«Un peno di tesoro anche a Tiriac» di Vincenzo Tessandori

«Un peno di tesoro anche a Tiriac» Bolzano: indagini dopo la morte della campionessa Paula Wiesinger «Un peno di tesoro anche a Tiriac» Dama dello sci, lascito contestato al tennista Vincenzo Tessandori BOLZANO Più che i carabinieri, forse ci vorreb�be Pollicino che riusc�a seguire i sassolini lasciati cadere a terra per ritrovar la strada di casa. Ci vorrebbe lui per seguire quella traccia rimasta dopo il passaggio di oltre un quintale d'oro estratto da un muro dell'hotel Steger Dellai dell'Alpe di Siusi e finito chissà come oltrefrontiera, in Germa�nia, dove in parte l'avrebbero vendu�to e in parte sarebbe evaporato. Al centro di tutto, Paula Wiesinger, cam�pionessa di sci, morta la settimana passata all'età rispettabile di 94 anni: ha lasciato un patrimonio cospicuo che comprende quell'albergo, un va�sto alpeggio e i lingotti che ne rappre�sentavano la parte forse più vistosa e il cui valore si aggira sui due miliardi. Una nipote ha presentato esposto alla magistratura, e ora i carabinieri se�guono una traccia che pare condurre al cuore di un intricato gomitolo. Neisalonidello Steger Dellai c'era�no le foto a ricordare un'epoca onmai remota: lei era bella, trionfava sulla pista e aveva girato alcuni film con la regista più importante: Leni Riefenstahl, die immortalò l'Olimpiade a Berlino nel '36, quella del Reich e dello «sgaibo» al Fhurer dell'america�no Jesse Owens che, nero, si era permesso di vincere quattro meda�glie d'oro. Foto di trionfi e di amicizie importanti o singolari. Anche quella con lon Tiriac, il romeno dai baffoni alla mongola che incantava con la racchetta in mano, divenuto poi ma�nager di Boris Becker, finanziere, banchiere, politico attivo, creatore di una fondazione che si occupa dei piccoli disperati di Bucarest E pro�prio in nome di quei bambini, quan�do, tre anni or sono venne ristruttura�to l'albergo, lui si prese l'arredamen�to. Forse con un'operazione cristalli�na, in ogni modo c'è un'inchiesta che lo chiarirà. Dice il pubblico ministero Guido Rispoli: «Se Tiriac era amico della signora, può essere che sia stata lei a decidere una specie di donazio�ne; se invece fosse amico dei gestori dell'albergo, potrebbe lui pure esser complice di un ipotetico raggiro». Perché in definitiva, di questo si tratta, di «circonvenzione di incapa�ce», del sospetto che qualcuno si sia approfittato dell'anziana campiones�sa. «Per il quale reato è sufficiente abusare di una deficienza psichica e, deficienza vuol dire una situazione di mancanza, senza bisogno di un'infer�mità. Insomma, si tratterà di vedere se la signora, quando ha disposto di questi beni si rendeva conto di quel die faceva. Bisogna chiarire se Tiriac sia sul serio un grande benefattore, stabilire il meccanismo della fonda�zione, visto che pure questo è oggetto d'indagine, raggiungere la certezza die non sia stato fatto credere alla signora che i denari non erano a scopo di lucro e che non c'è qualcuno che li abbia intascati; sapere se sul serio questi mobili sono finiti in Ro�mania. Naturalmente, per chiarire tutto ciò avremo bisogno di assisten�za giudiziaria intemazionale». Ad ogni buon conto per il momento sul registro degli indagati sono segnati due nomi: Bruno Steiner, die ieri ha chiesto di essere sentito dal magistra�to, e la sua compagna Hadelhaid Hasenauer, diventati negli ultimi an�ni gestori dell'hotel. «Questo è un fasdcolo strano: prima l'oro sembra�va una bufala, poi risulta esser vero; quindi salta fuori il nome di Tiriac». Una storia, da qualsiasi parte la si guardi, che pare aver poco di edifican�te. Una storia scritta su dozzine di carte trovate nell'albergo dai carabi�nieri nel corso di una perquisizione avvenuta cinque giorni or sono. C'è il capitolo del mobilio finito nelle mani dell'ex tennista e quello dei lingotti: 135 chili, per la precisione, secondo due testimoni die hanno deposto davanti al magistrato. Il fatto è che i documenti parlerebbero della vendi�ta di un quintale d'oro: dov'è finito il resto, si chiede il magistrato. Ad ogni buon conto, il ricavato della vendita è stato versato su un conto, anch'esso ora sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Steiner, l'albergato�re austriaco, fa sapere di voler essere ascoltato al più presto dal pubblico ministero, ribatte il dottor Rispoli che pare armato non solo di buona volon�tà ma anche di pazienza: «Se ne parla la prossinia settimana, prima devo studiare bene i documenti, capire tutti i meccanismi, per esempio a chi sia intestato quel conto corrente». ti tennista romeno lon Tiriac

Luoghi citati: Berlino, Bolzano, Bucarest