La sfida delle Formula 1 del mare di Fabio Pozzo
La sfida delle Formula 1 del mare La sfida delle Formula 1 del mare A Saint Tropez 122 velieri per la «Giraglia» Fabio Pozzo inviato a SAINT-TROPEZ Il cappello di paglia fa molto «tropezien», ma se il maestrale soffia a 15 nodi, circa 30 chilo�metri all'ora, c'è poco da fare. Nemmeno Brigitte Bardot, che ne ha fatto il copricapo simbo�lo di Saint-Tropez, riuscirebbe a tenerlo calcato, qui sulla banchina del vecchio porto. Il maestrale accomuna, democra�ticamente. I turisti si sbraccia�no ai tavolini dei caffè per afferrare menù e tovagliolini di carta; i maghi della vela si dannano per ormeggiare le lo�ro «formula 1» del mare con la prua al vento e la poppa in faccia a turisti, tavolini e caf�fè. Ci sono un po' tutti, qui a Saint-Tropez per la 49a edizio�ne della «Giraglia Rolex Cup». Professionisti del timone, pro�gettisti di scafi e alberi hi-te�ch; armatori, big del mondo degli affari e bel mondo. Una Casa di detergenti, dopo aver scoperto che il suo è uno dei prodotti più usati in barca, ha portato addirittura come testi�monial due Miss Italia e un'ex valletta televisiva. Questa del borgo provenzale è la terza tappa del «Big Boat Mediterranean Trophy», il circuito delle vele miliardarie, che ha già fatto scalo a Portofino e Capri e che si chiuderà a Porto Cervo ai primi di settembre. La «Gira�glia», però, ha più storia di tutte. È stata ideata cinquant'anni fa da Beppe Croce, il presidentissimo della vela italiana, con René Levainville dello Yacht Club de Franco. Vollero lanciare una sfida italofrancese che potesse conquista�re il mondo della vela, e ci sono riusciti. Lo dimostra il numero delle imbarcazioni che hanno risposto quest'anno all'invito degli organizzatori (Yacht Club Italiano, Yacht Club SaintTropez, Yacht Club de Franco), ben 122, a significare l'immuta�to fascino che questa classica delle regate ancora suscita. In principio ri fu soltanto la pro�va d'altura: un percorso di 243 miglia che da Saint-Tropez tra�guarda la Giraglia, il solitario isolotto al largo della Corsica, attorno al quale le barche devo�no «girare» come una boa per poi fare rotta su Genova. Quat�tro armi fa, con l'arrivo della Rolex come sponsor, la manife�stazione si è dilatata, preveden�do anche una serie di regate nel golfo del borgo provenzale. Ieri si è svolta la seconda di queste prove costiere. Vincito�re in tempo reale è.stato «My Song», il 25 metri armato a sloop del big del cachemire Pigi Loro Piana. Con la compen�sazione dei tempi, escamotage aritmetico che mette sullo stes�so piano scafi dal diverso gra�do di performance, «My Song» è finito settimo nella classifica delle barche più grandi, dietro a «Grampus» di Carlo Puri Negri; e ancora «Rose Selavy», il siluro blu di 22 metri dell'im�mobiliarista milanese Riccar�do Bonadeo (padre imprendito�riale di Azzurra '83, la prima sfida italiana di Coppa Ameri�ca), timonate da Mauro Pelaschier; e poi «Enterprende» del francese Jean Audouin, un pro�totipo di 18 metri che neir96 vinse il giro del mondo Withbred. Seguono «Edimetra» del�l'industriale delle luci Emesto Gismondi, con Enrico Passoni al timone; «Virtuelle», l'iper tecnologico 24 metri dell'edito�re genovese Carlo Perrone, ti�monate dal francese Thierry Peponnet; e ancora «Solleone» di Leonardo Ferragamo, che ha schierato a bordo Roberto Fer�rarese e Chris Law (quest'ulti�mo alla prossima Coppa Ameri�ca con il team inglese). A proposito del trofeo dei trofei. Alla «Giraglia» è presen�te anche il team tedesco 111bruck Challenge, che ha preso in affitto il Wally «Carrera» di Luca Bassani per far fare mi�glia a Hans Seifert e Markus Viser, rispettivamente al timo�ne e alla tattica. Un discorso a parte per il 24 metri «Sagamo�re» dell'americano James Do�lan e per «Idea», il maxi del napoletano Raffaele Paiola, con Nicola Celon alla tattica: i due scafi, che tenteranno di battere il record di velocità della «Giraglia», ieri si sono dati battaglia a lungo. E' finita male per «Idea», che ha toccato una secca, ed è andata fuori gioco. Oggi la rivincita, con l'ulti�ma prova costiera. In serata premiazioni e il party della Rolex alla Citadelle. Ci vuole l'invito ed è di rigore l'abito da yachtclubber. E domani, poi, la vera «Giraglia». I tendoni bianchi degli organizzatori, che spiccano sul molo che chiude il porto vecchio di SaintTropez, smetteranno di essere punto di riferimento per la Rolex Cup, che d'ora in poi guarderà ad un punto sulla carta nautica: 43T36" Nord, 9024'24" Est. Le coordinate dell'isola-boa dei velisti. Ieri la seconda delle prove costiere Vincitore è stato «MySong» di Pigi Loro Piana Una folla di skipper, armatori progettisti e grandi nomi del business Ieri a Saint Tropez la seconda giornata della regata «Giraglia»
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