisione viene annullata per motivi di sicurez�za» Tutti dicono che il tempo stringe: lei, Montaldo, che, come del resto la presidente della Pro�vincia Marta Vincenzi, ha predi�sposto questo piano "istruttorio" d'accoghenza, che termine ultimo dà per poterlo realizzare? Il vice�sindaco, che a quell'ora ancora non conosceva la decisione del governo d'avviare gh incontri la jrossima settimana, scorre il caendario delle perplessità: «Il 29 o il 30 giugno sarebbe davvero trop�po tardi». La Camera ha approvato lo stanziamento di tre miliardi per l'accoglienza «Fanno soltanto molti annunci ma un contatto vero non c'è stato E ormai mancano solo tre settimane» «Non sappiamo ancora niente della Cittadella né è stato chiarito se verrà abolita l'area off-limits A questo punto se non vorranno darci le aree per manifestare ce le prenderemo»

Luoghi citati: Genova, Quarto, Roma