Rapita e liberata dopo 48 ore di Francesco Grignetti

Rapita e liberata dopo 48 ore Rapita e liberata dopo 48 ore Due arrestati a Roma: «Ci servivano soldi» Francesco Grignetti ROMA E' andata nel modo più felice senza pagare una lira dei tre miliardi richiesti. Anche se il questore di Roma, Giovanni Fi�nazzo, ha tremato: non s'era mai visto il rapimento di una ragazza nel pieno cèntro di Roma, legata e imbavagliata dopo un'irruzio�ne in uno studio legale nel quartiere Prati. Il Centro storico come la Barbagia? No, era piutto�sto l'azione disperata di due balordi in là con gli anni e con le cambiali. Alla fine in questura si brinda perché è durato in tutto 48 ore il rapimento di Antonella Caponeri, 26 anni, figlia di un direttore di banca, la filiale inter�na all'hotel Milton della Banca di Roma. I due rapitori si chiamano Giampiero Malatesta, 60 anni, e Claudio Taruffi, 51 anni. E' accaduto alle 18,20 di mar�ted�scorso in via Pilo Arbertelli, appena un'isolato di distanza dalla famosa via Poma^ dove uccisero Simonetta Cesaroni. Due finti fattorini il Taruffi e il Malatesta con una scusa si sono introdotti nello studio lega�le dell'avvocato Alessandro Ciampini. Il legale è lo zio della ragazza, neolaureata in giuri�sprudenza, che sta facendo prati�ca presso il suo studio legale. I due uomini hanno fatto presto capire le loro intenzioni. Sono saltati addosso ad Antonella e all'uomo. Li hanno legati entram�bi. Lo zio l'hanno solidamente ancorato a una poltrona e l'hanrib itnbavàgliàto. Lei S' stata portata via. L'allarme è risuonato nelle sale della questura con grande ritardo. Solo quando l'avvocato Ciampini è riuscito a liberarsi dei legacci. Sul tavolo i rapitori jjli avevano fatto trovare una lettera con la richiesta di 3 miliardi. Ed era ormai troppo tardi per fare posti di blocco o controlli. La polizia, a questo punto, d'accordo con la famiglia, ha scelto la via del silenzio più assoluto. Non una parola doveva uscire. Non una indiscrezione doveva arrivare ai giornali. Era il momento delle indagini, quelle più sofisticate e tecnologiche. La primissima idea degli inve�stigatori era di trovarsi di fronte a un sequestro-lampo. Ce ne sono stati molti negli ultimi tempi, soprattutto ai danni di direttori di banca o responsabili di uffici postali. E' diventato anzi uno dei modi preferiti da bande di malviventi per farsi aprire casseforti o caveau. Invece no, era un sequestro in piena regola. E' infatti arrivata all'utenza dell'avvocato, ieri, dopò una trepida attesa di venti�quattro ore, la telefonata di-uno dei due rapitori che ribadiva la richiesta di riscatto. La conversa�zione è stata puntualmente regi�strata dal legale. Ma soprattutto è stata intercettata dalla polizia che è risalita in tempi rapidissi�mi alla cabina telefonica da cui era stata effettuata. Le indagini a quel punto partivano da questo telefono pubblico sulla via Prene�stina. Gli investigatori della squa�dra mobile e del Servizio centra�le operativo sono risaliti, rico�struendo il traffico telefonico, a un uomo. Il basista. Era Claudio Taruffi. A quel punto il gioco era (quasi) fatto. E stata individua�ta una villetta poco fuori Roma, a Formello, sulla via Cassia. Irruzione di polizia alle 19,45. E liberazione della ragazza, che era piangente su un divano, chiusa in una stanza, custodita da Malatesta. Il Tg3 regionale dava la notizia in tempo reale creando un maremoto al ministe�ro dell'Interno e alla procura di Roma. E lei, ancora in lacrime, alle 20,40 faceva il suo ingresso in questura. Era stata già indetta una conferenza stampa. Ma in�tanto si precipitava in questura anche il pm Adriano lasillo, che ovviamente ha voluto sentire la ragazza prima dei giornalisti. E l'incontro con i mass media è slittato. Al momento dell'irruzione l'ostaggio era in lacrime su un divano Accanto a lei il «carceriere»

Persone citate: Alessandro Ciampini, Antonella Caponeri, Ciampini, Claudio Taruffi, Giampiero Malatesta, Giovanni Fi, Simonetta Cesaroni, Taruffi

Luoghi citati: Formello, Roma